LA GUIDA

Crowdfunding, che cos’è e come si fa una raccolta fondi online per progetti e startup



Indirizzo copiato

Il crowdfunding è una forma di finanza alternativa che mette in contatto online potenziali investitori con chi ha bisogno di fondi. Qui tutti i dettagli

Aggiornato il 12 mar 2025



crowdfunding
Crowdfunding

Chi ha bisogno di finanziare un’idea, un’iniziativa o un’impresa può ricorrere al crowdfunding. Se un tempo ci si doveva recare presso uno sportello bancario o bussare alla porta di investitori privati, da alcuni anni a questa parte esiste un’ulteriore soluzione, il “finanziamento della folla” (questo il significato letterale di crowdfunding). In pratica i fondi per un progetto possono essere accumulati attraverso una raccolta di denaro collettiva che avviene online mediante piattaforme abilitate. Ciascuno mette la sua parte, nella quantità e seguendo la modalità che preferisce, in prospettiva di un ritorno economico o quanto meno di una ricompensa da parte di chi ha lanciato la raccolta.

QUI una breve storia del crowdfunding

Crowdfunding: una definizione

Il crowdfunding è una forma di finanza alternativa che, tramite piattaforme digitali aperte al pubblico, mette in collegamento potenziali investitori con soggetti che hanno bisogno di fondi per un progetto specifico. Può costituire una rilevante alternativa ai prestiti bancari, specie nelle prime fasi di attività e soprattutto per le startup tecnologiche che sono intrinsecamente ad elevato rischio di impresa.

Come si fa raccolta fondi online: le tipologie

Il mondo del crowdfunding è estremamente variegato. Con il tempo sono emerse infatti varie tipologie di crowdfunding, anche molto diverse tra loro. Alla base c’è lo stesso concetto – quello del coinvolgimento delle folle – ma procedure e risultati divergono, talvolta in modo significativo. Ecco una lista dei principali tipi di crowdfunding attualmente esistenti.

Reward crowdfunding

È un tipo di raccolta fondi online che, in cambio di donazioni in denaro, prevede una ricompensa, per esempio il prodotto per il quale si sta effettuando il finanziamento, o un riconoscimento (un ringraziamento pubblico sul sito dell’impresa ecc. ecc.). Un esempio: Kickstarter, storica piattaforma internazionale sbarcata in Italia nel 2015.

Equity crowdfunding

L’equity crowdfunding è una forma di investimento che consente alla “folla” di investitori (crowd) di finanziare startup innovative e piccole e medie imprese (sia innovative sia non) attraverso portali online autorizzati, erogando un contributo finanziario in cambio di quote societarie delle stesse imprese (equity). Un esempio di una piattaforma di questo tipo è Mamacrowd.

Lending crowdfunding

Nell’ambito del lending crowdfunding (o social lending) gli investitori possono prestare denaro attraverso Internet a persone fisiche (consumer) o imprese (business) a fronte di un interesse e del rimborso del capitale. Generalmente la piattaforma di lending seleziona il prestito attribuendo un rating e lo suddivide fra una molteplicità di investitori già acquisiti, per frazionarne il rischio (modello diffuso), oppure lo presenta alla “folla” di Internet, la quale può decidere se finanziare o meno il progetto (modello ‘diretto’). Un esempio: BorsadelCredito.it, operatore italiano di peer to peer lending per le pmi.

Donation crowdfunding

Consiste nell’effettuare donazioni (generalmente a enti e organizzazioni del settore non-profit) per sostenere cause sociali o attività benefiche. In questo caso il donatore non ottiene nessun tipo di ritorno economico, se non la soddisfazione di aver fatto un piccolo gesto per una giusta causa. Un esempio di una piattaforma di donation crowdfunding italiana è Retedeldono. Nel 2020 la piattaforma N.1 di donation/reward crowdfunding in Italia è stata ForFunding di Intesa Sanpaolo, con 9.769.674 euro di raccolta.

Crowdfunding immobiliare

Venuto in auge in tempi recenti, il crowdfunding immobiliare permette a vari investitori di partecipare al finanziamento di un progetto immobiliare in ambito residenziale o commerciale, in cambio di una remunerazione del capitale, attraverso il crowdfunding. Il progetto è relativo all’acquisto di un immobile, affinché sia messo a reddito, o alla ristrutturazione di una proprietà immobiliare (che pure sarà messa a reddito o venduta maturando una plusvalenza), o allo sviluppo di un progetto completamente nuovo. L’oggetto dell’investimento può essere anche un’infrastruttura.

QUI UN APPROFONDIMENTO SU TUTTE LE PIATTAFORME PER IL CROWDFUNDING IMMOBILIARE

Crowdfunding civico

È una forma di microfinanziamento dal basso rivolto nello specifico al finanziamento di progetti sociali e culturali a vantaggio della comunità. Pubbliche amministrazioni, imprese, organizzazioni non profit e cittadini possono contribuire alla raccolta fondi per opere pubbliche, quali iniziative di riqualificazione dei quartieri, sviluppo del territorio e delle comunità, o progetti di sviluppo ecologico, energetico ed economico. Un esempio: l’iniziativa di Crowdfunding Civico del Comune di Milano, in collaborazione con Produzioni dal Basso e Ginger Crowdfunding. Una storica piattaforma di crowdfunding, Produzioni dal basso, fa raccolta fondi online e innovazione sociale con lo scopo di “fornire servizi per la creazione di nuove comunità economiche per iniziative con un impatto positivo in ambito sociale, culturale e ambientale”.

QUI TUTTE LE PIATTAFORME DI CROWDFUNDING ATTIVE IN ITALIA

Che cosa si può finanziare con la raccolta fondi online

Il crowdfunding può essere usato per finanziare i progetti più svariati, da un libro a un film, da un’impresa a un’abitazione. Vediamo qualche modo di farlo.

Crowdfunding per arte e cultura

Il crowdfunding nasce per finanziare l’arte in senso lato: musica, cinema, design, patrimonio artistico, letteratura, teatro. Musicraiser è una piattaforma di crowdfunding reward-based esclusivamente dedicata alla musica. Fondata dal cantante di Marta Sui Tubi, Giovanni Gulino, e dalla compagna dj e producer Tania Varuni, è stata lanciata a ottobre 2012 e accetta progetti di raccolta fondi per dischi, tour promozionali, videoclip, concerti, festival e tutto ciò che ha a che fare con la musica. Distribuzioni dal basso ha invece l’obiettivo di finanziare il cinema indipendente. Lanciato ad aprile 2013, il progetto vuole sostenere la circolazione di film e documentari indipendenti realizzati dalla nuova generazione di freelance, nata sull’onda del fenomeno Creative Commons e dei nuovi meccanismi di produzione basati sul crowdfunding.

Crowdfunding per il food

Fino a qualche anno fa in Italia le aziende del food ancora non avevano scoperto le opportunità del crowdfunding, una realtà invece già molto viva in Paesi come il Regno Unito. Lo scenario è poi rapidamente cambiato e oggi perfino i business tradizionali ricorrono sempre più spesso a strumenti finanziari innovativi per sostenere la propria attività. Per esempio il Queen Makeda Grand Pub di Roma è stato il primo locale in assoluto in Italia a ricorrere all’equity crowdfunding per finanziare nel 2018 l’apertura di una sede a Milano. Lo ha fatto seguendo l’esempio di successo del birrificio scozzese BrewDog, che chiese aiuto ai suoi fan per sbarcare negli USA. QUI un approfondimento su chi lo ha fatto e come fare

Crowdfunding per i libri

Nata nel 2014, quella di bookabook è un’editoria innovativa in cui i lettori sono protagonisti della vita dei libri: dopo una pre-selezione qualitativa delle proposte a cura di editor professionisti, i libri vengono proposti alla community di lettori che può accedere alle bozze, interagire con l’autore, scambiare opinioni, mettersi a disposizione per eventi di presentazione.

I lettori possono scaricare l’anteprima di un libro e, se desiderano, pre-ordinare i manoscritti inediti nel formato che preferiscono (cartaceo o ebook), contribuendo così a renderne possibile la pubblicazione: i libri che raggiungono durante la campagna di crowdfunding l’obiettivo di 200 copie vengono infatti pubblicati da bookabook.

Crowdfunding contro il cyberbullismo

COP – Chi Odia Paga, startup legaltech nata per difendere le vittime di odio online, ha contribuito a mandare in porto la raccolta fondi online di due associazioni attive contro il cyberbullismo: l’Associazione Puntozero di Milano che ha raggiunto la cifra di 22 mila euro per realizzare “New Wild Web”, spettacolo teatrale dedicato al tema del cyberbullismo; e l’Associazione Zanshin Tech di Genova, impegnata nella formazione su questi temi.

Come una startup può finanziarsi con l’equity crowdfunding

Sia le startup sia le piccole e medie imprese innovative hanno la possibilità di finanziarsi attraverso l’equity crowdfunding. Chi avvia una startup, infatti, ha necessità di reperire risorse finanziarie, ma spesso si scontra con le difficoltà di accesso al credito bancario. L’equity crowdfunding può essere un modo per superare ostacoli e impedimenti, facendo valere il merito. Ma occorre capire bene di cosa si tratta e come si fa per evitare eventuali, future delusioni.

QUI gli 8 passi da fare per raccogliere fondi online per una startup

Crowdfunding in Italia: i numeri al 2024

Per avere i numeri più aggiornati del crowdfunding in Italia bisogna fare riferimento all’ultimo rapporto dell’Osservatorio Crowdinvesting del Polimi risalente a luglio 2024.

Con crowdinvesting si intende una forma di crowdfunding in cui gli investitori finanziano progetti o imprese attraverso piattaforme online, ottenendo in cambio una remunerazione del capitale investito.

Da giugno 2023 al 30 giugno 2024, il mercato italiano del crowdinvesting ha registrato una contrazione del 5,3%, con una raccolta totale di 302,35 milioni di euro.

Il segmento dell’equity crowdfunding ha subito un calo significativo del 25,5%, raccogliendo 106,53 milioni di euro. Il numero di campagne è sceso a 161, con un tasso di successo attorno al 90%. Le PMI innovative e i veicoli di investimento hanno guadagnato spazio, mentre le startup innovative sono scese sotto il 50% delle emittenti.

In controtendenza, il lending crowdfunding ha visto una crescita del 34,5%, con 19 campagne che hanno raccolto 28 milioni di euro. Il valore medio del target di raccolta è stato di 282.212 euro, con un tasso di interesse medio annuo salito al 9,82% nel primo semestre 2024.

Il real estate crowdfunding ha svolto un ruolo fondamentale, con una crescita del 7,2% e una raccolta di 191,56 milioni di euro. I progetti di lending immobiliare hanno raccolto 143,41 milioni (+20,9%), mentre quelli di equity immobiliare hanno subito una flessione del 14,7%, raccogliendo 48,15 milioni. Il rendimento medio annuo offerto è stato del 13,22% per le offerte equity e del 10,01% per le offerte lending nel primo semestre 2024.

Il numero di piattaforme autorizzate è diminuito significativamente, passando da 66 a 33, a causa del nuovo Regolamento ECSP e delle relative procedure autorizzative.

Nonostante il calo, l’Italia rimane il secondo paese in Europa per numero di piattaforme autorizzate, dopo la Francia.

Calo del crowdinvesting: le cause

Le cause del calo nella raccolta sono attribuibili al nuovo processo autorizzativo europeo e al mutato equilibrio dei tassi di interesse, che ha portato gli investitori a richiedere rendimenti più elevati, non sempre accettati dagli imprenditori.

Tuttavia, le nuove normative potrebbero favorire un rilancio del mercato, con requisiti e controlli più severi che potrebbero portare a una maggiore concentrazione e a un ruolo più significativo dei portali esteri in Italia e viceversa.

La nuova normativa UE

Il Parlamento europeo ha approvato a ottobre 2020 un Regolamento in cui dispone norme uguali per tutti i Paesi UE per quanto riguarda la raccolta fondi online fino a 5 milioni di euro, sollecita i fornitori di servizi a una maggiore professionalità, chiarezza e trasparenza per proteggere gli investitori da possibili perdite, e chiede a ciascuna nazione di avviare le procedure per l’autorizzazione e la supervisione dei fornitori di crowdfunding. Il tutto improntato a gestire e regolarizzare il ginepraio del crowdfunding in Europa, dove ogni Paese ha adottato le proprie normative (il fenomeno è recente, l’adozione un po’ “disordinata” era forse, finora, inevitabile) e dove forse non sempre sono stati tutelati a sufficienza gli investitori.

Nel 2021 l’Unione europea ha emanato il Regolamento che, in estrema sintesi, consente l’equity crowdfunding transfrontaliero. 

La normativa europea “European Crowdfunding Service Providers” (ECSP) entrata in vigore in Italia il 10 novembre 2023, ha introdotto rilevanti novità, tra cui l’integrazione delle piattaforme di equity crowdfunding con quelle di lending crowdfunding e maggiore protezione per gli investitori.

(Articolo aggiornato al 12/03/2025)

Articoli correlati

Articolo 1 di 4