Dopo il rebranding di Facebook in Meta, è stata una corsa a progetti di realtà virtuale più o meno annunciati o realizzati. E non sono mancate le esperienze curiose (come la ricerca del tartufo). Ma dietro l’hype si sta sviluppando un mercato che, secondo alcune stime, varrà fino a 400 miliardi di dollari entro il 2025, una cifra davvero notevole se si pensa che, tecnicamente, ancora il metaverso non esiste e non esisterà finché i vari mondi virtuali non saranno interconnessi ed interoperabili.
Il metaverso, una dimensione di business attuale
Eppure, il metaverso è già un ambiente in cui fare business adesso, non nel futuro prossimo. A questa dimensione EconomyUp dedica una serie di video dal titolo “Il metaverso in pratica”. Nel primo Roberto Esposito, imprenditore ed esperto di strategia digitale, risponde alla domanda: perché prendere sul serio il metaverso per fare business fin da subito, nonostante si abbia la sensazione di una bolla destinata a sgonfiarsi? Per almeno due motivi: il metaverso è ormai “too big to fail” ed è già operativo, soprattutto nel B2B. Founder e CEO di una Metaverse Agency, Esposito quindi si sofferma sulle possibili applicazioni del metaverso in azienda.
Le possibilità del metaverso per le aziende
Cominciare a testare e utilizzare il metaverso adesso significa evitare il rischio di restarne fuori o di dover accettare scelte e modelli sviluppati da altri. Molti stanno lavorando sulla virtualizzazione dei processi aziendali e delle attività commerciali, creando microcosmi di realtà virtuale già operativi: secondo la mappatura del Politecnico di Milano, sono nati a livello globale oltre 140 mondi virtuali, con più di 300 progetti internazionali attivi.
Le possibilità del metaverso sembrano illimitate: si potranno acquistare beni, case e terreni nel mondo virtuale, organizzare eventi, strutturare percorsi di formazione, o ancora progetti sperimentali di spazi dove gli utenti possano “provare” in anteprima prodotti e soluzioni per il futuro. Senza contare le applicazioni a livello di business, da riunioni a HR e organizzazione del lavoro. Una vera e propria rivoluzione, da cogliere fin dall’inizio per poter cavalcare -e non subire- la trasformazione che porterà con sé.
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