Artisti e major in guerra contro lo streaming, aziende che cercano di lanciare nuovi servizi digitali, bassi guadagni dai diritti. Lo scenario globale della musica è in fermento. Se ne parla ne “La musica ribelle”, la nuova puntata di EconomyUp andata in onda il 2 giugno su Reteconomy Sky 512. La puntata dura un’ora invece degli abituali 30 minuti.
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La prima ospite è Veronica Diquattro, responsabile del mercato italiano di Spotify, l’azienda nata in Svezia che domina il mercato dello streaming musicale e che si sta lanciando anche nello streaming video e di altri contenuti multimediali.
Per parlare di musica digitale, non si può prescindere dalle storie e dalle opinioni degli artisti. EconomyUp ne ha incontrato uno molto particolare: Giovanni Gulino, che non solo è il cantante del gruppo rock Marta sui Tubi, ma anche uno startupper che nel 2012 ha co-fondato Musicraiser, il primo sito di crowdfunding musicale in Italia.
Se c’è un settore dell’industria musicale dove l’innovazione fatica ad arrivare è quello dei diritti d’autore. Ma ora, una startup italiana con sede a Londra, sta provando a cambiare le cose: Soundreef. In collegamento dalla capitale inglese, il presidente Davide D’Atri racconta come.
Restando a Londra, Annalisa Lospinuso ci porta a conoscere un luogo di ritrovo della community di startupper e innovatori della Tech City: Silicon Drinkabout.
Poi si torna in Italia per capire com’è cambiata l’industria discografica italiana e su quali innovazioni sta puntando. Ne discutiamo con Enzo Mazza, ceo di FIMI, Federazione Industria Musicale Italiana, e Claudio Ferrante, presidente e fondatore di Artist First, una società di distribuzione discografica nata nel 2009 che si basa sul modello della disintermediazione e dell’artista imprenditore.