Arcuri (Invitalia): «Smart&Start: chi teme di indebitarsi troppo non presenti la candidatura»

L’amministratore delegato dell’agenzia pubblica per l’attrazione degli investimenti risponde alle nostre domande sul nuovo bando pubblico che concederà oltre 200 milioni di euro e fa un bilancio di quello precedente

Pubblicato il 05 Feb 2015

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Il nuovo Smart & Start, il bando pubblico gestito da Invitalia, concederà oltre 200 milioni di euro sotto forma di mutui agevolati (e come contributi a fondo perduto, per il 20%, nelle Regioni del Sud e nei territori del cratere sismico aquilano) alle startup innovative. Ma non c’è il rischio che dare prestiti a società che in alcuni casi ancora non esistono possa mettere sul mercato soggetti indebitati sin dall’inizio?

«Non si può fare impresa solo con le idee», dice a EconomyUp Domenico Arcuri, ad di Invitalia (anche su EconomyUpTv). «Chi non vuole prendersi alcun rischio, farebbe meglio a non presentare la richiesta dei fondi Smart & Start». Ma oltre al parere sulla scelta di dare mutui anziché contributi a fondo perduto, l’amministratore delegato dell’agenzia pubblica per l’attrazione degli investimenti risponde alle nostre domande sulle caratteristiche del nuovo bando (in partenza il 16 febbraio), fa un bilancio dell’edizione passata e dà qualche anticipazione sulla volontà di Equitalia di entrare nell’equity delle startup.

ECCO L’INTERVISTA ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI INVITALIA

Intervista a Domenico Arcuri (ad di Invitalia) - Smart&Start

Intervista a Domenico Arcuri (ad di Invitalia) - Smart&Start

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