Il nuovo Smart & Start, il bando pubblico gestito da Invitalia, concederà oltre 200 milioni di euro sotto forma di mutui agevolati (e come contributi a fondo perduto, per il 20%, nelle Regioni del Sud e nei territori del cratere sismico aquilano) alle startup innovative. Ma non c’è il rischio che dare prestiti a società che in alcuni casi ancora non esistono possa mettere sul mercato soggetti indebitati sin dall’inizio?
«Non si può fare impresa solo con le idee», dice a EconomyUp Domenico Arcuri, ad di Invitalia (anche su EconomyUpTv). «Chi non vuole prendersi alcun rischio, farebbe meglio a non presentare la richiesta dei fondi Smart & Start». Ma oltre al parere sulla scelta di dare mutui anziché contributi a fondo perduto, l’amministratore delegato dell’agenzia pubblica per l’attrazione degli investimenti risponde alle nostre domande sulle caratteristiche del nuovo bando (in partenza il 16 febbraio), fa un bilancio dell’edizione passata e dà qualche anticipazione sulla volontà di Equitalia di entrare nell’equity delle startup.
ECCO L’INTERVISTA ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI INVITALIA