Nonostante il periodo nero per il settore del turismo a causa delle conseguenze della pandemia, WeRoad, scaleup italiana specializzata in viaggi avventura a lungo raggio per il target Millennial, ha raccolto 13,5 milioni di euro in un mix tra equity, debito e convertible. Obiettivo: finanziare la crescita e l’espansione internazionale.
L’operazione di investimento ha coinvolto la piattaforma di crowdinvesting BacktoWork e Intesa Sanpaolo Private Banking. Quattro milioni di euro sono stati raccolti da capitali privati attraverso un club deal realizzato dalla piattaforma BacktoWork, al quale hanno aderito oltre 100 clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking.
Che cosa fa WeRoad
WeRoad è un’innovativa realtà di viaggi che, con un forte DNA di community, un ampio seguito sui social di oltre 1 milione di follower e la forza di 600 coordinatori, ha portato oltre 30.000 viaggiatori alla scoperta del mondo e di nuove amicizie in più di 190 destinazioni a lungo e corto raggio, operando in tre mercati: Italia, Spagna e Regno Unito.
Segnalata da Sifted come una delle 28 startup italiane su cui investire nel 2021 e da Tech5 di TheNextWeb tra le 5 “hottest” scaleup italiane, WeRoad ha registrato un 2020 poco sotto l’anno precedente. Nel 2021 si avvia a chiudere l’anno con ricavi superiori all’era pre-Covid. Ora punta a beneficiare dell’effetto di rimbalzo positivo del travel. Secondo la European Travel Commission infatti, non solo la domanda di viaggi ha avuto un’impennata nel periodo estivo, ma il 54% degli europei intende prenotare un viaggio dopo essere stato vaccinato contro il COVID-19, e di conseguenza la domanda continuerà a crescere nell’ultimo quarter del 2021 nel 2022.
Come WeRoad ha ottenuto i nuovi fondi
La raccolta ha visto protagonisti diversi investitori storici che hanno creduto nella società fin dall’inizio, ma anche capitali privati tramite un club deal realizzato attraverso BacktoWork. Alla campagna, lanciata da BacktoWork con il supporto di Intesa Sanpaolo Innovation Center (la società del Gruppo che si occupa di esplorare e apprendere nuovi modelli di business e fungere da motore e stimolo della nuova economia in Italia), hanno aderito oltre 100 clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking, mentre l’operazione di investimento è stata gestita tramite il veicolo societario Finroad srl il cui promotore è Riccardo Schiavotto, founder di Lanieri.com (di cui ha realizzato la exit nel 2020) e pluri-WeRoader.
“Parallelamente alla gestione che ci ha permesso di uscire solidi dal mare in tempesta della pandemia, nell’ultimo anno abbiamo lavorato con i nostri investor che ci hanno sempre rinnovato la fiducia e sostegno. Siamo inoltre andati ad ampliare la cap table e ad estenderla anche con un’operazione di club deal gestita da BacktoWork in partnership con Intesa Sanpaolo Private Banking – spiega Alessandro Zanchetton, Managing Director di WeRoad – Un duplice risultato: superare la crisi e avere confermata la fiducia degli investitori, in due anni tutt’altro che normali, specialmente per chi si occupa di turismo”.
“Sono stati due anni difficili – gli fa eco Paolo De Nadai, CEO e founder di WeRoad – le restrizioni hanno messo a dura prova la serenità di tutti noi, la solitudine è esplosa e con essa l’esigenza di tornare a viaggiare, condividere esperienze, vivere di nuovo una vita piena e libera. Siamo quindi molto fieri dell’impatto che WeRoad ha nella vita delle persone e sentiamo forte la responsabilità di essere un attore protagonista di una ripartenza che metta le connessioni umane al centro. Viaggiare è uno strumento potentissimo di scoperta di noi stessi, di nuovi amici e di popoli e culture lontane. Più viaggiamo e più contribuiamo a costruire un mondo più aperto, inclusivo ed equo.
“La campagna di WeRoad è la seconda operazione sulla nostra piattaforma che coinvolge con successo i clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking, a dimostrazione che il crowdinvesting può diventare un efficiente strumento d’investimento alternativo per gli HNWI – commenta Alberto Bassi, CEO di BacktoWork. – In questo modo, inoltre, i capitali privati possono esercitare un impatto diretto sulla crescita del tessuto imprenditoriale innovativo, contribuendo di fatto al rilancio dell’economia italiana in un momento delicato di ripresa come quello che stiamo vivendo”.
Gli obiettivi futuri
Questa raccolta è per WeRoad nuova linfa per sostenere lo scale up in Italia e all’estero: “Vogliamo raggiungere la leadership nel mercato italiano, accelerare la crescita su quello spagnolo e la conquista di quello inglese. Siamo fermamente convinti che il nostro modello costituisca un unicum nel settore del travel: a differenza dei principali player del mercato WeRoad infatti è contemporaneamente un tour operator, un community business e una travel tech company. Grazie all’insieme di questi tratti – che costituiscono l’unicità di WeRoad nel panorama del travel – siamo convinti di avere tutte le carte per diventare il leader paneuropeo entro il 2025” conclude Zanchetton.