Per una grande azienda non serve una sede grande, ma una grande sede. Se volessimo giocare sul filo dell’ironia e parafrasare una vecchia pubblicità, è questo il senso dell’operazione avviata da Trivago, azienda leader tra i meta-motori di ricerca legati al mondo degli alberghi e dal suo nuovo ‘campus’.
La nuova sede, che avrà una superficie di 26.000 m² e ospiterà 2.000 persone (a cui se ne potranno aggiungere altre 1.500 con un ulteriore palazzo a 16 piani) sorgerà entro il 2018 a Dusseldorf, in Germania, che già oggi ospita gli uffici dell’azienda.
Location del nuovo Campus sarà la zona del MedienHafen, l’antico porto nel sud di Düsseldorf dove oggi sorgono alcuni degli edifici più innovativi della città tedesca, come gli “Neuer Zollhof” disegnati da Frank Gehry.
La costruzione del Campus però si inserisce in un quadro più ampio e fa da spia a una prevista crescita (per Trivago, ma in senso più ampio per il settore del turismo digitale) che nei prossimi anni potrebbe essere imponente. “È del tutto evidente che se oggi impieghiamo 950 persone e stiamo costruendo una sede che può ospitarne 2000 pensiamo di crescere e soprattutto di prendere nuove persone con noi”, commentano dall’azienda. I numeri diffusi sino ad ora sostengono la previsione, dal momento che sembra che dal 2012 a oggi Trivago sia cresciuta del 222%. Numeri che confortano l’idea di una ulteriore crescita, di cui la nuova sede/campus vuole essere non solo dimostrazione esteriore ma anche motore.
“Il nostro obiettivo è attrarre i migliori talenti da tutto il mondo- ha commentato presentando il progetto il Global Corporate Communication Sydney Burdick-Con persone provenienti da 63 Paesi, è prioritario che tutti si sentano a proprio agio e a casa”.
Dunque la nuova sede punterà a essere una seconda casa, capace di unire le zone di lavoro, costruite secondo le più moderne filosofie del lavoro che sono alla base degli headquarters più recenti, con zone di lavoro confortevoli, accoglienti e informali, ma anche ampi spazi dedicati a tutto quello che lavoro non è: “Ci saranno aree dedicate a palestre e attività di fitness quotidiane come yoga e climbing, parchi nei pressi del Campus, spazio verde sul tetto dell’edificio e le ampie aree dedicate alla pausa pranzo: una specie di grande casa, in cui si parlino tutte le lingue del mondo e soprattutto in cui si gestisca il turismo di tutto il mondo”.
E se la scala è un pianeta intero, allora 26 mila metri quadri, forse, sono pochi.