Tecnologia solidale

GasApp, il digitale al servizio dello shopping etico

Migliorare la gestione dei gruppi di acquisto solidale (GAS): è l’obiettivo di un team multidisciplinare che ha lanciato la prima app dedicata alleo libere aggregazioni di famiglie o di singole persone per fare acquisti di prodotti alimentari o di largo consumo, che rispondano ai principi di equità, solidarietà e sostenibilità. I vantaggi per i produttori

Pubblicato il 03 Mar 2017

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Hanno messo a punto una nuova piattaforma che unisce economia solidale e tecnologia, una piattaforma per i GAS. La piattaforma si chiama GASapp. Loro sono Simone Melloni, informatico bolognese; Alessandro Ferrini, sociologo trentino; Claudia Ghislanzoni, bresciana, laureanda in antropologia culturale. La loro piattaforma non si occupa di energia o di inquinamento ma di sostegno ai GAS, i Gruppi di Acquisto Solidale.

Per chi non li conoscesse, i gruppi di acquisto solidale (GAS), sono libere aggregazioni di famiglie o di singole persone che si organizzano spontaneamente per fare acquisti di prodotti alimentari o di largo consumo, scegliendo prodotti che rispondano ai principi di equità, solidarietà e sostenibilità. In questo modo non solo ottengono economie di scala ma favoriscono la crescita di una economia sostenibile.

Come dicono di loro stessi nel sito di GASapp, lo scopo della applicazione scaricabile dalla piattaforma è di migliorare la gestione dei Gruppi di Acquisto Solidale, con “tempi di gestione ridotti al minimo, a tutto vantaggio della pura esperienza del gruppo; piena visibilità dei GAS nei confronti dei piccoli produttori e di tutta la popolazione che condivide i principi dei gruppi di acquisto solidale, pur non facendone ancora parte; prenotazioni degli ordini facili e veloci per tutti i gasisti, ovunque si trovino; calcoli e documenti prodotti in automatico dal nostro sistema.”.

Inoltre con la prima mappa nazionale dei GAS, chi si registra trova il gruppo più vicino a sé e può così entrarne a farne parte.

Questo luogo di incontro solidale digitale, offre visibilità anche ai produttori, così da chiudere il cerchio virtuoso. A loro è chiesta una quota di iscrizione per apparire nella piattaforma, i cui servizi sono invece gratuiti per i singoli e per i gruppi.

Anche questo è un uso solidale della tecnologia. Economicamente solidale.

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