C’è tempo fino all’11 gennaio per partecipare ad Aviva Digital On, la call for ideas dedicata ai nuovi trend digitali e alle innovazioni per il business di domani, lanciata da Aviva, in collaborazione con Polihub, l’incubatore del Politecnico, gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano.
Obiettivo della call for ideas è sostenere e premiare i progetti più innovativi a supporto di professionisti, imprenditori e piccole-medie imprese. Fino all’11 gennaio 2015, infatti, professionisti, sviluppatori, studenti, startup, aziende o appassionati di digital, possono registrarsi sul sito e partecipare al contest con un progetto basato sulle tecnologie digitali (Web, Mobile, Social, Internet of Things, Big Data, Cloud) che favorisca l’innovazione, migliori la produttività e supporti il business.
I progetti presentati verranno analizzati da un comitato di valutazione costituito da esperti universitari ed executive di Aviva. Le 10 proposte ritenute più interessanti saranno invitate a partecipare alla fase finale e il 4 febbraio verranno premiati i progetti vincitori.
In palio 12 mesi all’interno di PoliHub, l’incubatore del Politecnico, gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano, e l’accesso al programma di accelerazione – Startup Program presso il MIP – Politecnico di Milano. Per i partecipanti più giovani potrà essere studiato un programma di formazione e accelerazione ad hoc della durata di 6 mesi presso il Politecnico di Milano. Saranno inoltre resi disponibili alcuni premi speciali in collaborazione con Avanade e DELL Software & Security, partner di questa iniziativa.
“Oggi il digital è la realtà e il gruppo Aviva ne ha fatto uno dei suoi pilastri strategici. Digital first è per noi una filosofia, un approccio che ci aiuterà a rispondere in modo sempre più puntuale alle nuove esigenze dei clienti – afferma Patrick Dixneuf, CEO di Aviva in Italia. Sono certo che le proposte raccolte con questa call for ideas aiuteranno a semplificare e proteggere il business di imprenditori e piccole e medie imprese e a garantirne la sostenibilità nel medio-lungo periodo. Crediamo in questo progetto che non è solo di Aviva o dei partner che lo promuovono, ma anche e soprattutto un investimento sul futuro”.
“L’Italia è tuttavia ancora in ritardo per quanto riguarda gli investimenti in innovazione digitale così come per quelli a sostegno di nuove aziende hi tech – commenta Andrea Ragone, Responsabile Osservatori Digital Innovation -. La percentuale del PIL che mediamente i Paesi europei dedicano all’innovazione tecnologica è quasi doppia rispetto a quella italiana (2,19 % contro 1,32%), il che si traduce in 13 miliardi di investimenti annui in meno nel nostro Paese. Allo stesso modo, mancano all’appello circa 300 milioni di euro l’anno da destinare alle start up hi tech: infatti, il resto d’Europa vi investe in media lo 0,026% del PIL, l’Italia solo lo 0,005%. In questo contesto, iniziative come quella di Aviva e Polihub sono occasioni importanti perché offrono un aiuto concreto a chi ha idee innovative da sviluppare”.