Ha preso il via la nuova call per startup di Zero, l’acceleratore del settore Cleantech nato per iniziativa della Rete Nazionale di CDP Venture Capital, con Eni main partner – attraverso la sua scuola d’impresa Joule – e gestito da Zest ed Elis, che rilancia il suo impegno a sostegno della doppia transizione energetica e digitale del Paese.
La quarta edizione di Zero vede rinnovare il partenariato strategico di corporate e Istituzioni a supporto della crescita delle startup: ad affiancare i corporate partner storici Acea, Microsoft e Vodafone fanno il loro ingresso nell’acceleratore il CNR, già partner scientifico, SACE ed ESA Φ-lab.
È possibile presentare la candidatura fino al prossimo 13 novembre, accedendo al sito internet zeroacceleratorcleantech.com.
Come funziona la call Zero
Nato nel 2021 con l’obiettivo di accelerare i processi di decarbonizzazione delle imprese sulla “Road to Net Zero”, la quarta edizione di Zero rafforza la sua vocazione “industry driven”, in un’ottica di sistema e collaborazione tra startup, corporate e PMI. Questo approccio mira a creare una piattaforma di investimento e sviluppo per le startup Cleantech volta a facilitare l’integrazione con i partner industriali e a migliorare l’impatto delle soluzioni e tecnologie innovative proposte.
Con una dotazione di 4,1 milioni di euro per gli investimenti pre-seed e successivi follow-on, in 3 anni Zero ha accelerato 30 startup che hanno raccolto più di 3 milioni di euro dai co-investitori dell’acceleratore e da primari operatori venture capital, anche internazionali.
“ZERO è uno dei programmi con cui abbiamo inaugurato la Rete Nazionale Acceleratori e oggi con l’apertura della 4^ call si conferma un pilastro strategico della nostra strategia che nel tempo ha saputo coinvolgere attivamente partner di rilievo in un comune impegno verso l’innovazione tecnologica a supporto della transizione energetica”, commenta Stefano Molino, Senior Partner e Responsabile Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital. “Attraverso un ecosistema strutturato e consolidato di mentorship, investimenti e networking, puntiamo a accelerare la crescita di imprese innovative che possano giocare un ruolo chiave nella ridefinizione del panorama energetico e contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici europei”.
Zero, quarta edizione dedicata alla sperimentazione industriale
“La novità che caratterizza questa edizione sarà l’accelerazione sulla fase di sperimentazione industriale” – dichiara Mattia Voltaggio, Head of Joule, la scuola di Eni per l’impresa. “Il nuovo programma ZERO in particolare darà la possibilità a Eni di far accedere alla propria catena del valore le migliori realtà innovative con un focus sulle filiere della mobilità sostenibile e delle smart cities. A ciò si aggiunge la possibilità di sperimentare le tecnologie in un luogo fisico – il distretto Eni del Gazometro Ostiense – dove poter ampliare le nostre conoscenze con uno sguardo verso il mondo esterno e cogliere al momento giusto anche le opportunità di investimento”.
“Zero è una piattaforma di co-innovazione e sperimentazione “industry driven” in ambito cleantech che sostiene la crescita delle startup intercettando i need dell’ecosistema. Grazie a un partenariato rafforzato dalla partecipazione di player di eccellenza questa nuova edizione ha l’ambizione di accelerare la trasformazione energetica e digitale di tutto il panorama imprenditoriale, attraverso un approccio sistemico e una collaborazione sinergica tra startup, grandi aziende, primari enti di ricerca e PMI”, ha dichiarato Antonella Zullo, Ceo di Zest Innovation.
“Quest’anno, l’acceleratore Zero si sta evolvendo in un vero e proprio acceleratore industriale, con l’obiettivo di rendere i prototipi sempre più scalabili. Non solo collaboriamo con grandi aziende, ma ci affianchiamo anche a centri di eccellenza come il CNR e l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, con i quali stiamo intensificando le interazioni per sviluppare progetti di co-innovazione e scaling industriale, sempre nell’ottica di generare un impatto significativo. Il nostro ruolo è coordinare i progetti, sviluppare prototipi e Proof of Concept, selezionando innanzitutto le realtà più promettenti, accelerandole attraverso il venture, e poi avviando la fase di sperimentazione industriale, che spesso avviene spesso all’interno delle aziende, in collaborazione con professionisti e centri di eccellenza che arricchiscono la visione sia accademica che sperimentale”, ha dichiarato Luciano De Propris, Head of Open Innovation di ELIS.
Il programma 2024
Il programma, della durata di 5 mesi, si articola in due percorsi paralleli:
- Business Acceleration: le startup lavoreranno allo sviluppo del loro prodotto per il “go-to-market”, con l’opportunità di validare rapidamente le soluzioni sul mercato per attrarre investimenti e favorire la crescita aziendale.
- Solution Integration: le startup lavoreranno fianco a fianco con i corporate mentor per definire e pianificare un caso d’uso sperimentale.
Entrambi i percorsi sono suddivisi in una prima fase di 2 mesi, dove tutte e 10 le startup selezionate lavoreranno allo sviluppo del prodotto e di un caso d’uso. Al termine di questa prima fase, 5 startup potranno ricevere un investimento pre-seed fino a 120 mila euro da parte di CDP Venture Capital, Zest ed Elis e potranno essere selezionate dai corporate partner per lo sviluppo di un Proof of Concept (PoC), completando gli ulteriori 3 mesi del programma.
Come candidarsi alla call Zero
Possono candidarsi alla call di Zero tutte le startup Cleantech con soluzioni innovative software (in presenza di MVP funzionate) o hardware (in presenza di un prototipo funzionante e una roadmap definita per la produzione industriale) nei seguenti settori: fonti di energia alternative, economia circolare e gestione dei rifiuti, sistemi operativi sostenibili, conservazione e sviluppo sostenibile del territorio. Saranno considerate positivamente ai fini della selezione soluzioni innovative e trasformative per l’osservazione della terra (Earth Observation – EO).