Zego, la prima insurtech UK a ottenere la licenza assicurativa

E’ una delle insurtech europee più finanziate e si è ‘inventata’ le polizze per i lavoratori della gig economy, che le hanno permesso di raggiungere una crescita di oltre 900% in un anno. Fino a oggi vendeva le polizze delle compagnie partner, ora può anche creare e vendere le proprie

Aggiornato il 13 Nov 2019

insurtech zego

Zego è diventato il primo assicuratore britannico ad ottenere la propria licenza assicurativa. Ora potrà ideare e vendere le proprie polizze e ci sono già 15 reinsurers che la supportano, così riporta il sito AltFi.

La startup insurtech, di cui abbiamo anche parlato in occasione del suo ultimo investimento (destinanto anche all’espansione europea) è stata fondata nel 2016 e si è concentrata sull’offerta di polizze assicurative flessibili e on-demand per i lavoratori della gig economy, in segmenti come il ride-hailing, ride sharing, noleggio auto e scooter sharing.
Inoltre, ha un’offerta business-to-business (B2B), nell’ambito della quale collabora con aziende come UberEats, Deliveroo e Stuart, consentendo loro di offrire i servizi di Zego ai loro autisti.

Cosa significa avere la licenza

Con la nuova licenza, Zego sarà in grado di personalizzare ulteriormente le sue politiche per i clienti, il che contribuirà ad aumentarne la soddisfazione. Avere un maggiore controllo sulla catena del valore consentirà a Zego di lanciare politiche più innovative. Anche se lavorerà ancora con la sua crescente rete di partner assicurativi, avere una licenza propria le consente una maggiore libertà nella creazione delle polizze e di implementare i cambiamenti di prodotto in meno di 24 ore.

Sten Saar, CEO e co-fondatore di Zego, ha detto: “Questa è una pietra miliare enorme per Zego e un chiaro segnale che siamo qui per restare. La licenza è anche un ingrediente essenziale nella nostra missione di trasformare il settore assicurativo, creando polizze flessibili che riflettano meglio il rischio e rispondano realmente al mondo in rapida evoluzione della mobilità.

“Abbiamo già iniziato a vendere i nostri prodotti, ma continueremo a collaborare con altre compagnie assicurative, e questa collaborazione rimane una parte fondamentale del nostro modello di business”.

Articolo originariamente pubblicato il 13 Nov 2019

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