Scommesse globali

Yonderbound, le due italiane che sfidano Airbnb

La startup fondata da Barbara Muckermann e Barbara Biffi ha conquistato un venture capitalist ed è riuscita a farsi incubare da Virtuoso, rete di agenzie di viaggi luxury. La piattaforma di “turismo esperienziale”, dove chiunque racconta i suoi viaggi e riceve una fee se qualcuno compra il pacchetto, è finita sul network americano Cnbc

Pubblicato il 17 Apr 2015

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Nuovi fondi da un venture capitalist, l’accesso al programma di incubazione per startup di Virtuoso, network di agenzie di viaggi di lusso e…la ribalta internazionale offerta dal grande network televisivo statunitense Cnbc. Sta crescendo a ritmi serrati Yonderbound, startup con il cuore italiano e guidata da sole donne che gestisce una innovativa piattaforma di “turismo esperienziale”. In pratica un luogo dove chiunque può pubblicare la propria storia di viaggio e ricevere una fee se l’utente, affascinato dalla storia, decide di acquistare il pacchetto.

Il progetto, che si candida a sfidare un colosso internazionale come AirBnb sul terreno del turismo digitale innovativo, è stato ideato nel 2013 da due donne italiane ma cosmopolite, Barbara Muckermann e Barbara Biffi, insieme a Lauren Serrano. Tutte con una lunga esperienza professionale nel settore turistico e dei viaggi. Le tre hanno ritenuto che ci fosse mercato per un nuovo social travel marketplace: una piattaforma dove i blogger di viaggi (ma anche i semplici viaggiatori) descrivono esperienze turistiche indicando alberghi, ristoranti o altri siti. L’utente fa la sua ricerca e, se decide di acquistare quel pacchetto, il blogger viene retribuito dai gestori del sito con il 70% delle revenue.

Nel database sono presenti attualmente circa 380mila hotel e appartamenti in tutto il mondo. Ancora in versione beta e non troppo conosciuta in Italia, Yonderbound ha conquistato la ribalta di Cnbc, che ha intervistato la Ceo Muckermann durante il World Travel & Tourism Council (WTTC) svoltosi dal 15 al 16 aprile a Madrid. Nel servizio la startup era significativamente definita “World’s first travel knowledge monetisation platform” – la prima piattaforma al mondo di ‘monetizzazione’ delle conoscenze sui viaggi. Dall’intervista sono emerse due novità. Innanzitutto l’ingresso nella società di un venture capitalist. Finora la startup aveva raccolto investimenti per un totale di 2 milioni di euro da alcuni angel investors. Adesso è arrivata una nuova iniezione di capitale fresco. Per ragioni di riservatezza Barbara Muckermann preferisce non rivelare il nome del venture capitalist ma assicura che, grazie a questo finanziamento, “la startup potrà andare avanti almeno altri due anni”.

Inoltre svela che Yonderbound ha fatto il suo ingresso nel Virtuoso Incubator. La rete internazionale di agenzie di viaggio “luxury” ha infatti aperto a febbraio un nuovo programma pensato per sviluppare nuovi strumenti tecnologici attraverso vendor e società esterne. In pratica la grande azienda aiuterà le aziende più piccole a sviluppare applicazioni che potranno poi essere d’aiuto ai consulenti di viaggio di Virtuoso. La startup fondata dalle due italiane (ma con sede legale in Lussemburgo) ha conquistato l’accesso al prestigioso incubatore insieme ad altre tre realtà internazionali. Virtuoso ha anticipato che entro il 2015 vuole arrivare a 10 startup incubate e che con la maggior parte di esse intende instaurare una partnership. Potrebbe succedere anche a Yonderbound, che spiccherebbe così il volo.

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