DEEP TECH

WSense, round da 7.2 milioni per la scaleup del wifi sottomarino: Fincantieri tra gli investitori



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Il round pre-serie B si inserisce in un piano di crescita di WSense, che vede la partecipazione di nuovi investitori tra cui Fincantieri. Con il grupposono già in programma diversi progetti industriali

Pubblicato il 15 apr 2025



WSense


WSense, scaleup deep tech nata come spin-off dell’Università La Sapienza di Roma, ha chiuso un round pre-Serie B da 7,2 milioni di euro. L’obiettivo? Far evolvere l’Internet of Underwater Things (IoUT) e rivoluzionare la comunicazione negli abissi. “We give Voice to the Ocean” è il pay off della società.

Il round ha visto il coinvolgimento di investitori già presenti nel capitale come CDP Venture Capital, Blue Ocean di SWEN, RunwayFBU e Axon Partners Group, insieme a nuovi ingressi strategici come Fincantieri e Rypples, la società di impact investing co-fondata da Jerome Ternynck, imprenditore seriale e già fondatore di diversi unicorni.

WSense, la crescita verso un mercato da 10 miliardi

La cifra raccolta si inserisce in un piano di crescita partito nel 2022 con un seed da 4 milioni, seguito nel 2023 da un round Serie A da 11 milioni. Con oltre 22 milioni totali di finanziamenti, WSense punta ora a consolidare la sua presenza globale in un mercato – quello delle comunicazioni subacquee – che, secondo le stime, raggiungerà i 10,4 miliardi di euro entro il 2030.

E non si tratta di fantascienza. Le infrastrutture digitali sottomarine sono già una realtà vitale per il pianeta: oggi il 98% del traffico dati globale transita da 552 cavi sottomarini posati per 1,4 milioni di chilometri lungo le dorsali oceaniche.

Solo nel 2023, il volume delle transazioni digitali ha superato il trilione, con un valore stimato di 10 trilioni di dollari annui (dati della Marina Militare Italiana). Eppure, paradossalmente, ciò che accade sotto la superficie marina è ancora largamente sconosciuto.

WSense, la storia e la tecnologia

Fondata e guidata da Chiara Petrioli, docente di ingegneria informatica alla Sapienza, WSense ha sviluppato una tecnologia brevettata che consente la comunicazione wireless subacquea in tempo reale, con elevati livelli di sicurezza e affidabilità. Un po’ come avere un “Wi-Fi sottomarino” in grado di connettere sensori, robot, veicoli autonomi e operatori subacquei in un’unica rete interoperabile, multi-vendor e adattiva.

Questa capacità apre scenari finora impensabili: dal monitoraggio ambientale continuo alla sorveglianza delle infrastrutture critiche sottomarine, fino al supporto alla transizione energetica tramite reti robotiche autonome e stazioni offshore di energia rinnovabile.

“Possiamo finalmente raccogliere Big Data dagli oceani in modo scalabile ed efficiente, generando conoscenza e soluzioni concrete per affrontare le crisi climatiche e di biodiversità”, spiega Petrioli.

La partecipazione di Fincantieri nel round di investimento

La partecipazione nel round di Fincantieri – che a inizio aprile ha annunciato una partnership con Accenture per l’innovazione della logistica portuale – segna un passo importante anche a livello di sistema paese. Le due realtà avevano già siglato un memorandum d’intesa a fine 2023 per collaborare nello sviluppo di reti sottomarine adattative, soluzioni per il posizionamento relativo di mezzi autonomi (surface e underwater), e tecnologie cloud in ambito difesa.

L’investimento consolida questa intesa strategica, anche in relazione alla creazione del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea, un’iniziativa che punta a rafforzare le competenze italiane in uno dei settori più promettenti e meno esplorati dell’innovazione tecnologica.

Un team multidisciplinare con vocazione internazionale

Attiva dal 2017, WSense ha oggi più di 60 tra ingegneri e ricercatori, distribuiti tra le sedi in Italia, Norvegia e Regno Unito, oltre a personale operativo in Francia ed Emirati Arabi. Tra i clienti figurano il Ministero della Difesa, la Marina Militare Italiana, ISPRA, INGV, Terna, AkerBP, A2A ed ENI, mentre tra i partner industriali spiccano Leonardo, Saipem, Alcatel Submarine Networks e Fincantieri stessa.

Un portafoglio di collaborazioni che riflette la natura trasversale delle soluzioni WSense: applicabili tanto alla sicurezza quanto alla sostenibilità, dalla blue economy alla protezione ambientale, passando per la digitalizzazione delle infrastrutture offshore.

Verso il round Serie B con lo sguardo al futuro

La raccolta pre-Serie B appena conclusa rappresenta un tassello intermedio verso il prossimo grande passo: una Serie B finalizzata ad accelerare l’espansione commerciale, potenziare il team e scalare le attività a livello globale. “Il rinnovato supporto da parte di investitori di livello internazionale conferma la solidità del nostro progetto e la rilevanza delle nostre tecnologie in uno scenario sempre più competitivo”, ha affermato Petrioli.

E se in passato il mare rappresentava una barriera tecnologica invalicabile, oggi diventa un nuovo spazio da connettere, proteggere e comprendere. Perché l’innovazione non si ferma alla superficie.

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