In casa Telecom c’è grande movimento da qualche settimana, com’è noto. Ma non solo per l’assetto azionario e le disfide internazionali tra Francia, Spagna e Brasile. Qualcosa sta cambiando anche in azienda, tra chi si occupa di nuove imprese. Working Capital, il programma di Telecom Italia che dal 2009 aiuta talenti e idee a trasformarsi in imprese innovative e supporta lo sviluppo delle startup, diventa Tim Working Capital. Il comunicato ufficiale dovrebbe essere diramato la prossima settimana, ma EconomyUp è in grado anticipare questo cambio di brand che evidentemente sottende una riorganizzazione interna.
Sembra comunque che il passaggio da Telecom Italia a Tim dell’acceleratore che ha supportato finora 179 startup fosse da tempo in fase di elaborazione e definizione. Non a caso è stata chiamata TIM Ventures la nuova società del Gruppo Telecom Italia che punta ad effettuare seed investments in startup innovative per 4,5 milioni di euro nei prossimi 3 anni e al tempo stesso si propone di stimolare l’intervento di altri investitori, nazionali ed internazionali, per altri 4,5 milioni di Euro. Il debutto di TIM Ventures è stato preannunciato a marzo (anche se allora era stato genericamente definito Seed Investment Program), contestualmente alla call for ideas dell’edizione 2014 di WCap, da Salvo Mizzi, responsabile Digital Market Development di Telecom Italia e ideatore del progetto Working Capital. Si attende ora di capire cosa significherà in termini concreti il passaggio di Working Capital da Telecom Italia a Tim, che è una divisione di TI.
WCap, che vanta oltre 3.000 mq di spazi con sedi a Milano, Bologna, Roma e Catania, ha supportato 179 startup nel corso delle diverse edizioni, in cui sono stati assegnati 109 Grant d’impresa, incubate e finanziate 19 startup, pre-incubate 36, e dove altre 15 hanno fruito nel 2013 della prima edizione del programma di accelerazione. A queste si andranno ad aggiungere le 41 startup della Call for Ideas 2014 chiusasi il 26 maggio.