Bio-tech

Wise, 3 milioni di euro alla startup degli elettrodi

La società biomedicale italiana che sta sviluppando la prossima generazione di elettrodi per la stimolazione del midollo spinale ha chiuso un round di investimenti guidato dal fondo Principia SGR. Entro il 2018 la commercializzazione del prodotto

Pubblicato il 16 Giu 2015

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Mega-investimento da 3 milioni di euro per la startup bio-tech Wise. La società biomedicale italiana che sta sviluppando la prossima generazione di elettrodi impiantabili per neuromodulazione ha chiuso un round d’investimento per questa cifra guidato dal fondo italiano di venture capital Principia SGR. Hanno partecipato anche i fondi Atlante Ventures, F3F e Antares, oltre agli attuali soci High-Tech Gründerfonds, Atlante Seed e b-to-v Partners.

Attraverso la propria tecnologia innovativa, detta Supersonic Cluster Beam Implantation (SCBI), Wise, società insediata presso la Fondazione Filarete, sta sviluppando una nuova generazione di elettrodi impiantabili, altamente flessibili ed elastici, che potranno essere utilizzati per la cura di numerose patologie neurologiche.

La startup punta a commercializzare nel 2018 il proprio prodotto di punta, un elettrodo ripieghevole per la stimolazione del midollo spinale. L’investimento raccolto in questo round sarà utilizzato per portare avanti lo sviluppo clinico dei dispositivi e per l’allestimento a Milano di un impianto di produzione certificato.

Antonio Falcone, Ceo di Principia SGR, l’investitore leader di questo round, ha commentato: “Siamo particolarmente soddisfatti di poter annunciare il nostro investimento nella tecnologia innovativa di Wise, poiché siamo convinti che abbia il potenziale per portare ad un forte avanzamento nel campo della neuromodulazione. E’ il primo investimento del nostro nuovo fondo Principia III – Health e non vediamo l’ora di cominciare a lavorare con Wise per supportare, grazie alla nostra esperienza e al nostro network, il suo ingresso nel mercato in crescita della stimolazione spinale.”

“Sulla base dei progressi che abbiamo ottenuto nel corso del 2014 nello sviluppo dei nostri prodotti – ha dichiarato Luca Ravagnan, Ceo e co-fondatore di Wise – e grazie al sostegno finanziario sia degli investitori attuali che dei nuovi, siamo ora in un’ottima posizione per arrivare alla commercializzazione dei nostri prodotti innovativi per la neurostimolazione. I nostri primi obiettivi saranno l’allestimento della nostra struttura produttiva e il completamento dell’iter regolatorio per l’ottenimento, nel 2016, del marchio CE per il nostro primo prodotto, dedicato al monitoraggio della corteccia cerebrale. Nel campo della stimolazione spinale, a cui sarà dedicato il nostro prodotto di punta – ha proseguito il Ceo – saremo in grado di offrire ai pazienti un prodotto che riunisce per la prima volta le ottime performance degli elettrodi paddle (a piattina) con una procedura di impianto minimamente invasiva che è attualmente possibile soltanto con gli elettrodi percutanei”.

Christian Jung, senior investment managerdi High-Tech Gründerfonds ha commentato: “La piattaforma tecnologica di Wise è unica e sarà essenziale per superare le attuali limitazioni deidispositivi per la neuromodulazione in commercio. La tecnologia è in grado di migliorare la cura deipazienti che stanno già beneficiando della neuromodulazione, grazie ad una riduzione degli effetti collaterali, ma anche di ampliare l’utilizzo dellaneurostimolazione, estendendone l’uso anche incampi e patologie alle quali le tecnologie esistenti non possono essere applicate.”

Gli elettrodi attualmente utilizzati per la neuromodulazione hanno due principali limitazioni: larottura e il dislocamento, che sono causati dalla rigidità dei materiali utilizzati per la loro produzionee che ne richiedono la sostituzione chirurgica. Ilvantaggio competitivo di WISE è basato sulla suatecnologia di metallizzazione che permette di integrare microcircuiti elettronici in siliconibiocompatibili, consentendo la produzione di elettrodi altamente elastici che resistono agliallungamenti e alle torsioni riducendo il rischio di dislocazione e di rottura.

Gli elettrodi di Wise sono inoltre più facili da produrre rispetto a quelli oggi in commercio, possono essere personalizzati sumisura per il paziente ed inoltre, essendo più piccoli e più morbidi, riducono notevolmente il rischio di infiammazione.

“Il fattore vincente della tecnologia di Wiseè lasua minore invasività, che permetterà di promuoverela domanda per i suoi elettrodi nel mercato in forte espansione della neuromodulazione. Daremo unforte sostegno alla società nella fase clinica dello sviluppo dei prodotti e siamo fiduciosi che l’iterregolatorio per il marchio CE si concluderà con successo” aggiunge Alvise Bonivento, senior investment manager di Atlante.

Wise è insediata presso Fondazione Filarete. A questo proposito va ricordato che il prossimo Filarete Healthy Startups, l’incontro di Filarete rivolto alle startup e ai professionisti del settore Salute, si terrà il primo luglio presso la Fondazione. (L.M.)

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