LA STORIA

Wetaxi, la startup che innova il trasporto urbano puntando sulla mobilità integrata



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Nata a Torino come spin-off del Politecnico, Wetaxi ha portato un’evoluzione nel panorama della mobilità urbana italiana. Con l’introduzione di un’applicazione innovativa per il servizio taxi, ha raccolto investimenti per 4,8 milioni e ampliato la sua offerta. Oggi scommette su mobilità integrata e Mobility as a Service. Vediamo come

Pubblicato il 14 mag 2024

Luciana Maci

Coordinatrice editoriale EconomyUp



Massimiliano Curto_CEO Wetaxi
Massimiliano Curto_CEO Wetaxi

Non era facile portare innovazione nel mondo dei taxi in Italia, ma Wetaxi, startup innovativa fondata nel 2017 a Torino, ci ha provato e sembra proprio che ci stia riuscendo. Tanto che è diventata partner tecnologico dei radiotaxi italiani. Non solo: ha capito l’importanza della mobilità integrata e ha iniziato a stringere alleanze con vari attori in questo campo, da Ferrovie dello Stato alle società che propongono veicoli in sharing. Ad oggi la realtà guidata da Massimiliano Curto è tra i protagonisti dei progetti MaaS, quelli per implementare la Mobility as a Service nelle principali città italiane, finanziati con fondi del PNRR. Vediamo dunque come è nata, come si è evoluta e quali sfide ha dovuto affrontare questa startup italiana della mobilità.

Dagli albori all’espansione: la nascita di Wetaxi

Nel 2017, un gruppo di professionisti del Politecnico di Torino da vita a Wetaxi, una startup con l’ambizione di rivoluzionare il trasporto urbano. L’idea è semplice ma innovativa: un’applicazione che permette agli utenti di prenotare taxi conoscendo in anticipo il prezzo del viaggio, garantendo il pagamento del valore inferiore tra quello calcolato al momento della prenotazione e quello indicato dal tassametro. Grazie alle partnership con le principali cooperative di radiotaxi italiane, Wetaxi si espande rapidamente oltre i confini di Torino, raggiungendo presto oltre 20 città, inclusi Napoli e Modena.

Investimenti e crescita

Wetaxi, guidata dal CEO Massimiliano Curto e dal CTO Luca Gobbato, ha attirato l’interesse di numerosi investitori. Nel tempo, la startup ha chiuso round di finanziamento significativi: un primo “seed round” di 100.000 euro, seguito da un investimento di 2,7 milioni di euro e infine un ultimo nel 2023 da oltre 2 milioni di euro. In tutto 4,8 milioni di euro raccolti. Questi fondi hanno sostenuto l’espansione del servizio in Italia e lo sviluppo di nuove funzionalità, come una piattaforma dedicata alle aziende. Tra gli investitori figurano CDP, Azimut, il Club degli Investitori di Torino, business angels e importanti nomi dell’imprenditoria italiana, che hanno visto in Wetaxi un potenziale di crescita nel settore del trasporto.

Innovazione in tempo di crisi: Wetaxi Delivery

L’emergenza COVID-19 ha imposto sfide senza precedenti, ma Wetaxi ha saputo adattarsi rapidamente, lanciando Wetaxi Delivery. Questo servizio, partito da Roma in collaborazione con la cooperativa Samarcanda 06.5551, ha potuto permettere la consegna di spesa, oggetti e beni necessari, riducendo gli spostamenti delle persone ma garantendo quello delle merci. Wetaxi Delivery è stato un esempio di come la tecnologia possa rispondere in modo flessibile e innovativo alle esigenze legate alle emergenze.

Verso una mobilità integrata

L’ultima frontiera per Wetaxi è l’integrazione dei servizi: creare ecosistemi di mobilità integrati, intermodali e sostenibili. E’ partita con l’offerta integrata di Trenitalia, che ha segnato un passo importante verso la mobilità integrata. Questa funzionalità consente agli utenti di acquistare biglietti del treno direttamente dall’app Wetaxi, promuovendo un’esperienza di viaggio più fluida e coordinata. La collaborazione riflette la visione di Wetaxi di una mobilità urbana smart, immediata e innovativa, in cui diversi servizi di trasporto sono accessibili da una singola piattaforma.

Le partnership con Voi Technology, Dott e Zity

Negli ultimi anni Wetaxi ha stretto alleanze con gli operatori della sharing mobility. Dopo una fase iniziale, da gennaio 2024 a Roma il servizio di Wetaxi in partnership con l’operatore Dott è stato ampliato ad un’area di oltre 200 chilometri quadrati e per l’intera flotta, di 4.500 monopattini e di 2.500 e-bikes. I servizi in sharing crescono anche a Milano: infatti al car sharing elettrico di Zity, si aggiungono 2.000 monopattini di Voi Technology, 2.000 monopattini e 2.000 e-bikes di Dott.

Gli accordi con gli operatori di mobilità condivisa, Voi Technology, Dott e Zity, si inseriscono nell’ambito del progetto MaaS4Italy (di cui Wetaxi è già MaaS Operator a Roma e Milano). Si tratta del progetto finanziato con i fondi del PNRR che prevede l’integrazione di più servizi di trasporto pubblico e privato in un’unica piattaforma.

Wetaxi e il MaaS ToMove per Torino

A aprile 2024 un nuovo annuncio: dopo Milano e Roma nel 2023, Wetaxi è stata selezionata come piattaforma di mobilità anche per il bando MaaS ToMove della città di Torino. Punta così a diventare un’applicazione di riferimento per i cittadini che vogliono muoversi in maniera più sostenibile, integrando nuovi servizi all’interno della sua offerta con l’obiettivo di fornire soluzioni complementari al taxi e permettere a sempre più utenti di lasciare la propria automobile a casa.

Per i cittadini torinesi in arrivo sostanziosi incentivi: un welcome bonus pari a 10€ e un cashback mensile pari al 20% di quanto speso (con un massimo mensile di 20 euro).

Ora gli utenti dell’applicazione Wetaxi a Torino possono acquistare i biglietti del trasporto pubblico GTT per viaggiare in metro, tram, bus e noleggiare oltre 2.000 mezzi elettrici condivisi degli operatori DOTT e VOI. I nuovi servizi si aggiungono all’offerta Wetaxi già presente per i torinesi, ovvero la possibilità di richiedere un taxi e beneficiare della Tariffa Garantita, acquistare i biglietti del treno per tutta l’Italia e pagare il parcheggio in oltre 300 comuni.

In definitiva Wetaxi si sta affermando come un punto di riferimento per chi cerca soluzioni di trasporto urbano efficienti, sostenibili e convenienti. La sua evoluzione, dai primi passi a Torino all’espansione nazionale e all’adattamento durante la pandemia, dimostra la resilienza e la capacità di questa startup di guidare il cambiamento nel settore della mobilità urbana.

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