Ancora una volta il Premio Marzotto premia la tecnologia a servizio della salute. Se nell’edizione 2014 era salita sul podio della più importante competition italiana per startup, Tensive, neoimpresa che sta sviluppando protesi innovative che migliorano la vita del paziente, quest’anno è la volta di Scent, startup che sta sviluppando test antitumorali.
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L’applicazione di una tecnologia consolidata in ambito ingegneristico ed alimentare ma in continua evoluzione, come quella della nano-sensoristica, al settore dello screening preventivo ha permesso al team della startup SCENT di vincere il premio UniFeCup dell’Università di Ferrara già nel 2013. Oggi, grazie all’impiego di nuovi materiali e di nuove tecniche di sintesi, l’obiettivo è di fornire dispositivi portatili, a costo contenuto e di semplice utilizzo anche da parte di personale non qualificato grazie ad un software dedicato in grado di elaborare i dati e fornirne gli esiti. Con il prototipo “A1”, Scent si è aggiudicata il “Premio per l’Impresa”, che prevede un riconoscimento di 300mila euro in denaro e un percorso di affiancamento in Fondazione CUOA del valore di 25mila euro.
Intervista a Nicolò Landini, CEO di SCENT, vincitore Premio per l’impresa
Il nome della startup deriva dall’acronimo della tecnologia brevettata, ovvero “SemiConductor-based Electronic Network for Tumors”: una realtà nata in ambito universitario, volta alla produzione indipendente di dispositivi che necessitano di un know-how innovativo in campo medico. La mission è quella di progettare, testare, produrre e commercializzare strumenti di screening per rivelare formazioni tumorali attraverso analisi di variazioni chimiche nelle composizioni dei gas emessi dal corpo, quali marker di possibili patologie.
Tali screening risultano innovativi rispetto a quelli tradizionali, basati sull’analisi di materiale organico prelevato da tessuti umani, in quanto meno invasivi e più precisi per il paziente e all’interno dei quali vengono analizzate variabili finora mai prese in considerazione dagli strumenti in commercio, focalizzandosi su marcatori efficaci secondo la letteratura scientifica e certificati da test di laboratorio.
Attualmente “SCENT A1” sta completando la fase di test preliminari in collaborazione con i reparti di chirurgia, radiologia e gastroenterologia di alcune strutture ospedaliere partner, nell’ottica di ottenere dati statistici solidi che permettano di ottenere la certificazione medica dello strumento a livello europeo. Successivamente verranno prodotti i sensori e sviluppato il software necessario al funzionamento, la sperimentazione del quale avverrà in Italia e Francia, per poi spostarsi in Inghilterra dove sono già avviati i contatti con l’università del Kent.
Il progetto porta ricadute sociali notevoli sia dal punto di vista del perfezionamento dell’attuale sistema di pre-screening che da quello della riduzione dei costi a fronte della spesa per medicinali e cure per combattere stradi gravi o degenerativi. SCENT si propone di migliorare il monitoraggio sui pazienti facilitando la capacità di intervento precoce per chirurghi e proctologhi – ora in grado di individuare più tumori in stadi meno avanzati e completamente removibili – ed insieme di promuovere una maggiore responsabilità da parte dei pazienti stessi nei confronti del proprio stato di salute, mettendo a disposizione uno strumento di analisi specifico per marker prodotti unicamente dai tumori stessi, con conseguente aumento della capacità di prevenzione contro la patologia e miglioramento generale della salute pubblica.