In Italia la normativa per le startup è in attesa di un aggiornamento da tempo. A luglio 2023 è stata approvata la proposta di legge Centemero, che contiene le “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle startup e delle PMI innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti“. La nuova proposta di legge potrebbe diventare il nuovo Startup Act o comunque costituirne un aggiornamento.
Startup Act: gli obiettivi della legge del 2012
Nel 2012 fu emanato in Italia lo Startup Act, il primo insieme di norme a sostegno delle startup. In occasione del decennale, EconomyUp ha dedicato una serie di interviste ai protagonisti di quella svolta, a partire da Corrado Passera, nel 2012 Ministro dello Sviluppo Economico che volle e spinse quella legge. La normativa definiva per la prima volta nel nostro Paese la figura giuridica della startup e introduceva i primi incentivi fiscali per gli investitori.
Lo Startup Act è nato con l’intenzione di rivoluzionare l’ecosistema startup italiano, promuovendo l’innovazione e la competitività. Il progetto si concentra su vari punti chiave, tra cui la semplificazione burocratica per la creazione di nuove imprese, l’accesso facilitato al credito, incentivi fiscali per gli investitori e misure di sostegno per l’internazionalizzazione delle startup. L’obiettivo è rendere l’Italia un hub attrattivo per l’imprenditoria digitale e innovativa, stimolando la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro.
La proposta Centemero per le startup: le tempistiche
Negli ultimi tempi sono emerse nuove proposte per rivedere e aggiornare lo Startup Act. Tra queste la Proposta di Legge 107 dell’’On. Giulio Centemero (Lega). Presentata il 13 ottobre 2022, è stata approvata a luglio dalla Camera dei deputati. Ora toccherà al Senato prendere in esame il testo che godrà dell’appoggio dei partiti di maggioranza. La sua approvazione in via definitiva pare praticamente certa.
Che cosa prevede la proposta Centemero
Come riporta in questo articolo “StartupBusiness”, la Legge Centemero si presenta come un continuum dello Startup Act. Ecco i punti rilevanti:
- detrazione Irpef in de minimis: con l’art. 2 viene disciplinata la detrazione Irpef in de minimis al fine di consentirne la fruizione anche in caso di incapienza del contribuente, ovvero qualora la detrazione superi l’imposta lorda dovuta dal contribuente.
- esenzione per i proventi degli OICR che investono in startup e PMI innovative: è ripreso un meccanismo in vigore nel Regno Unito noto come SEIS (Seed enterprise investment scheme), che tende a vincolare l’investitore a frequentare il settore nel quale è investito. Viene prevista la possibilità di ottenere un incentivo rafforzato nel momento in cui l’investimento viene mantenuto per un minimo di tre anni e parte del guadagno fiscale viene reinvestito nello stesso ambito. Come per gli investimenti diretti, le quote degli OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio) devono essere acquisite entro il 31 dicembre 2025 e devono essere detenute per almeno tre anni.
- innalzamento del limite di patrimonio netto: è aumentato per le società d’investimento semplice (SIS) da 25 milioni a 50 milioni di euro. L’aspettativa è che raddoppiando il limite si inneschi un aumento anche dei valori di ciò che hanno in pancia le singole realtà e di conseguenza dei valori investiti.
- concetto di prevalenza: muta perché va inteso come soglia minima di investimento pari ad almeno il 70% degli attivi patrimoniali dell’organismo. Inoltre, l’ammontare della plusvalenza da partecipazione in qualsiasi società, reinvestito nel capitale di startup e PMI innovative, in caso di successiva cessione della partecipazione nelle stesse imprese non gode dell’esenzione.
Commenti e critiche: “Bene, ma va rafforzata”
La proposta Centemero è stata criticata per la sua limitatezza, poiché sembra escludere diversi aspetti cruciali, tra cui la necessità di attrarre capitali esteri, la detassazione del capital gain, l’incentivazione degli investimenti da parte di investitori istituzionali e corporate, e la riforma del meccanismo del credito d’imposta in ricerca e sviluppo.
Le associazioni dell’ecosistema startup e venture capital accolgono invece con favore l’approvazione della proposta, ritenendola un passo nella giusta direzione, ma sottolineano la necessità di un aggiornamento più ampio e completo della normativa.
“Riteniamo molto positiva – ha detto a Startupbusiness Giorgio Ciron, direttore generale di Innovup – l’approvazione della Proposta di legge Centemero che dimostra l’attenzione delle istituzioni, e in particolare dell’On. Centemero da sempre in prima linea su questi temi, al mondo delle startup e dell’innovazione. Una proposta che non può che essere un punto di partenza, grazie all’estensione di alcuni benefici fiscali e all’aumento del limite di raccolta delle SIS, per una revisione complessiva della normativa del 2012. Auspichiamo che al Senato la Proposta possa essere ulteriormente rafforzata sempre con l’obiettivo di avvicinarci al modello di Startup Nation. Un obiettivo ambizioso per il nostro Paese ma al contempo fondamentale perché le startup sono essenziali per la crescita economica e, sopratutto, per la creazione di nuovi posti di lavoro”.