Sono stati annunciati il 23 luglio in diretta streaming i vincitori della Call Venti di Innovazione del Polo Tecnologico di Navacchio, lanciata in collaborazione con FABO e Superior.
Ad aggiudicarsi la call di FABO le proposte di Tecnalia Italy e OBJVISION. Superior invece è ancora incerto tra la soluzione dello stesso OBJVISION e quella di CETMA.
Venti di Innovazione, le richieste della call
Creare soluzioni tecnologiche e innovative che possano essere messe in produzione per soddisfare bisogni reali. Questo l’obiettivo della Call Venti di Innovazione, lanciata per i venti anni del Polo Tecnologico di Navacchio.
Una vera e propria sfida ad aziende innovative e ai centri di ricerca che due imprese toscane unite dalla spinta verso l’innovazione, l’attenzione alla sicurezza e all’ecosostenibilità hanno proposto grazie al supporto del Polo di Navacchio: FABO, azienda internazionale nel mercato delle soluzioni adesive, aveva espresso la necessità di avere nuove soluzioni adesive per l’economia digitale. Superior, conceria del comparto di Santa Croce sull’Arno in Toscana, era invece alla ricerca di proposte per la tracciabilità nel processo conciario per Superior.
Tanti i progetti proposti, vagliati e selezionati fino ad arrivare alla scelta dei vincitori che sono stati presentati durante l’evento “La sfida dell’innovazione”, trasmesso in streaming il 23 luglio 2020.
I vincitori della call del Polo Navacchio
La scelta di FABO
Ad aggiudicarsi la call di FABO due soluzioni:
- La proposta presentata da Tecnalia Italy, nodo italiano del centro di ricerca dei Paesi Baschi con sede a Pont-Tech, sviluppo di un nuovo dispositivo per la carta gommata;
- La proposta di OBJVISION, startup che collabora con i dipartimenti di ricerca e sviluppo dell’industria, incubata virtualmente al Polo Tecnologico di Navacchio, che ha presentato un progetto per la realizzazione di nuove tipologie di nastri “intelligenti “ in grado di garantire maggiore sicurezza e tracciabilità nelle spedizioni.
“L’esperienza con la call Venti di Innovazione è stata molto positiva, sono arrivate tantissime proposte e suggerimenti, che ci hanno fatto pensare che questo sia un bacino fertile e interessante da sfruttare in pieno.” ha commentato Maurizio Fagni AD di FABO, “Adesso più che mai si parla di innovazione, di ambiente e di sicurezza e sono temi che le aziende come la nostra devono portare avanti sempre con più forza. Una piccola media e impresa, come la nostra, da sola, non può portare avanti concetti di ricerca e sviluppo come una multinazionale che ha persone dedicate solo a quello. L’incontro con il Polo ci ha permesso questo, la possibilità di interfacciarci ed aprirci ancora di più verso l’innovazione e coglierne opportunità e i vantaggi.”
La scelta di Superior
Sorprendentemente, resta ancora da definire il vincitore della call di Superior, che vista la particolarità e complessità della richiesta fatta ha selezionato due tra le varie proposte arrivate: quella di CETMA, Centro di Ricerca e innovazione di Brindisi. e quella di OBJVISION che si è rivelato un vero e proprio “Asso pigliatutto” .
“Questa esperienza ci ha dato un grande valore aggiunto – dichiara Carlo Trentin, Responsabile Sistemi di Gestione Integrata di Superior – quella di conoscere aziende veramente disponibili, pronte a darci il loro supporto per trovare innovazione nella modalità di identificazioni delle pelli, che è un aspetto fondamentale per una conceria che vuole innovarsi e dare un servizio sempre più puntuale e preciso per i propri clienti. Innovazione che porterà anche miglioramento dal punto di vista ambientale, etico e di rintracciabilità delle pelli e quindi di vita del materiale utilizzato per fare tutta la pelletteria a cui noi ci rivolgiamo”.
Il Polo Tecnologico di Navacchio per l’innovazione in Toscana
“Polo Navacchio sta cambiando, il mondo sta cambiando” spiega Andrea Di Benedetto, Presidente del Polo Tecnologico, “abbiamo deciso che vogliamo di essere quelli che connettono le due grandi ricchezze di questo territorio e che sono il saper fare, la manifattura, il turismo, il cibo tutto ciò che è il made in Tuscany, e le competenze di ricerca e digitale della regione, le tre grandi Università, i centri di ricerca e di eccellenza. Abbiamo qui una ricchezza incredibile di offerta innovativa e una grandissima capacità e un brand toscano molto forte, dobbiamo farli incontrare”.
Parlando della capacità di innovazione in Toscana, continua: “Abbiamo una Regione in cui il digitale è ancora poco pervasivo rispetto alla manifattura alle nostre aziende tradizionali, e invece è proprio questo il punto di forza. Non dobbiamo pensare di diventare una regione totalmente digitale, ma io credo, dobbiamo diventare il nuovo modo di fare le startup, startup che parlino di bellezza, di cibo, che parlino della qualità della vita dell’Italia e della Toscana.
Venti di Innovazione è una call, il primo esperimento che abbiamo fatto, per far incontrare questi due mondi e devo dire che è andata bene, le aziende che hanno accettato la sfida e che sono aziende illuminate, hanno capito che possono prendere dall’innovazione aperta spunti che altrimenti non avrebbero avuto e le nostre startup hanno avuto le opportunità di misurarsi con il mondo reale della manifattura. Questo incontro, come ci aspettavamo, anzi più di quanto ci aspettassimo, è stato un incontro che ha scatenato delle scintille e un’innovazione, che spero porterà entrambi a crescere il più possibile.”