Ho conosciuto Enrico Gasperini tanti anni fa: si definiva uno startupper, lo era di sicuro. Capace, analitico, competente e determinato. Era anche un imprenditore ed un visionario: vedeva oltre il quotidiano, sapeva pensare per grandi obiettivi e si impegnava personalmente, senza risparmiarsi, per realizzarli. C’era molto affetto e stima tra di noi: riuscivamo sempre a ridere insieme sia di noi stessi sia del mondo. Lo voglio ricordare così nell’ultimo incontro: all’Internet Festival di Pisa, due settimane fa, con quel suo ridere particolare, profondo, inconfondibile ed unico.
*Paolo Cellini, docente di marketing strategico alla Luiss di Roma