La storia

Unixstickers: «Così l’America ci ha scelto per conquistare il mercato degli adesivi»

Sticker Mule, azienda americana di adesivi online, ha scelto la startup italiana per espandersi sul mercato europeo. “Creeremo posti di lavoro e opportunità di business” dicono i co-founder Stefano Di Luca e Andrea Giannangelo

Pubblicato il 25 Mag 2015

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Stefano Di Luca e Andrea Giannangelo, co-founder di Unixstickers

C’è un oggetto che è sopravvissuto all’ondata di innovazione digitale: l’adesivo. Non quello virtuale che si può mettere su foto e cartoline mediante app di smartphone, ma proprio quello che di solito viene attaccato sul retro dei computer portatili, sulle porte o sui vetri della macchina. Negli anni Settanta i ragazzi facevano incetta di sticker da attaccare ovunque e oggi, nell’era dei social media, è ancora uno degli elementi immancabili in molti pacchetti aziendali, considerato ad alto potenziale promozionale. È amato da startupper e nerd di tutto il mondo che continuano a collezionarli e attaccarli sui loro pc.

Non a caso, Sticker Mule, un’azienda americana tra le più popolari per la creazione di adesivi online e la distribuzione diffusa, lavora con giganti come Twitter, Nike, Google, Coca Cola e Adobe. Fondata nel 2010, a New York, da Anthony Thomas, ogni anno ha raddoppiato il numero di clienti negli Stati Uniti e in Canada, puntando soprattutto al mondo startup. “Siamo sempre stati ossessionati dalla semplicità e dall’usabilità del sito – ha detto Anthony Thomas – e penso che questo piaccia al mondo delle startup e della tecnologia. Appena nati, ho contattato molti esponenti delle community di startup, design e tecnologia così il nostro nome è diventato sempre più conosciuto”.

Sticker Mule mira a conquistare il mercato europeo e ha scelto l’Italia come Paese pilota. In realtà, ha scelto due ragazzi italiani, abruzzesi, Stefano Di Luca e Andrea Giannangelo, entrambi con meno di trent’anni. Due anni fa hanno fondato Unixstickers, una piattaforma di ecommerce che vende adesivi, poster, t-shirt, tazze e altri prodotti raffiguranti loghi di sistemi operativi, linguaggi di programmazione o applicativi del mondo open source, Linux e Unix.

Per caso, Anthony Thomas è capitato sul sito Unixstickers e, attratto soprattutto dalla funzionalità che permette di comprare online scrivendo i comandi in linguaggio di programmazione sul terminale, ha contattato Stefano in live chat. “Abbiamo iniziato a chiacchierare in chat – racconta Stefano Di Luca, sviluppatore web e ceo di Unixstickers – mi ha detto che voleva avviare un processo di internazionalizzazione e conquistare il mercato europeo. Io e Andrea gli abbiamo proposto di iniziare dall’Italia perché ci sono le potenzialità per lo sviluppo e gli abbiamo presentato un piano di espansione che lo ha convinto definitivamente”.

Ora Stefano e Andrea fanno parte del team di Sticker Mule e si occupano dell’espansione in Europa. “Dopo il lancio che è avvenuto in Italia – continua Stefano – siamo interessati al Regno Unito, perché saremmo agevolati dalla lingua, alla Francia, alla Germania e alla Spagna, dove però c’è più competizione”. I business di Sticker Mule e Unixstickers possono viaggiare in parallelo perché non sono in competizione, in quanto la startup italiana non fa produzione ma vende oggetti già preconfezionati e ora si servirà della partner americana per la creazione di nuovi prodotti. “Abbiamo intenzione di replicare questo modello su altre nicchie – spiega Andrea Giannangelo, co-fondatore di Unixstickers e di Iubenda (società che si occupa di privacy per siti web) – e loro possono supportarci a replicare il modello”.

Di Sticker Mule non si riesce a sapere molto, la società preferisce mantenere la riservatezza: nessun comunicato stampa, pochissime interviste sui media e siti web internazionali. Anthony racconta soltanto che l’avventura è iniziata perché è stato coinvolto da un suo ex dirigente in pensione del settore della produzione industriale che ha comprato il suo primo computer cinque anni fa e, avendo scoperto le potenzialità di internet, ha voluto fondare una piattaforma per stampare e creare online oggetti di ogni genere. Grazie al finanziamento di questo investitore che vuol mantenere l’anonimato è nata Sticker Mule, attualmente gestita da Thomas, Brian Quinn ed Everette Taylor. Dal 2010 non hanno mai chiesto altri finanziamenti e si sono sempre autosostenuti.

Nonostante non si conoscano i volumi di affari, molti parlano di diverse migliaia di dollari e una crescita costante di clienti.La forza di Sticker Mule è la semplicità perché si possono creare adesivi personalizzati di ogni genere e formato con una procedura online molto facile – spiega Stefano Di Luca, ormai diventato la voce di Sticker Mule in Italia –. A differenza di altri siti, aiuta anche a ricostruire la grafica e accetta tutti i tipi di formato. E poi la qualità del prodotto finito è elevata. La produzione viene fatta in New Jersey, dove hanno circa 40-50 persone. Se l’espansione in Europa continuerà si potrebbe pensare a un centro di produzione in Italia, coordinato dal nostro team, per creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di business”.

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