Mentre in Italia, e in particolare a Milano, si lavora per fissare i “paletti”, negli Stati Uniti Uber viene considerata una delle compagnie più promettenti del momento. FastCompany l’ha inserita tra le prime 10 aziende innovative del 2013. E su HuffingtonPost Usa è stata pubblicata un’analisi che spiega perché Uber può diventare l’Amazon del futuro, mentre Airnb, la piattaforma che permette di affittare case ovunque nel mondo, potrebbe essere la prossima eBay.
Ecco un modo diverso di affrontare il cambiamento: leggere i segnali di “rottura” positivamente in una visione di medio-lungo termine e non mettendosi in difesa, come sta facendo nel caso di Uber il Comune di Milano, che ha deliberato una serie di vincoli che di fatto depotenziano il servizio proposto, continuando così a tutelare gli interessi di una categoria (i tassisti) e non quelli dei clienti e del sistema.
HuffingtonPost Usa dopo aver analizzato i trend della nuova economia collaborative, conclude che Airnb ha le caratteristiche per diventare come eBay: propone un’esperienza locale ma sostenuta da una “folla” globale. Se andasse oltre le camere i letti, potrebbe insidiare il colosso dell’ecommerce. Uber, invece, offre un servizio on demand. Se cominciasse a fornire altro che non un’auto con autista, avrebbe le caratteristiche per essere la prossima Amazon.
Ecco il testo integrale del post di HuffingtonPostUsa