Twitter cambia per non morire. O almeno per sopravvivere. Nei prossimi mesi eliminerà il limite dei 140 caratteri. In quale modo? Semplificando le regole per “rendere le conversazioni più veloci e intuitive”, ha annunciato la società statunitense in una nota. Gli allegati di foto e video non saranno più contati nei limiti dei caratteri, così come non sarà più conteggiato il nome dell’utente utlizzato nelle risposte (@nome). Gli utenti potranno “retwittarsi” da soli e ogni tweet che inizia con un .@nome sarà visualizzato da tutti i follower. “È un modo per competere con gli altri social network” osservano le società specializzate in digital marketing. Che, grazie al restyling, contano su un incremento dei loro clienti. Ma intanto vediamo cosa cambierà esattamente nel cinguettio quotidiano.
►Foto e video – Twitter guadagna spazio. Nei fatidici 140 caratteri (croce per chi sente il bisogno di approfondire, delizia per gli amanti della sintesi) non verranno conteggiati i contenuti extra-testuali come foto, video, gif, sondaggi e tweet di altri utenti incorporati.
►Nomi degli utenti – Sempre allo scopo di garantire maggior spazio ai suoi fruitori, il social network non conterà più i nomi degli utenti ai quali rispondiamo nei 140 caratteri. Una soluzione utile soprattutto quando si risponde all’interno di una discussione con più utenti. Attenzione però: la regola vale solo per i tweet in risposta, e non per quelli dove il nome degli utenti viene inserito manualmente.
►Link – Nei mesi scorsi si era pensato a una nuova modulazione del conteggio che riguardasse anche i link. Al momento un link occupa 23 caratteri in un tweet: una quota forfait che non cambia in base alla lunghezza della url. Ma ancora niente da fare: Twitter ha spiegato che i link rimarranno a far parte dei 140 caratteri attuali.
►Retweet e menzioni – È stata introdotta la possibilità di retwittarsi da soli: gli utenti potranno anche retwittare e citare i propri tweet, dando nuova vita ai messaggi lanciati in passato. Un modo – secondo Twitter – per postare di nuovo un’idea che secondo l’utente è «passata inosservata». Infine sparirà la formuletta “.@” per twittare a qualcuno e renderlo visibile anche agli altri. I tweet che iniziano con un nome utente saranno visibili a tutti. La risposta, invece, rimarrà visibile solo agli utenti dell’utente menzionato.
Perché il “nuovo” Twitter? E cosa cambierà nel digital marketing? Ecco i pareri raccolti da EconomyUp.
♦Twitter si rinnova perché “chi si ferma è perduto” – “Con un calo del titolo di circa il 12%, Twitter nell’ultimo quarter sembra aver deluso Wall Street, sebbene la
crescita del suo fatturato sia stata importante (maggiore del 48%), con volumi che si attestano su circa 710 milioni di dollari e con margini in crescita proporzionale” dice Simone Ranucci Brandimarte, Chairman del Gruppo DigiTouch, pmi innovativa che è tra i principali player indipendenti italiani attivo nel digital marketing ed è quotata sul mercato Aim Italia dal 16 marzo 2015. “Le maggiori preoccupazioni – prosegue – sono relative alle metriche di crescita degli utenti e all’ingaggio degli stessi. La traction del servizio stesso, infatti, sembra poco brillante e non in crescita. Gli utenti sono passati da 200 milioni di inizio 2013 a 300 milioni di fine 2015: si parla, quindi, di una crescita non significativa, se comparata agli standard social media del Nasdaq. A ciò si aggiunge una riduzione dell’active usage registrata negli ultimi mesi: performance che, forse, non giustificano una capitalizzazione pari a circa 5 volte le sales. La reale preoccupazione è che gli utenti amino meno la piattaforma Twitter a causa delle minori opportunità di interazione, di ingaggio e di condivisione di altri social network, di Facebook in particolare. E se questo fosse reale, si assisterebbe a una fuga in massa degli inserzionisti pubblicitari, con caduta verticale del fatturato: e questo Wall Street lo capisce bene. Ritengo quindi – conclude Ranucci Brandimarte – che Jack Dorsey abbia introdotto il nuovo algoritmo per rispondere a queste carenze. I nuovi elementi dovrebbero migliorare la partecipazione, l’interazione e quindi lo usage, garantendo maggiore creatività e più opportunità di comunicazione e condivisione. Credo che i cambiamenti vadano nella giusta direzione e che non saranno gli ultimi. Se Twitter vuole ricominciare a crescere e diventare una grande opportunità per gli inserzionisti pubblicitari, è indispensabile che continui a rinnovarsi”.
♦Il nuovo Twitter “porterà più clienti” – “L’ampliamento dei 140 caratteri di Twitter fa parte di una serie di mosse che il social sta intraprendendo per competere con Facebook e Instagram” dice Piero Borgo, Coo & Co-founder di Leevia, startup innovativa che fornisce una suite di prodotti per il digital marketing. “Dopo l’entusiasmo iniziale da parte degli utenti – prosegue – Twitter è diventato un social “di nicchia” che fatica a crescere in quanto ha una curva di apprendimento piuttosto ripida. Questo ha portato molti utenti ad abbandonare Twitter, e di conseguenza meno aziende scelgono di investire nell’utilizzo di un social la cui base utenti non cresce. Con questa mossa il so cial dell’uccellino blu spera di tornare a rivaleggiare con “i grandi” e attrarre nuovi utenti, oltre che “riattivare” gli utenti che hanno abbandonato Twitter per l’esperienza non proprio user friendly. Ovviamente più utenti attivi per twitter significano più potenziali clienti per le aziende che includono Twitter nella loro strategia di digital marketing”.
♦Twitter rinnovato, una sfida affascinante per le startup – “L’evoluzione di Twitter da semplice microblog
alla realtà che rappresenta oggi, nel contesto social, è sorprendente” afferma Enrico Verga, advisor e Head of Corporate Business Development di Instilla, startup innovativa impegnata a ottimizzare i processi di marketing digitale. “Tuttavia – prosegue Verga – il gruppo è sottoposto ad una costante pressione da parte degli investitori che richiedono più utili. L’apertura ad una soluzione di tweet superiore ai 140 caratteri rientra in questo piano di accrescimento. Utilizzando Twitter da molto tempo e avendo acquisito nel tempo un discreto numero di follower, non posso che essere contento che, in futuro, avrò più spazio per riportare le mie brevi note. Mi domando tuttavia se questo non possa condurre a un lieve snaturamento dello strumento stesso. Soprattutto, in chiave semantica credo che, non ‘rinchiusi’ nello stretto spazio di 140 caratteri, vedremo un nuovo proliferare di acronimi e sistemi di espressione che sino ad oggi erano ancora latenti. Per le startup come noi sarà una affascinante sfida comprendere la rapida evoluzione dei nuovi linguaggi e poter utilizzare al meglio questa piattaforma a vantaggio dei nostri clienti”.
♦ Twitter si rinnova per “diventare più semplice” – Infine il commento dello stesso Jack Dorsey, Ceo e fondatore di Twitter: “Una delle nostre più grandi priorità di quest’anno è affinare il nostro prodotto e renderlo più semplice. Stiamo lavorando per rendere Twitter molto più semplice e veloce. E questa è la nostra forza: ciò che succede nel momento in cui succede, le conversazioni in tempo reale e la semplicità che ha caratterizzato il servizio fin dal principio”.