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Torna EconomyUp tv. Come rivedere la prima puntata della nuova serie

E’ cominciata la seconda stagione del nostro magazine tv, che va in onda dal Talent Garden Milano. Nella prima puntata si parla soprattutto di scuola. Il Governo ha dato le linee programmatiche di riforma ma ci vorrà tempo per realizzarle. Intanto c’è chi fa già scuola in modo innovativo.

Pubblicato il 12 Set 2014

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Davide Dattoli con Giovanni Iozzia durante la registrazione della prima puntata della nuova serie di EconomyUp

Nuove idee, nuove storie da raccontare e nuovo “studio”. EconomyUp è tornato in tv forte del successo della prima serie e con un intenso programma di lavoro: 15 puntate fino alla fine dell’anno. L’appuntamento con il magazine nato dal nostro sito è per martedì, sempre alle ore 22, sempre su Reteconomy Sky816 e sempre in web streaming sul sito di Reteconomy, dove sarà possibile rivederlo on demand a partire dal giorno dopo la messa in onda

La prima puntata è andata eccezionalmente in onda giovedì 18 ed è possibile rivederla qui.

La sigla è cambiata, così come la location: dopo il Polihub, l’incubatore del Politecnico di Milano che ci ha ospitato da maggio a luglio, EconomyUp entra al Talent Garden Milano, uno spazio di coworking che è molto di più di una semplice condivisione di uffici: il network di cui fa parte, che è stato fondato da Davide Dattoli, è ormai un ecosistema di talenti e innovatori. Lo racconterà lo stesso Dattoli che, ventenne, ha lanciato il progetto che adesso ha ben 8 sedi, di cui una a New York. A inizio settembre è stata inaugurata la prima al Sud, Cosenza. Ed entro fine anno sarà aperta la prima in Europa. E dal network del Talent Garden ogni settimana arriverà una storia di talento e impresa in esclusiva per EconomyUp.

Che cos’è Talent Garden e come funziona nel racconto del suo fondatore

EconomyUpe continuerà a raccontare storie di impresa e di innovazione, con un particolare occhio di riguardo per le startup e per chi sta scommettendo sulla nuova voglia di cambiamento che attraversa l’Italia. Un movimento che sta finalmente richiamando l’attenzione della politica. La prima puntata della nuova serie si apre con un servizio sul blitz in Silicon Valley che il premier Matteo Renzi farà domenica 21, proprio all’inizio del suo primo viaggio da presidente del Consiglio negli Stati Uniti.

Il messaggio è chiaro: innovare è necessario per crescere. Ma non è possibile innovare senza una buona scuola: se ne parla in questi giorni perché si sono appena riaperte le aule e il governo ha presentato le linee guida di riforma. Gli obiettivi sono tanti: basta ai precari, basta con le supplenze, accesso solo per concorso, più merito, trasparenza sui dati, forte accelerazione sulla digitalizzazione, maggiore collegamento con il mondo del lavoro. EconomyUp racconta quello che è già possibile fare e si sta facendo. Con la storia di Oilproject, una startup di giovanissimi che gestisce una piattaforma web gratuita dove vengono seguite circa 2000 ore di lezioni al giorno, quasi la metà in mobilità, da smartphone e tablet. Con l’attività di Junior Achievement, associazione internazionale impegnata a diffondere la cultura imprenditoriale nelle scuole: in studio il direttore della sezione italiana Miriam Cresta. Con l‘esperienza degli ITS, scuole ancora troppo poco conosciute e troppo poco seguire, in cui si hanno alti tassi di occupazione dei diplomati, in qualche caso anche il 100%. Andremo a vedere dove succede.

L’importanza della cultura imprenditoriale per la nascita di nuove imprese è sottolineata da Anna Amati, vicepresidente di Meta Group, la società che sta organizzando il congresso mondiale dell’imprenditoria, GEC2015, in programma a Milano dal 16 al 19 marzo 2015. In studio con noi Amati ci dice quali sono i limiti italiani e le potenzialità e ci anticipa perché l’appuntamento della prossima primavera sarà importante.

EconomyUp si chiude con un’altra novità: StartUp Reporter, la nuova rubrica di Emile Abirascid, fondatore di Startup Business, che ogni settimana ci racconterà quello che ha visto e lo ha colpito nei suoi frequenti viaggi nell’ecosistema nazionale e internazionale dell’innovazione.

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