INNOVAZIONE & TERRITORI

Torino è la Deep Tech City di cui l’Italia ha bisogno? Sì, ecco i numeri e i motivi



Indirizzo copiato

Il deep tech rappresenta oltre l’80% degli investimenti fatti su startup torinesi, che nel 2024 sono aumentati dell’81%. Da capitale dell’auto la città può diventare la capitale delle tecnologie d’avanguardia, anche perché è un’ambiente favorevole per le startup. Per dieci motivi

Pubblicato il 20 mar 2025

Giancarlo Rocchietti

presidente Club degli Investitori



Torino
Torino

L’Italia ha bisogno di una città leader nel settore deep tech? Io credo di sì e Torino sta dimostrando di poter ricoprire questo ruolo.

Torino e il deep tech

Il settore deep tech è oggi al centro dell’innovazione in Europa: rappresenta quasi il 50% di tutti gli investimenti in tecnologia, una crescita di cca 25 punti percentuali negli ultimi 5 anni.

Da molti anni il Club degli Investitori segue da vicino l’evoluzione dell’ecosistema locale dell’innovazione, cercando di comprendere la direzione che sta prendendo questa storica città industriale, capitale dell’auto, e lo fa anche con la mappatura annuale di Turin Startup Ecosystem (qui puoi vedere l’edizione 2025).

Abbiamo sempre lamentato la mancanza di una vocazione, ma quest’anno Torino ha finalmente una sua identità: la città del deep tech.

Nell’ultimo anno, il capitale investito in startup torinesi è aumentato di oltre l’81 %, rispetto al 2023, passando da 65 milioni a 118 milioni di euro. La crescita è quasi tre volte quella nazionale (28%). Se includiamo l’eccezionale caso di Newcleo (sviluppo di mini reattori nucleari) gli investimenti sono stati di 235 milioni; oltre 80 aziende, nel 2020 erano meno di 15.

Ma il dato più sorprendente è il settore del deep tech che rappresenta oltre l’80% degli investimenti

Le tecnologie d’avanguardia a Torino

Oggi Torino sta scoprendo un nuova direzione grazie allo sviluppo di startup che operano in tecnologie all’avanguardia, come Novel AI, Future of Compute, Novel Energy, Space Tech, Robotics, Biotech, MedTech, New materials and Industrial Technologies.

Manteniamo alta la tradizione industriale, non produciamo più solo automobili: oggi realizziamo satelliti, reattori nucleari, dispositivi medici e farmaci innovativi. E il 90% delle startup torinesi opera nel settore B2B, una chiara dimostrazione della concretezza dei progetti che nascono qui.

Deep tech significa anche e soprattutto internazionalizzazione : il 27% delle aziende raccoglie finanziamenti dall’estero, oltre il 64% sono state fondate con una vocazione internazionale e quasi la metà ha nel team almeno un membro non italiano.

Il deep tech e’ un settore vincente per l’Europa e per Torino (qui puoi leggere un approfondimento sul deep tech)

Oggi a Torino nell’innovazione lavorano oltre 6.000 persone, il fatturato medio delle start up e pmi innovative è in crescita ed è superiore alla media nazionale di oltre 15 punti, a conferma della solidità del nostro ecosistema.

Giancarlo Rocchietti durante la presentazione della mappa Turin Startup Ecosystem 2025

10 motivi per fondare una startup a Torino

Ci sono almeno 10 motivi per fondare una startup a Torino. Ecco le principali ragioni per scegliere questa città:

1. Città universitaria con oltre 100.000 studenti

2. Grandi aziende e laboratori di innovazione

3. Il più grande hub dell’innovazione del Sud Europa (OGR Tech)

4. 31 incubatori e acceleratori e venture builder

5. l’Italian Tech Week, l’evento più importante per l’innovazione in Italia

6. Una Base di investitori con una capacità complessiva di oltre 1 miliardo di euro

7. La sede di Liftt, principale investitore italiano in deep tech

8. Il più grande network di business angel italiani (Club degli Investitori)

9. La sede del maggior investitore seed in Italia ( Exor seed)

10. Costo della vita moderato, alta qualità della vita e bellezza del territorio

Torino da capitale dell’auto a capitale del deep tech

Stiamo assistendo al passaggio da capitale dell’auto a capitale del deep tech ?

Circa 100 anni fa Torino contava oltre 100 startup nel settore automotive, da qui è nata l’industria automobilistica che ha trainato l’economia della città per un secolo.

Oggi ci sono oltre 100 startup deep tech, che stanno tracciando l’inizio di una nuova fase.

Nonostante questi successi, siamo ancora indietro rispetto a città europee comparabili – non capitali – come Lione, Barcellona, Rotterdam, Zurigo e Monaco di Baviera. Queste, a parità del loro PIL investono da due a otto volte rispetto a Torino su un numero di start up per abitante superiore di 2- 6 volte.

È un problema che riguarda l’Italia nel suo complesso, la nostra nazione ha un sistema dell’innovazione molto giovane e almeno 5 anni indietro rispetto agli altri principali stati del nostro continente.

Per competere con le migliori città europee serve una strategia condivisa. Abbiamo tutti gli ingredienti per crescere ulteriormente, ma è essenziale un’alleanza tra attori pubblici e privati. Solo così Torino potrà trasformarsi da “deep tech city italiana” a uno dei principali hub deep tech d’Europa.

Per ora festeggiamo questi risultati e continuiamo a lavorare per il futuro.

Articoli correlati

Articolo 1 di 4