DEMO DAY

TIM #WCap, gran finale per le startup 2014 di Telecom Italia

Al Demo Day a Milano ha sfilato la “classe” di quest’anno, è stata presentata la nuova piattaforma di crowdfunding e si è fatto il punto su TIM Ventures, veicolo di investimento nell’equity delle startup. L’Ad di TI, Marco Patuano: “Agli startupper serve determinazione ma anche un briciolo di follia”

Pubblicato il 26 Nov 2014

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Tante startup dall’Italia e dall’estero, la nuova piattaforma di crowdfunding, il fondo destinato a entrare nell’equity di alcune startup selezionate. Questi i principali ingredienti che, insieme agli interventi di prestigiosi player del settore, hanno contribuito alla realizzazione del Demo Day di TIM #Wcap, giornata svoltasi ieri a Milano per chiudere l’edizione 2014 del programma di accelerazione di startup realizzato nell’ambito di questa iniziativa di Telecom Italia dedicata a creare nuove imprese attraverso supporto finanziario e mentorship.

L’evento, che ha visto la partecipazione dell’amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, ha costituito l’occasione per le migliori startup selezionate quest’anno di presentare il proprio progetto di impresa, gli obiettivi, le potenzialità e gli sviluppi futuri alla presenza di investitori ed influencer del settore.

Dopo l’introduzione del moderatore Gianluca Dettori, è intervenuto Patuano, che ha sottolineato: “Quello che è importante per uno startupper è la determinazione ma anche un briciolo di follia”. A seguire gli interventi di Stella Romagnoli (Brand Strategy & Corporate Communication) e Mariano Tredicini (Social Communication & Web Analysis) di TIM #WCap. Tredicini ha detto: “Dentro gli acceleratori TIM #Wcap, gli startupper hanno una grinta incredibile e noi ci allineiamo al loro passo”.

È stato poi il momento dei giovani ospiti degli acceleratori di TIM #WCap sparsi per l’Italia: un primo round di 8 startup si è presentato al pubblico e si è esibito nel tradizionale “pitch” per spiegare le finalità del progetto.
Quindi è arrivata la presentazione ufficiale di “TIM #WCap Crowdfunding“, l’attesa piattaforma di crowdfunding reward-based (finanziamenti online in cambio di simboliche ricompense) destinata a raccogliere contribuiti per le startup già incubate da TI ma anche per gli esterni che ne faranno richiesta.

A fare gli onori di casa è stato Pif, l’artista arruolato nelle pubblicità di Telecom Italia, che ha introdotto Ilaria Potito (Working Capital Operations) e Claudio Bedino, Ceo & Founder di Starteed, la società che ha realizzato la piattaforma, ma soprattutto le tre startup in vetrina sul sito. Si tratta di Horus, che ha sviluppato un prototipo di dispositivo applicabile su qualsiasi tipo di occhiali per permettere a ciechi e ipovedenti di ottenere informazioni vocali per vivere la quotidianità in modo migliore. Poi c’è Bulbo, startup che produce lampade a led per la coltivazione di piante grasse in casa: è a caccia di finanziamenti online per sviluppare un’app che consenta la programmazione della lampada da smartphone. Bulbo e Horus fanno parte della “classe 2014” di Tim #WCap, cioè sono passate attraverso il programma di accelerazione dell’incubatore. Nella piattaforma di crowdfunding è presente anche Orange Fiber, supportata da Working Capital ma mai incubata: una startup che ha ricevuto vari premi e riconoscimenti per l’innovativa idea di ricavare tessuti dagli scarti degli agrumi. “I primi quattro progetti hanno già raccolto in pochi giorni migliaia di euro” ha rimarcato Claudio Bedino.

Dopo la sfilata delle startup impegnate nel crowdfunding, si è tenuto un dibattito sul tema “L’ecosistema italiano ad una svolta”, al quale ha partecipato tra gli altri Salvo Mizzi, già responsabile di Working Capital e oggi alla guida di TIM Ventures.Tracciando un sintetico bilancio della sua precedente attività, Mizzi ha detto: “Siamo stati bravi a creare l’ecosistema dell’innovazione: il detto alzati e fattura si è realizzato”.Parlando poi di TIM Ventures ha sottolineato che il fondo – che parte con una dotazione di 4,5 milioni di euro e sta attualmente valutando alcune startup da finanziare con investimenti dai 100mila ai 300mila euro – è destinato a “intervenire quando il ciclo della startup è arrivato alla maturità e serve uno strumento nuovo. Occorrono finanza e risorse per l’innovazione – ha concluso – e l’Italia deve dotarsi del capitale di rischio per tornare a crescere”.

Dopo il secondo e ultimo round di pitch delle startup incubate da TIM #WCap, ha chiuso i lavori Lucy Lombardi, che da ottobre ha preso il posto di Mizzi alla guida di questa realtà: “Essere al DemoDay14 – ha detto – è un’emozione fantastica. Gli acceleratori trasmettono energia e innovazione”.

Infine è stato ricordato un “grande amico di TIM #WCap”, il funky professor Marco Zamperini.

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