Corporate venture capital

Tim Ventures investe 200mila euro in Oil Project

La società di Telecom Italia al quarto investimento dopo Pedius, wiMAN ed Eco4Cloud. Ora punta sulla scuola on line fondata nel 2004 dal giovanissimo Marco De Rossi. Che con le nuove risorse guarda verso l’estero

Pubblicato il 14 Feb 2015

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Marco De Rossi, il fondatore di Oilproject

E quattro. TIM Ventures, la società del Gruppo Telecom Italia nata per effettuare seed investment nel mondo digitale, ha investito 200mila euro su Oilproject, la piattaforma d’apprendimento che mette a disposizione una vasta gamma di lezioni, con un investimento complessivo di 200.000 euro. Si tratta del quarto closing in circa due mesi di attività dopo Pedius, wiMAN ed Eco4Cloud

Fondata nel 2004 da Marco De Rossi, che oggi ha 24 anni, Oilproject raggiunge oggi un milione di studenti ogni mese e si conferma come l’unica azienda italiana con una strategia di “MOOC” (Massive Open Online Course), in linea con iniziative internazionali come Coursera, Khan Academy e Udemy.

Entrata e cresciuta nel programma Working Capital di Telecom Italia, Oilproject è oggi la più grande scuola online d’Italia. Ogni giorno i 5400 contenuti didattici (testi, video ed esercizi) relativi alle discipline più disparate, dalla matematica alla storia, dalla letteratura alla chimica e biologia fino alle scienze della Terra, vengono erogati gratuitamente a tutti gli studenti delle superiori e dell’università.

La videointervista di EconomyUp a Marco De Rossi che spiega come funziona Oil Project

«Il digitale sta impattando su tutta la filiera dell’Education in modo rivoluzionario e Oilproject, su cui Telecom Italia ha scommesso fin dall’inizio, è una delle sperimentazioni italiane più massive e di successo”, dice Salvo Mizzi, Amministratore Delegato di TIM Ventures.

«L’ingresso di TIM Ventures è per noi l’inizio di una nuova fase», spiega Marco De Rossi, che proprio un anno fa aveva lanciato il redesing del sito in chiave social. “Dopo aver dimostrato di essere un prezioso strumento di studio e di ripasso per milioni di ragazzi, cercheremo di cambiare in modo radicale, lavorando insieme ai docenti, quello che avviene ogni mattina nelle classi italiane. L’obiettivo è rendere finalmente digitali le attività di didattica ordinaria. Tutto questo grazie a un nuovo software in corso di sviluppo che verrà offerto non più solo sul mercato italiano, ma anche in altri paesi europei”

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