Team, clienti e soldi. Ecco quali sono i principali ostacoli per le startup europee. Ad affermarlo sono le stesse neoimprese interpellate da Life, un progetto della Commissione europea che mira a esaminare la condizione delle aziende innovative nel Vecchio Continente partendo dall’analisi delle iniziative imprenditoriali che non hanno avuto successo.
Nel whitepaper pubblicato da Life c’è un elenco dei problemi che le startup incontrano in quattro fasi diverse del proprio percorso di vita: la scoperta, la validazione, l’efficienza e la crescita.
La prima fase – la scoperta (“Discovery”) – è quella in cui ci sono più difficoltà. Il 74% delle neoimprese intervistate hanno faticato soprattutto nel creare un team all’altezza (46%), nel gestire le risorse finanziarie (41%) e nel mettere a punto un Mvp – Minimum viable product (33%). Altri incidenti di percorso di questa fase, sperimentati sia da startupper alla prima esperienza che da persone più navigate, sono: la non facilità nel trovare i primi clienti, lo sbarco sul mercato e le questioni legali.
Nella fase di validazione (“Validation”), sono invece nove su dieci le startup che segnalano la presenza di ostacoli. I più comuni in questo step sono il reperimento delle risorse finanziarie (40%), lo sviluppo e la distribuzione del prodotto (33%) e ancora una volta la gestione del team (28%). È in questo momento che la maggior parte delle startup chiude o sceglie di fare pivot.
Quando si passa all’efficienza (“Efficiency”), la maggioranza delle startup sperimenta difficoltà a tutti i livelli. Tanto è vero che la risposta “altri problemi” è stata la più diffusa (30%), seguita da team (18%), soldi (15%) e clienti (10%).
Nella fase della crescita (“Growth”) il problema principale non è più costituito dai soldi. Le startup sono più mature e hanno già ricevuto alcuni finanziamenti. La difficoltà, in questo caso, consiste nel riuscire a espandersi a livello nazionale e internazionale e a “scalare” (15%). Gli ostacoli quindi sono rappresentati dai tempi, dalle strategie organizzative, dal livello di esperienza degli startupper e dal tipo di contratti sottoscritti con fornitori e clienti.