Wearable device, droni, visori di realtà aumentata al servizio dell’architettura, ma anche piattaforme che rendono 2.0 la vita notturna e la vendita all’estero di prodotti gastronomici del territorio italiano. Settantasei progetti presentati e oltre 180 persone coinvolte, 20 finalisti e un tasso di crescita delle proposte presentate del 70 per cento rispetto alle passate edizioni di Switch to Product, la call di PoliHub che da sette edizioni aiuta le idee a diventare prodotto e impresa.
Per i dieci progetti selezionati si apriranno ora le porte dell’Innovation Camp, il programma di empowerment imprenditoriale gestito da PoliHub in collaborazione con il MIP. Da giugno i tre/cinque progetti migliori accederanno a quattro mesi di incubazione gratuita finalizzati a portare l’idea sul mercato.
Ma la sorpresa arriva anche per gli altri 10 team. “Le 10 idee non selezionate dalla giuria potranno infatti essere valutate da InnoVits e entrare gratuitamente nel suo InnovitsLab, percorso di 8 settimane che si propone di aiutare gli startupper a ridurre la percezione di rischio del loro progetto e rendersi più attrattivi possibile agli occhi degli investitori.
Ecco le idee selezionate:
Climbling, di Stefano Priano, Luca Panzetti e Antonio Raimondi, si rivolge al mondo dell’arrampicata installando prese intelligenti che consentono di generare in modo automatico e sulla base di specifiche esigenze percorsi di climbing.
Dispositivo wearable per sommozzatori, di Maurizio Banfi, è un wearable device che aumenta la sicurezza dei sub e ne consente il monitoraggio da parte di assicurazioni, scuole e centri Diving.
Drone Radio Beacon, di Salar Bybordi, Giuseppe Mena e Diego Piazza, è un sistema per droni che fornisce precisi punti di riferimento a terra propri per migliorarne la localizzazione GPS e assisterlo nelle fasi di atterraggio.
Feel Italy di Veronica Motto e Luca Reggiani, è un progetto di e-commerce nell’ambito food. L’obiettivo è realizzare delle Food Box, che accostino sapori, storia e tradizioni italiane e venderle all’estero.
Goliath, di Lorenzo Frangi, Davide Cevoli, Lorenzo Ferrari e Alessandro Trifoni è una macchina utensile mobile a controllo numerico per lavorazioni di taglio, fresatura o incisione su pezzi piani.
InsideSpace, di Giovanni De Francesco, Maria Rosaria Scelsi e Omar Mohamed Ali Mudhir, utilizza la realtà virtuale e visori di nuova generazione per offrire al mondo edile e dell’architettura la possibilità di presentare gli spazi in modo chiaro, intuitivo e convincente.
Rhythm Therapy, di Yael Simona Benedit, è un dispositivo e piattaforma di supporto alla reabilitazione di pazienti affetti da ictus. Attraverso un wearble device il comportamento del paziente che viene letto e interpretato dalla piattaforma, che restitusce sia feedback al paziente che azione di reporting al medico.
Sestetto, di Stefano Ivan Scarascia, è un sistema di registrazione e riproduzione audio multicanale, già apparso in importanti riviste di design come Interni, in cui voce e strumenti vengono diffusi separatamente da sorgenti indipendenti.
Spotime, di Filippo Attanasio, Emilio Turco, Pietro Venezia, Alessandreo Rizzo e Simone Aldeghi, è un progetto di mobile advertising, che consente di gestire campagne di direct marketing attraverso l’utilizzo degli smartphone. Il meccanismo prevede la visualizzazione di immagini profilate, sulla base dei dati utente, a scopo pubblicitario sul lock-screen del proprio smartphone e remunera (con moneta virtuale) gli utenti sulla base delle visualizzazioni e delle operazioni effettuate.
Xceed, di Davide Villano, Luca Papaleo, Hector Pratz e Mattia Franco, si rivolge al mercato della vita notturna e permette agli utenti di prenotare eventi, tavoli, ingressi, e a discoteche e ai locali di gestire al meglio il proprio spazio attraverso azioni di marketing efficaci.