Il discorso inaugurale di Emmanuel Macron a Station F
Forse è ancora presto per parlare di Silicon Valley del Vecchio Continente, ma i presupposti ci sono tutti: Station F, pubblicizzato come l’hub più grande del mondo, si candida ad essere una realtà disruptive all’interno del panorama europeo per quanto riguarda innovazione e startup. L’imprenditore e magnate delle telecomunicazioni Xavier Niel punta a rendere Parigi la città protagonista dell’ecosistema delle startup ed è riuscito a coinvolgere un colosso come Facebook tra i founding partner (una parte della ex stazione abbandonata sarà destinata allo Startup Garden dell’azienda di Zuckerberg: 80 scrivanie a disposizione per 10-15 startup). Senza dimenticare l’apporto di aziende del calibro di Microsoft, Amazon e Vente-privee.
L’area di Station F dedicata allo Startup Garden di Facebook
>Station F, il più grande incubatore del mondo scelto (anche) da Facebook
Le risorse a disposizione del campus riescono a fornire un’idea della vastità di Station F: più di 3.000 scrivanie, 8 spazi per eventi, 60 sale riunioni, un co-living space da oltre 100 appartamenti a disposizione degli startupper, un ufficio postale, un temporary shop, un ristorante suddiviso in 4 cucine differenti, un café, 30 docce (!) e, a detta dell’organizzazione, una quantità pressoché infinita di “fun stuff” (calcio balilla, giochi di società…), il tutto aperto sette giorni su sette.
La piantina di Station F
Ecco una gallery per esplorare il campus di Station F: