Con circa 5 miliardi di dollari raccolti negli ultimi quattro anni, l’ecosistema delle startup e scaleup (le “sorelle maggiori” pronte a un’ulteriore fase di sviluppo) dell’Information & Communication Technology (ICT) in Germania si posiziona al secondo posto in Europa dopo la Gran Bretagna ma precede la Francia, e supera di gran lunga Spagna e Italia. Sono dati che emergono dall’ultimo documento di monitoraggio diffuso da Startup Europe Partnership (SEP), piattaforma paneuropea nata a gennaio 2014 con l’obiettivo di aiutare le migliori startup europee a scalare e a diventare campioni globali. La presentazione è avvenuta in occasione del Sep Matching Event, evento dedicato all’incontro tra startup ed eventuali investitori, all’interno di Factory Berlin.
Cos’è e come funziona la Startup Europe Partnership
È emerso che oltre 200 startup dell’ICT tedesche hanno superato la fase early-stage negli ultimo quattro anni e raccolto più di 4,3 miliardi di dollari: di queste oltre la metà ha rastrellato tra i 500.000 e i 5 milioni di dollari, mentre un significativo 3% – i nuovi “scalers” – ha ottenuto più di 100 milioni. Inoltre 700 milioni di dollari sono stati raccolti attraverso IPO (Initial Public Offering). In tutto il mondo delle startup e delle scaleup è riuscito ad aggiudicarsi 5 miliardi di dollari.
Le exit registrate sono in totale 110. I compratori erano per il 40% statunitensi e per il 30% tedeschi. La maggioranza delle scaleup tedesche operano nel settore del software, dell’e-commerce e della mobilità.
“Dopo aver precedentemente preso in esame Uk, Francia, Italia e Spagna, nel Sep Monitor abbiamo deciso di mappare anche la Germania” ha spiegato Alberto Onetti, coordinatore di SEP. “Sebbene i dati siano ancora preliminari – ha proseguito – l’ecosistema tedesco delle startup sembra essere in posizione intermedia tra UK, in assoluto l’ecosistema più avanzato in Europa, e Francia. Spagna e Italia rimangono molto distanti. Le principali differenze sono in termini di numero di scaleup e capitale disponibile. La Gran Bretagna – ha argomentato Onetti – ha il doppio di scaleup di Germania e Francia, e quattro volte quello dei Paesi mediterranei. Negli ultimi quattro anni le scaleup inglesi hanno attirato finanziamenti circa 1,8 volte in più dei colleghi tedeschi e 3,5 volte in più di quelli francesi. Per la Germania – ha concluso Onetti – il principale divario da colmare è l’accesso ai mercati finanziari, mentre in termini di capitale raccolto attraverso il venture capital le differenze con gli altri Paesi sono minime”.
Il rapporto si focalizza, tra l’altro, su quel 3% di startup tedesche che, raccogliendo oltre 100 milioni di dollari, hanno fatto il salto da startup a scaleup. Sono sette: Delivery Hero, Zalando, BigPoint, HelloFresh, Dalani/WestWing, SoundCloud e Foodpanda/Hellofood. Altre nuove scaleup che però sono scese sotto i 100 milioni sono Wimdu (90 milioni) e Mister Spex (40).
Sui mercati finanziari le startup hanno raccolto circa 700 milioni di dollari tramite Ipo. Il caso più rilevante è quello di Zalando, multinazionale dell’e-commerce che vende scarpe, vestiti e altri prodotti di moda e che ha debuttato in Borsa nel 2014.
Per quanto riguarda le acquisizioni, tra le 109 realizzate dal 2011 le più significative hanno visto coinvolti Trivago (comprata da Expedia per 632 milioni nel 2013), Zong (eBay, 240 milioni, 2011), Fyber (RNTS Media, 190 milioni, 2014), Mytheresa (Neiman Marcus, 180 milioni, 2014), Sofort (Klarna, 150 milioni, 2013), e Voxeo (Aspect Software, 150 milioni, 2013).