Innovazione nelle tecnologie biomedicali, in quelle per le telecomunicazioni e l’ICT ma anche nella comunicazione online e nalla gestione di Internet: è il patrimonio di idee portato in dote da 6 startup italiane che hanno sfilato sulla passerella di The Italia Startup Environment, evento organizzato nell’ambito del Global entrepreneurship congress (Gec) in corso in questi giorni a Mosca.
Promosso dall’Ice (Istituto per il commercio estero), l’appuntamento con alcune delle nostre migliori startup è stato seguito da almeno un centinaio di persone, molti italiani ma anche tanti stranieri che hanno così potuto farsi un’idea dell’ecosistema italiano per la nuova imprenditoria. Ciascuna delle neo-aziende ha presentato il suo pitch.
Eccole:
Optosensing – Usare la fibra ottica per monitorare il territorio e il sottosuolo, scongiurando frane, crolli o perdite all’interno dei viadotti: è la tecnologia innovativa adottata da Optosensing. La Seconda Università di Napoli (Sun) ha lavorato per alcuni anni a questa tecnologia che consente appunto di utilizzare la fibra come sensore: in pratica usando una sorgente laser opportunamente modulata e trattata è possibile “leggerla” in modo da dedurre le condizioni di temperatura e deformazione delle infrastrutture e nel terreno. L’anno scorso i ricercatori hanno deciso di dare vita allo spin-off accademico composto per l’80% dal team universitario e per il 20% da una società campana, Hpsystem.it. A novembre hanno vinto, nella sezione ‘Industrial’, il Premio Nazionale per l’Innovazione (Pni) nell’ambito del Festival della Scienza di Genova.
Niso Biomed – Presieduta da Paul Muller, produce un dispositivo in grado di analizzare in tempo reale il succo gastrico prelevato durante gli esami endoscopici. In pratica, in soli 60 secondi, può fornire una diagnosi sulla presenza dell’Helicobacter Pylori e individuare potenziali fattori di rischio per tumori allo stomaco e al colon. Operativa dal 2009, ha sede a Torino e attualmente conta 6 dipendenti. Ha un mercato internazionale: i suoi strumenti sono presenti in varie strutture in Italia e nel Regno Unito e l’azienda si sta espandendo in Portogallo, Spagna, Arabia Saudita e Israele. Ha ottenuto vari riconoscimenti tra cui il Premio Leonardo come startup dell’anno.
Liquidweb – È un’azienda toscana attiva nel campo di tecnologie pervasive, mobile services e cloud computing. Ha come core business il trasferimento tecnologico di esperienze e risultati della ricerca in prodotti reali e servizi in diversi ambiti, dallo sviluppo di mobile apps per piattaforme iPhone, iPad, Blackberry e Windows Mobile a design di smart environments, per la realizzazione di ambienti strutturati o oggetti di uso comune in grado di interagire con l’utente. A novembre 2012 si è aggiudicata il terzo premio alla terza edizione di UK-Italy Springboard, entrepreneurial challenge rivolta a start up italiane innovative interessate a cogliere un’opportunità di crescita internazionale. Ha così potuto usufruire di tre mesi di mentoring offerti da Rockstar Mentoring Group, organizzazione numero uno del mentoring in UK presieduta da Oliver Rothschild.
Charity Stars – Ha debuttato in Rete a giugno 2013. È una piattaforma – la prima in Italia – tramite cui è possibile incontrare personaggi famosi o acquistare oggetti autografati e messi all’asta, destinando il ricavato in beneficenza alle onlus che aderiscono al progetto. L’iniziativa è il frutto dell’ idea del 27enne Francesco Fusetti, già fondatore di ScuolaZoo, che l’ha realizzata insieme ai soci Manuela Ravalli e Domenico Gravagna. Già finalista del premio Marzotto, ha vinto a dicembre 2013 i 360mila dollari messi in palio per la prima edizione della 360by360 competition. La competizione è promossa da 360 Capital Partners, società di Venture Capital impegnata in tutta Europa, con focus particolare su Francia e Italia.
Tensive – Startup ospitata da Fondazione Filarete, incubatore di imprese biotecnologiche, e poi diventata un suo spin-off, sviluppa biomateriali vascolarizzabili per la chirurgia ricostruttiva ed estetica. Sfruttando il know-how di quattro giovani e appassionati ricercatori con competenze multidisciplinari (Alessandro Tocchio, Federico Martello, Irini Gerges e Margherita Tamplenizza) e le tecnologie brevettate presso la Fondazione Filarete di Milano, lo spin-off punta a sviluppare biomateriali vascolarizzabili per la ricostruzione di grandi difetti ossei e di tessuto adiposo, causati da osteoporosi, traumi e resezioni chirurgiche di tumori. Intende così superare l’incapacità di riparare grandi porzioni di tessuti, uno dei maggiori limiti delle attuali tecniche cliniche.
Tykli – Motore di ricerca capace di pescare dati in maniera intelligente anche da enormi database. Come spiega il cofondatore e Ceo Lorenzo Verna “ognuno di noi impiega circa l’80% del tempo nella ricerca dati e solo il 20% nella fruizione dell’informazione, con risultati il più delle volte inaccurati, frustranti, incompleti. Il nostro software è stato creato proprio per ovviare questa necessità ”. A gennaio 2013 Tykli si è aggiudicata un contributo da 100mila euro vincendo Prendi parte al cambiamento, iniziativa promossa da Ing Direct insieme a H-Farm con l’obiettivo di scovare e finanziare un’idea innovativa in campo digitale.