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Startup italiane al rush finale. La Pitch Night di PowerUp​ è molto più di un catalizzatore per l’innovazione



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Il 14 novembre a Milano si conosceranno i nomi delle sei startup italiane finaliste del contest organizzato da Qonto. L’evento sarà un’occasione di networking tra le oltre 200 candidate e i venture capital, i partner strategici e i potenziali clienti

Pubblicato il 28 ott 2024



Lorenzo Zatini startup italiane
Lorenzo Zatini,​ E​​cosystem ​M​arketing ​Leader di Qonto Italia

Le startup italiane sono al centro di un dinamismo notevole.  A fronte di un contesto economico incerto, tra crisi geopolitiche e inflazione, la crescita del numero di round di finanziamento rappresenta un segnale positivo e incoraggiante, con oltre 800.000 euro già investiti nel 2024 e un incremento degli investimenti che ha superato di 200.000 ​euro​​. Il totale dell’anno precedente (Fonte: “How to get value out of data” Report 2024 di Sifted). Il trend riflette non solo la resilienza delle startup italiane, ma anche la maturazione degli investor, orientati a un impiego di fondi sempre più significativi.

“Non siamo ancora ai livelli del 2022, ma la crescita del numero di startup italiane e di un mercato sempre più maturo nel produrre una tornata di investimenti importanti è evidente – osserva Lorenzo Zatini,E​​cosystem Marketing Leader di Qonto Italia. Solo la scorsa settimana abbiamo visto un seed da tre milioni di euro e tre settimane fa un seed da 12. Questi sono segnali significativi che, in primo luogo, confermano un apporto di capitale crescente in realtà che possono innovare l’economia italiana. In secondo luogo, le sessioni di capitalizzazione si stanno avvicinando sempre più agli standard e alle pratiche di investimento che si osservano a livello degli altri Paesi europei ed internazionali”.

Un impulso strategico all’ecosistema delle Startup Italiane 

 Nonostante l’aumento dei round e del loro valore, la fase iniziale di una startup rimane cruciale. In un periodo in cui la cassa è limitata, dare supporto alle startup italiane è più che mai strategico. Investimenti di questo tipo sono cruciali per supportare l’innovazione e permettere alle startup italiane di sviluppare prodotti che possono aspirare a diventare competitivi su scala globale.  

Qonto, specialista europeo nella gestione finanziaria aziendale, da tempo ha fatto sua questa mission, proponendosi come cerniera strategica tra le speranze e i profitti. Il ruolo dell’azienda, infatti, è di adoperarsi come match maker volto a creare connessioni significative tra startup e investitori. E con questo spirito, l’azienda ha lanciato la terza edizione di PowerUp, un programma dedicato alle startup italiane in fase di seed ed early stage. 

“Abbiamo selezionato questo tipo di startup italiane per motivi strategici – sottolinea Zatini -. Nella fase iniziale, affidandosi generalmente a finanziamenti modello FFF (family, friends, & fools) non solo le risorse finanziarie sono limitate ma mancano non le connessioni necessarie per scalare il business. L’importanza di un supporto funzionale e strutturato come quello dei venture capital in fase di abbrivio offre maggiori opportunità di entrare nel mercato dei grandi e di riuscire a scalare il proprio business e di portare la propria idea a compimento. In un mercato come quello italiano, in cui ci sono sicuramente tante realtà che fanno investimenti negli stage ma sono frammentate, vogliamo essere un aggregatore che aiuta a promuovere la differenza del Bel Paese”. 

PowerUp​ 2024: un ponte di opportunità tra startup italiane innovative e investitori visionari 

 Con un’attenzione particolare a valorizzare le potenzialità territoriali italiane, la roadmap di PowerUp 2024 quest’anno ha incluso città come Cagliari, Catania e Palermo. In questo modo Qonto non solo amplia il raggio d’azione del programma, ma democratizza l’accesso a risorse e network di alto livello.     

“È stata la nostra scommessa annuale volta a creare opportunità in aree urbane che tradizionalmente offrono meno occasioni per le startup locali rispetto a poli centrali come Milano, Torino o Roma – spiega Zatini -. Puntiamo a incentivare l’innovazione in tutte quelle città che, pur essendo in crescita, non hanno ancora raggiunto i livelli di sviluppo delle metropoli. PowerUp vuole essere una vetrina delle migliori idee progettuali italiane, favorendo l’incontro con venture capital, acceleratori, business angel o finanziatori che possono identificare nuove startup su cui investire”. 

Ciò significa che i talenti locali non devono necessariamente trasferirsi o partecipare ai grandi eventi delle città più sviluppate per ottenere visibilità e supporto. In questo modo, Qonto contribuisce a costruire un ecosistema di innovazione più inclusivo e distribuito su tutto il territorio nazionale.   

Criteri di Selezione e opportunità  

 Quest’anno, l’iniziativa ha già visto un aumento significativo delle candidature rispetto alle 200 dell’anno scorso, riflettendo l’interesse crescente verso il programma.  

La selezione delle application è affidata a una giuria esterna composta da venture capital e investor, per garantire integrità e imparzialità. Le startup vengono valutate su diverse metriche fondamentali: la struttura del team, la mission e vision aziendale e la roadmap per la crescita. Le candidature devono includere business plan e pitch deck dettagliati. 

“Per applicare un principio di equità tra startup di dimensioni diverse, abbiamo introdotto due categorie di valutazione – precisa il manager -: una per le startup che hanno raccolto meno di 250.000 € e un’altra per quelle con una traction più avanzata. Questo approccio consente di paragonare realtà simili tra loro nella maniera più pertinente possibile. Il processo di selezione è completato da una preselezione delle candidature effettuata da Baby C, un’associazione dedicata al supporto delle startup. Delle numerose candidature ricevute, ​b​​​aby ​V​C selezionerà una rosa di 30/40 application che sarà poi valutata dalla giuria di investor per individuare le finaliste che parteciperanno alla Pitch Night del 14 novembre, a Milano, dove verranno rivelati i vincitori. Al di là dell’essere sotto i riflettori di premiati e finalisti, l’occasione per tutti i candidati è importante. Capita spesso che i venture capital siano interessati a startup che non rientrano tra le sei finaliste ufficiali. Questo è particolarmente vero per quelle realtà che operano in settori di nicchia come il Climate tech o l’HR tech, che possono non essere immediatamente attraenti per una giuria più ampia, ma rappresentano comunque opportunità preziose”. 

Per le startup provenienti da tutta Italia, partecipare alla Pitch Night è un momento strategico di fare networking, incontrando oltre 150 partecipanti tra investor, partner e potenziali clienti. Le due startup vincitrici riceveranno anche mentorship da parte di esperti del settore, tra cui Alex Pro​t​, co-founder di Qonto.

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