Che impatto hanno le competizioni per startup in Italia? A questo interrogativo ha provato a rispondere una ricerca dell’Osservatorio High-Tech del Politecnico di Milano (Mip), condotta su un campione di startup hi-tech italiane finanziate da investitori si formali che informali. Cosa è emerso? Che il 63% delle startup italiane analizzate ha raccolto finanziamenti in forma di grant, ovvero a fondo perduto, e che questi spesso sono premi che arrivano proprio dalle competizioni rivolte alle giovani realtà imprenditoriali innovative.
Andando più nello specifico di quanto il contesto italiano sia florido (o meno) di occasioni per le startup che intendano raccogliere premi e visibilità, si scoprono diverse cose interessanti, prima fra tutte le cifre di cui stiamo parlando. Le competition non mancano (153 quelle tracciate dall’Osservatorio per questa ricerca che rappresentano le più significative) sebbene 80 di questi, oltre la metà, siano contest privi di premio monetario; il 48% dei contest ha invece un premio in danaro oppure parte monetario e parte non monetario, il cui valore complessivo è di 7.686.500 di euro.
La mappatura realizzata dall’Osservatorio Hi-Tech sugli ‘Innovation Contest’ è molto significativa perché indica una vivacità di estrema importanza per l’ecosistema italiano che come sappiamo a livello di investimenti VC e di supporto alle scaleup è ancora molto piccolo rispetto ad altri contesti, pensiamo alla Francia i cui valori sono 10 volte i nostri e con l’arrivo di Macron si moltiplicheranno ulteriormente.
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