L’ANALISI

Startup e mercati secondari: ecco perché i “secondaries” crescono anche in Europa



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Il mercato secondario si presenta come un canale alternativo per la liquidità di startup e aziende in crescita. Lo sviluppo dei “secondaries” anche in Europa apre nuove prospettive per fondatori e investitori, che ora hanno a disposizione più opzioni per valorizzare le loro partecipazioni in società private. Il caso del nuovo fondo Launchbay Capital

Pubblicato il 14 mar 2024



Investimenti
Startup e mercati secondari

Il 2024 potrebbe essere il momento ideale per gli “European secondaries”, i mercati secondari in Europa dove investitori, dipendenti o fondatori comprano e vendono quote esistenti in una società privata.

Cos’è un mercato secondario

Il mercato secondario si riferisce alla compravendita di quote preesistenti di una società privata, anziché alla vendita diretta di nuove quote da parte della società stessa, che avviene nel mercato primario. Questo mercato secondario include transazioni tra investitori privati, dipendenti che possiedono azioni e potenziali nuovi investitori. Le ragioni per cui si svolgono queste transazioni possono variare: gli investitori originali (come i venture capitalist) potrebbero voler liquidare parte o tutto il loro investimento prima che la società vada pubblica o venga acquisita; i dipendenti potrebbero voler monetizzare le opzioni azionarie o le azioni che possiedono come parte del loro pacchetto retributivo; o nuovi investitori potrebbero cercare di acquisire una partecipazione in una startup promettente che non ha ancora effettuato una offerta pubblica iniziale (IPO).

Il mercato secondario UE

Come rileva un articolo pubblicato sulla testata “Sifted”, negli Stati Uniti il mercato secondario è diventato un grande mercato, dove numerose piattaforme e fondi sono emersi negli ultimi anni per facilitare i titolari di azioni desiderosi di incassare, sia che si tratti di venture capital che vogliono vendere una quota intera in aziende il cui andamento è sotto le aspettative o di dipendenti che cercano di guadagnare qualcosa dalle loro azioni. Tuttavia, sottolinea l’autrice dell’articolo, Anne Sraders, storicamente l’Europa è sempre stata un po’ indietro rispetto a questa tendenza: fino ad oggi i mercati secondari andavano a rilento. Questa situazione starebbe cambiando e gli investitori starebbero modificando la loro strategia.

Il caso Launchbay Capital: un nuovo fondo incentrato sui “secondaries”

In particolare, alcune realtà europee si stanno muovendo nella stessa direzione delle società statunitensi che hanno iniziato a investire miliardi nei mercati secondari. Un esempio recente è quello di Launchbay Capital, con sede a Londra, che ha annunciato la chiusura di 25 milioni di dollari su un obiettivo di 100 milioni per un nuovo fondo incentrato sui “secondaries” in aziende in crescita. L’intenzione è di destinare circa il 40% del fondo a società fuori dagli Stati Uniti, principalmente in Europa, segno di un crescente interesse verso questo mercato.

Il fenomeno si spiega osservando l’evoluzione del panorama imprenditoriale, con le aziende che tendono a rimanere private più a lungo, limitando le opzioni di uscita tradizionali come le IPO (Offerte pubbliche iniziali). Questo scenario rende il mercato secondario un’alternativa sempre più valida per la liquidità degli investitori.

Inoltre, il crescente volume di attività secondarie in Europa rispetto al numero di società e aziende suggerisce un potenziale inesplorato. L’interesse aumentato da parte degli investitori per il mercato azionario privato in fase avanzata evidenzia un trend che potrebbe portare a una maggiore liquidità per i partecipanti a questo mercato.

In conclusione, mentre il valore delle uscite in Europa ha registrato una diminuzione nel 2023, il mercato secondario si presenta come un canale alternativo per la liquidità. Questo sviluppo apre nuove prospettive per fondatori e investitori, che ora hanno a disposizione maggiori opzioni per la realizzazione del valore accumulato nelle loro partecipazioni in società private.

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