Un anno straordinario il 2020, in tutti i sensi. A cui segue un anno ancora incerto ma con grandi potenzialità, grazie anche alle risorse che cominceranno ad arrivare dall’Unione Europea con il Next Generation Eu. EconomyUp ha chiesto alle principali associazioni dell’ecosistema italiano dell’innovazione un bilancio dell’anno del Covid.
Dai 10 interventi che potete leggere qui emerge un quadro in chiaroscuro: molte cose sono cambiante nei 12 mesi appena trascorsi e spesso in meglio ma resta ancora molto da fare. I traguardi del 2020 segnano quindi gli impegni del 2021.
Angelo Coletta e Fabrizio Conicella (InnovUp): ora le startup fanno la differenza
In un anno anno difficile come il 2020, dalla fusione fra Italia Startup e Apsti, è nata InnovUp, che ha subito lavorato per supportare l’innovazione. Sono stati raggiunti molti risultati ma il sistema è ancora sottofinanziato. La sfida continua nel 2021. Ecco che cosa faremo, anche per diffondere le migliori pratiche di open innovation
Innocenzo Cipolletta (AIFI): ci sono più risorse ma per l’innovazione serve ancora molto
Non far calare l’attenzione sull’innovazione: è stato l’obiettivo dell’Aifi in un anno difficile come il 2020 che ha visto un’accelerazione dei processi di digitalizzazione e un incremento delle risorse per il venture capital. Ma l’innovazione ha bisogno di molto altro ancora
Gianmarco Carnovale, finalmente si aiutano correttamente startup e innovazione
Il 2020 dell’ecosistema startup italiano è ben più rilevante di quel 2012 quando fu promulgato lo Startup Act. Perché le azioni di sostegno pubblico iniziano a essere quelle corrette, grazie all’importazione delle best practice internazionali. E gli effetti si vedranno
Matteo Sarzana (Assodelivery): l’anno del contratto
La ristorazione è uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Il food delivesry è stato l’alleato che ha permesso ai ristoranti di cambiare pelle. Quest’anno sarà ricordato anche per il contratto collettivo, una buona notizia per l’intero mondo del lavoro che guarda al futuro
Simone Ranucci (Italian Insurtech Association): cresce la domanda digitale, ma l’offerta resta bassa
Cresce il consumatore digitale, avanza l’open insurance e nasce una nuova domanda da settori inediti: sono le tre novità dell’anno del coronavirus per l’innovazione nel mondo delle assicurazioni secondo il presidente di Italian Insurtech Associaton. Ma l’offerta assicurativa digitale è ancora ferma all’1,5% del totale…
Camilla Cionini (ItaliaFintech): dopo l’accelerazione, serve più ambizione
Molte aziende hanno scoperto la finanza alternativa, così come le famiglie. Tuttavia i numeri del fintech in Italia sono ancora lontani da quelli di altri Paesi europei. C’è un’opportunità da cogliere: dobbiamo farlo con più determinazione e in modo più ordinato e coordinato
Paolo Anselmo (IBAN): il traguardo della legge e gli impegni per il 2021
Nel 2020 i Business Angel sono stati riconosciuti a pieno titolo come investitori qualificati, con importanti effetti. Ma è anche l’anno in cui c’è stata una definizione giuridica del loro lavoro, ricorda il presidente di IBAN Paolo Anselmo. Da non dimenticare poi le detrazioni fiscali sugli investimenti in innovazione. Questi traguardi segnano gli impegni per il 2021
Fabrizio Barini (Assofintech): ora tocca a istituzioni e università
Sono numerosi nel 2020 i segnali di cambiamento, prodotti anche dalla pandemia. L’accelerazione del fintech sul piano dello sviluppo tecnologico e dei modelli di business deve essere colto a pieno dagli stakeholder istituzionali. Un ruolo fondamentale avranno gli atenei per la formazione di nuovi talenti
Francesco Cerruti (VC Hub): i segnali positivi nonostante la contrazione del venture capital
Nel primo semestre 2020gli investimenti hanno registrato un calo del 30% ma la reazione dell’ecosistema italiano dell’innovazione è stata all’insegna della resilienza. Non mancano i segnali positivi, come le exit e le scelte di alcune corporate. Ma soprattutto c’è stato un cambio di passo nelle istituzioni
Gabriele Ferrieri (ANGI): ora non sbagliamo a investire sulla Next Generation
L’emergenza pandemica ha mostrato le tante lacune del nostro ecosistema ma anche la forza dei giovani innovatori italiani. Adesso la sfida è cogliere le opportunità del Next Generation Eu per la trasformazione digitale della PA e le riforme strutturali del comparto delle imprese