“Una startup innovativa a vocazione sociale”. Fulvio Miraglia non ci pensa su due volte quando si tratta di descrivere Moodìka, la startup che ha fondato insieme all’amico Marco Cannemi nel 2014. Una startup nata nella provincia di Caltanissetta che ha ideato una soluzione innovativa per la creazione e la valorizzazione della più grande community italiana di donatori di sangue. Un’impresa di positive impact innovation, dunque. Non a caso la startup siciliana è stata selezionata tra i finalisti dell’edizione 2018 di Open F@b Call4Ideas, il contest lanciato da BNP Paribas Cardif e dedicato, lo scorso anno, proprio a questo tema.
La storia della startup
“La startup nasce come tutte le imprese a vocazione sociale: si individua un problema o un’emergenza sociale e si cerca una soluzione” racconta Miraglia. Ingegnere gestionale, 42 anni, originario della provincia di Caltanissetta, Miraglia conosce il presidente della sede locale di Fidas, associazioni per i donatori volontari di sangue. È lui che racconta ai due amici (oggi fondatori della startup) i problemi che riscontrano associazioni come Fidas: “Il sistema trasfusionale nazionale si scontra con problemi quali il progressivo invecchiamento della popolazione, la diminuzione dell’offerta e l’aumento della domanda di sangue, lo scarso coinvolgimento dei giovani che impedisce il ricambio generazionale dei donatori, il contrasto tra la cultura della spontaneità, alla base della donazione volontaria di sangue e la programmazione territoriale” racconta l’ingegnere imprenditore. I due ragazzi iniziano così a pensare a come la tecnologia possa contribuire alla soluzione di questi problemi e, nel 2014, fondano in Sicilia Moodìka. L’idea progettuale, dunque, nasce da un’esigenza sentita a Caltanissetta (come nel resto del Sud Italia): la necessità di incrementare le donazioni volontarie di sangue, attualmente insufficienti, al fine di gestire al meglio le richieste provenienti dai servizi ospedalieri.
“Il nome della startup viene da ‘muddrica’, termine che nel dialetto siciliano significa ‘mollica’ o, meglio, ‘briciola di pane’” continua il co-founder. Il messaggio della startup, infatti, è che tutti possiamo – e dobbiamo – fare la nostra parte con un piccolo gesto e una donazione.
Per centrare l’obiettivo, la startup ha ideato SmartDonor, piattaforma che mette in contatto donatori e associazioni per la donazione del sangue. Con benefici e vantaggi per entrambi.
Come funziona SmartDonor
Attraverso la piattaforma web e un’app per tablet e smartphone, SmartDonor offre ai donatori di sangue e alle associazioni dei donatori un set gratuito e completo di funzioni in grado di unire gli aspetti dell’informazione e della socializzazione con le dinamiche della promozione, della programmazione e della razionalizzazione della raccolta del sangue. La piattaforma creata da Moodìka, infatti, contribuisce a garantire un maggiore coinvolgimento e la fidelizzazione dei più giovani per innescare il ricambio generazionale dei donatori. Non solo. SmartDonor contribuisce anche alla diffusione della cultura della donazione programmata e razionale per ottenere una migliore gestione del flusso delle donazioni e il rispetto della pianificazione sulla base delle reali esigenze territoriali.
I vantaggi, dunque, sono per entrambe le realtà che la piattaforma mette in collegamento: associazioni e volontari. Nel primo caso, l’operatore delle associazioni può gestire le attività in maniera immediata ed efficiente e, al tempo stesso, accrescere e fidelizzare la propria community. SmartDonor permette, infatti, di caricare e gestire i propri punti di raccolta presenti nella mappa (orari di apertura, capacità di ricezione, reale fabbisogno di sangue, ecc.), ricevere e gestire le programmazioni di donazioni da parte dei donatori (confermare, suggerire altra data, ecc.) relative ai propri punti di raccolta, inviare a gruppi selezionati di donatori comunicazioni relative alle associazioni e alert per emergenze di sangue, inviare in automatico messaggi di aggiornamento e ringraziamento ai singoli donatori per le donazioni effettuate, inviare le analisi in formato digitale.
Per quanto riguarda invece il donatore, tramite SmartDonor può gestire le attività in autonomia ed efficienza, essere sempre informato e consapevole, sentirsi costantemente membro di una community e agire come efficace strumento di promozione e sensibilizzazione. Come? In pratica, il donatore può visualizzare nella mappa le sedi e i punti di raccolta delle Associazioni e i relativi reali fabbisogni di sangue del territorio, visualizzare come raggiungere i punti di raccolta evidenziati sulla mappa, programmare le proprie donazioni sulla base dei reali fabbisogni e del proprio storico, collegare le proprie programmazioni con il calendario smartphone, salvare il proprio storico di donazioni, ricevere le analisi, ricevere news, alert per le emergenze di sangue, aggiornamenti, ringraziamenti per le donazioni effettuate e per l’impegno profuso come donatore, condividere sui social network le proprie attività e tutte le comunicazioni ricevute dalle associazioni, ricevere la tessera digitale dell’associazione.
Premi e riconoscimenti
Moodìka è una startup che non è passata inosservata nell’ecosistema italiano. Oltre ad essere uno dei finalisti dell’edizione 2018 di Open F@b Call for Ideas, infatti, dal 2014 ha ricevuto diversi grant e riconoscimenti. Nel 2015, la startup è stata selezionata per la categoria Incubazione del Premio Marzotto, nel 2016 è la volta di Welfare Che Impresa! per la categoria Sud Italia, seguono i programmi di accelerazione Innolabs e Social Challenges nel 2017 e 2018 e poi il Proof of exellence nel 2019.
Il modello di business
“Proprio perché siamo una startup a vocazione sociale, il modello di business non si basa sul pagamento di app e piattaforma: per associazioni e volontari, queste, nelle versioni base, sono gratuite” spiega il founder. Che anticipa: “Stiamo lavorando a versioni avanzate con servizi basati su data analytics e machine learning: è su questi che vogliamo costruire un vero modello di business” conclude il Ceo di Moodìka, Fulvio Miraglia.
Articolo originariamente pubblicato il 12 Nov 2019