La matematica non è un opinione. Lo sa bene il team di Mathesia, la prima piattaforma di crowdsourcing dedicata alla matematica applicata, che ha da poco annunciato la chiusura di un round di investimento da 700mila euro da parte di un gruppo di imprenditori e manager italiani. L’obiettivo di Mathesia è aiutare le aziende che vogliono fare innovazione a entrare in contatto con i migliori specialisti al mondo nel campo della data science, della modellistica matematica, della simulazione o dell’ottimizzazione. Grazie ad analisi dei dati, machine learning e algorithm design le aziende trovano su Mathesia una risposta concreta per puntare alla leadership nello scenario dell’Industria4.0.
Nata nel 2014, attualmente incubata presso PolilHub (incubatore gestito dalla fondazione Politecnico di Milano), si fregia subito di un titolo particolare: spinoff di uno spinoff. Mathesia è infatti lo spinoff di Moxoff società nata a sua volta dal Laboratorio MOX del dipartimento di Matematica Politecnico di Milano.
Il capitale raccolto servirà a Mathesia per ampliare la propria offerta sui mercati internazionali. «Recenti incontri in Silicon Valley e l’interesse riscosso in luoghi sacri della ricerca come l’Università di Stanford sono un’ottima premessa per lo sbarco negli USA» dice Luca Prati, CEO di Mathesia dopo un percorso di accelerazione a San Francisco in collaborazione con Mind the Bridge.
Stefano Mainetti, CEO di PoliHub, commenta così la notizia: «Ancora una volta si riconferma la capacità delle nostre startup di fare sinergia e attrarre importanti investimenti».
Dalla sua nascita fino ad oggi Mathesia ha ricevuto importanti riconoscimenti tra cui il primo premio di .itCup Registro 2016, la competizione tra startup del CNR rivolta ai migliori progetti di impresa nel settore ICT ed è stata riconosciuta come miglior proposta nell’ambito delle soluzioni per Big Data Analytics nel concorso Digital360 Awards 2016.
Come funziona la piattaforma? Mette in contatto i “pitchers”, aziende che sono alla ricerca di soluzioni innovative per i loro bisogni, e i “brainies” ovvero i data scientist, cioè esperti matematici in grado di estrarre informazioni utili a partire dall’analisi dei dati. Fedele alla modalità del crowdsourcing Mathesia consente alle aziende di avviare un contest a partire dalle proprie esigenze. La sfida nasce da una richiesta dei pitchers che, una volta inseriti i dettagli del problema da risolvere compresi di costi e tempi di realizzazione, lasciano spazio alle proposte dei brainies. Che arrivano dopo quattro settimane accompagnate anch’esse dalle informazioni su costi e tempi per lo sviluppo del progetto. A questo punto, nell’arco delle due settimane successive, i pitchers dovranno comunicare la scelta del progetto vincente.
Il modello di business di Mathesia consiste in una sorta di “success fee” a carico dei pitchers (gli iscritti ad oggi sono 40 in tutto) ma solo in caso di scelta di una soluzione tra quelle proposte. In altre parole se il contest si conclude positivamente, la piattaforma trattiene il 10% dell’ammontare complessivo della soluzione acquistata. Secondo i dati forniti dalla società il valore medio di una soluzione acquistata ammonta a 23 mila euro.