Ecco che cosa si può fare con il web e la geolocalizzazione. Così si intitolava un articolo di EconomyUp del marzo 2015. E tra i casi ricordati c’era quello di BeMyEye, la startup fondata da Gian Luca Petrelli, che con il web e la geolocalizzazione ha permesso di trasformare chiunque in un occhio delle aziende, ovunque. E di costruire un’impresa capace di svilupparsi velocemente e oltrefrontiera. Impresa che adesso compie un importante balzo in avanti con la chiusura di un round di finanziamento da 6,5 milioni.
I soldi arrivano da tre fondi di venture capital: Nauta, P101 e Capital360 Partners, che era già nel capitale della società. C’è una forta impronta europea nell’operazione, visto che i tre soggetti sono rispettivamente spagnolo, italiano e francese. E non è un caso. Perché gli obiettivi del finanziamento sono due: lo sviluppo tecnologico della piattaforma e il consolidamento della leadership nel mercato continentale. In più, la società ha anche appena acquisito la competitor francese LocalEyes.
Insomma quella di BeMeEye è la storia di una scaleup, cioè di una startup cresciuta rapidamente e rapidamente affermatasi sulla scena europea. Ma che cosa fa esattamente? Recluta attraverso il web, e i social in modo particolare, osservatori sui territori per conto delle aziende. Con vantaggio di entrambi: perché le imprese spendono meno che avere una rete fissa e diretta di rilevatori e per molti si apre la posibilità di piccoli lavori da svolgere in mobilità.
► VIDEO – Qui il founder di Gianluca Petrelli racconta come è nata e che cosa fa BeMyEye