Incubatori

Speed Mi Up, ecco le 8 nuove startup

Tra le neoimprese accolte il 6 giugno dall’incubatore di Università Bocconi, Camera di Commercio e Comune di Milano c’è un produttore di succhi di frutta artigianali, un brand di materassi, un’app per farsi lavare la propria auto a domicilio e un’iniziativa ispirata a TaskRabbit

Pubblicato il 06 Giu 2016

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Succhi di frutta, materassi e TaskRabbit all’italiana. C’è anche questo tra le nuove otto startup che il 6 giugno sono entrate in Speed Mi Up, l’incubatore di Università Bocconi, Camera di Commercio e Comune di Milano. Le imprese riceveranno formazione, tutorship e servizi per un periodo massimo di 24 mesi, ma Speed Mi Up, così come per le altre realtà ospitate (da giugno 2013 sono state 46), non entrerà nel capitale delle startup incubate.

“Delle 46 startup incubate, 24 sono attualmente presenti nelle due sedi di via Gobbi, nel campus della Bocconi, e di via Achille Papa”, dice il direttore di Speed MI Up, Fausto Pasotti.

Ecco quali sono le matricole di Speed Mi Up.

Cozily è un’app che vuole migliorare le modalità di utilizzo di servizi di life coaching e psicoterapia. “Attraverso i servizi di Cozily, qualsiasi utente potrà esprimersi liberamente ed in modo totalmente anonimo sulle tematiche più disparate, personali e non, sentimentali e non, avendo garanzia di confrontarsi e avere supporto da parte di un esperto psicoterapeuta iscritto all’albo”, dicono i due startupper Filippo Scarabelli e Alessandro Pecoraro.

Goi si definisce il marchio di una gamma di succhi di frutta artigianali di alta qualità. “La mission di Goi è quella di cambiare i paradigmi di questa parte del settore beverage, utilizzando leve come qualità e distintività per valorizzare un prodotto ritenuto erroneamente poco diversificabile. L’upgrade coinvolge inoltre la frutta utilizzata come materia prima e il territorio in cui essa viene coltivata, visti come elementi imprescindibili per la startup”, dicono gli imprenditori Davide ed Edoardo Quaglia.

Taskhunters, che si ispira evidentemente anche dal nome a TaskRabbit, è un’app che mette in contatto 650mila studenti universitari italiani che studiano, ma che possono avere tempo libero da impiegare, con i 2 milioni e mezzo di privati a cui invece manca il tempo di svolgere piccole faccende quotidiane, dall’andare a ritirare l’abito in tintoria a una mano per il trasloco. A far funzionare la startup è un team di cinque persone: Lorenzo Teodori, Francesco Piovesan, Marco Premier, Alberto Mora e Jessy Conroy.

Wash out (di Andrea Galassi, Christian Padovan e Alessandro Morlin Visconti) è una startup che offre il servizio, usufruibile via app, di far lavare il proprio veicolo a domicilio. “Che si abbia una moto o un’automobile, la verremo a lavare direttamente lì dov’è posteggiata: sotto l’ufficio, sotto casa, davanti alla palestra. I nostri washer effettuano il lavaggio con prodotti waterless, che sono completamente ecologici ed evitano che qualsiasi scarto si riversi al suolo, permettendoci di effettuare il servizio direttamente in strada”, dicono gli imprenditori.

IM, ideata da Emanuela Fornasari e Maria de Lourdes Lopez, che lavorano nel settore da 15 anni, è una piattaforma web che intermedia tra hotel e clienti invertendo la logica utilizzata fino ad oggi. “Con IM”, spiegano le due imprenditrici, “è il cliente a vendere la propria disponibilità ad acquistare a determinate condizioni e l’hotel compra, garantendo a IM una commissione per il servizio svolto. In questo modo il cliente sceglie la sua destinazione senza scendere al compromesso di dover accettare l’offerta presente nei canali di vendita attuali”.

Localiving è un’app con cui gli utenti si connettono direttamente con gli esercizi commerciali che preferiscono, allo stesso tempo ricevono notifiche in tempo reale sulle novità e promozioni in atto negli esercizi commerciali fisicamente vicini al punto in cui si trovano. Gli esercenti, con Localiving for Business, entrano in possesso di uno strumento di marketing geo-referenziato che funziona con la semplicità e l’immediatezza tipiche delle app su smartphone. Le due app sono già disponibili per IOS e Android. Imprenditori: Giulia Barone, Daniele Carnovale, Domenico Gabriele, Maria Assunta Tarsitani, Antonio e Stefano Tiano.

Amakea è un brand di materassi, che sviluppa la sua rete commerciale principalmente online. La missione è di vendere materassi su misura di alta qualità, sia singoli che matrimoniali, completamente lavabili e composti da moduli a portanza variabile per un migliore sostegno della colonna vertebrale. “Aggirando i canali tradizionali, vendendo il prodotto direttamente online”, spiega l’ideatore, Luigi Coscia, “possiamo fornire un materasso di altissima qualità, 100% made in Italy, dal design originale a un prezzo molto competitivo”.

Schedulus è uno strumento di produttività per la pianificazione (scheduling) di riunioni e incontri. Lo strumento combina i calendari dei vari partecipanti mantenendo l’anonimato di ciascuno e individua i momenti più adatti, evitando il diffuso ping-pong di email che si verifica, di solito, in queste situazioni. Il suo ideatore è uno studente estone, Lauri Lehtmaa.

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