EconomyUp ha lanciato un sondaggio-bilancio del 2014 sulle nuove imprese e sull’innovazione in Italia coinvolgendo un panel di esperti e opinion leader (in basso la lista dei partecipanti). Abbiamo posto ai nostri “giurati” cinque domande:
►Qual è la startup dell’anno? (Tre risposte in ordine di importanza)
►Qual è l’exit dell’anno? (Tre risposte in ordine di importanza)
►Qual è la buona notizia dell’anno?
►Qual è il bluff dell’anno?
►Qual è il personaggio dell’anno, ovvero la figura che più si è distinta sul fronte dell’innovazione e dell’imprenditoria?
Cominciamo con la startup dell’anno…
La startup italiana dell’anno, secondo il sondaggio effettuato da EconomyUp ascoltando un gruppo di esperti di nuova imprenditorialità e innovazione (in basso l’elenco dei partecipanti) è MusiXmatch, con il suo servizio che permette di leggere i testi delle canzoni sui device mobile. Al secondo posto c’è Ennova, con i suoi 12 milioni di euro di fatturato. Mentre i tre nomi a pari merito al terzo gradino del podio sono Tensive, grazie alla spinta della vittoria al premio Marzotto, gli «spazzini dello spazio» di D-Orbit e Qurami, l’azienda romana che prova a risolvere il problema delle code.
Il 2014 è stato un grande anno per MusiXmatch, la startup indicata dal nostro panel di esperti come la migliore in Italia. Il suo servizio permette di sincronizzare il proprio archivio di canzoni (nei lettori di tablet o smartphone o sui servizi di streaming come Spotify) con i relativi testi e nasce proprio dalla considerazione che la parola «lyrics» era tra le più cercate su Google, un miliardo di query al mese. Oggi l’azienda ha il più grande catalogo di testi di canzoni disponibile sul web ed è tra le top 300 app più scaricate al mondo. Numeri che hanno non solo permesso all’azienda, con sede a Bologna, Londra e New York e un team di 30 persone, di entrare nella rosa delle startup con fatturato superiore al milione di euro, ma soprattutto di superare i 10 milioni di euro di finanziamenti. Nel 2014, MusiXmatch ha superato i 25 milioni di download da 186 Paesi e punta ad avere 100 milioni di utenti nei prossimi anni.
Medaglia d’argento è Ennova, incubata nel 2010 dal Politecnico di Torino, con la sua mission di creare nuovi modelli gestionali e di assistenza
al cliente per aziende nei settori delle telecomunicazioni, finanza e utility. Quelli di Ennova sono strumenti di customer care che permettono di portare assistenza in ogni momento, via remoto, sugli apparati del cliente, un modo per risolvere una volta per tutte i problemi di comunicazione tra le aziende e gli utenti. Tra i clienti di Ennova ci sono Telecom Italia, Vodafone, Enel ed Edison. Ennova, nata nel 2011 quest’anno ha anche il vinto il premio di startup dell’anno di PniCube, l’associazione degli incubatori italiani.
Sono molto diverse tra loro invece le aziende che sono arrivate al terzo posto a pari merito nel nostro sondaggio. Tensive, che è uno spinoff della Fondazione Filarete, ha portato a casa i 300 mila euro del
premio Gaetano Marzotto, il più ricco del settore, grazie al suo progetto di protesi al seno (sia oncologica che estetica) alternativa al silicone, in grado di migliorare in modo decisivo la qualità della vita delle pazienti. Serviranno diversi milioni di euro per poter arrivare sul mercato tra quattro-cinque anni, ma intanto i quattro fondatori (Alessandro Tocchio, Federico Martello, Irini Gerges e Margherita Tamplenizza) hanno chiuso alla grande un anno decisivo per il loro sviluppo.
Ha analoghe prospettive di crescita anche Qurami di Roberto Macina, che ha sviluppato un’app per virtualizzare (e rendere quindi meno gravose) le file negli uffici pubblici e privati. Il loro 2014 si è chiuso con l’investimento diretto di Unicredit (il primo) per 150 mila euro, il 2015 si aprirà invece con la sperimentazione negli uffici postali della Royal Mail britannica.
Insieme a Tensive e Qurami, al terzo posto del nostro sondaggio c’è D-Orbit, che si occupa del problema della «spazzatura spaziale». D-Orbit, ideata nel 2011 in Silicon Valley ma con uffici e testa in Italia (tra Milano, Lomazzo e Sesto Fiorentino) ha raccolto interesse non solo per la portata della sfida (al momento nello spazio ci sono oltre 5mila satelliti in disuso) ma anche per i finanziamenti che è riuscita a ottenere, con un
nuovo round da 2,2 milioni di euro, in cui sono stati coinvolti Quadrivio Capital sgr, che aveva già puntato in passato su D-Orbit, e Como Venture.
Al quarto posto del sondaggio ci sono invece Nextome, azienda pugliese che progetta sistemi di navigazione indoor per spazi come fiere, musei o aeroporti e che ha vinto anche il Web Summit di Dublino; Athonet, con sede tra l’Area Science Park di Trieste e Vicenza, che si occupa di sviluppare reti mobile in contesti critici (come il terremoto in Emilia, dopo il quale hanno anche ricevuto una medaglia dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano); Cortilia, il servizio per l’acquisto online di prodotti agroalimentari, reduce da un round di investimento da 1,5 milioni di euro.
Hanno ricevuto abbastanza menzioni da poter essere al quinto posto invece DoveConviene, un’app che permette di consultare volantini e cataloghi dei negozi vicini al consumatore; i bergamaschi di Fatture in cloud, con già 8500 clienti tra professionisti e aziende; la cagliaritana Vivocha, che produce sistemi di interazione con il cliente; Monkey Parking,
un’app per «mettere all’asta» il proprio posto auto (operativa per ora a Roma e San Francisco); Underground Power, col suo sistema per «rubare» energia alle auto attraverso le vibrazioni dell’asfalto; Checkbonus, un sistema per fidelizzare i clienti dei negozi attraverso beacon e coupon digitali; Filo, che ha ideato un piccolo dispositivo bluetooth che aiuta a tenere sotto controllo la posizione delle persone e degli oggetti, per ritrovare più velocemente quello che si cerca; Energica, la superbike made in Italy prodotta dal gruppo CRP; New Vision, la digital media company per la comunicazione aziendale con finanziamenti da 6,3 milioni di euro nel 2014.
Hanno ricevuto due voti Fluentify, la piattaforma digitale per imparare le lingue; Musicraiser, sito di crowdfunding musicale; BeMyEye, che consente alle aziende di monitorare in crowdsourcing i propri negozi attraverso un’app; Angiodroid, startup bolognese di tecnologie biomedicali per la diagnostica; Musement, che cuce pacchetti di viaggio su misura per il turista; Cloud4Wi, un provider di soluzioni Wi-Fi cloud di nuova generazione; Cloudesire, un marketplace per vendere e comprare software in cloud, Gp Renewable, che fanno mini-turbine eoliche; Pedius, la startup per far telefonare i non udenti.
Il panel di EconomyUp, infine, ha dato almeno una menzione a queste startup: Growish, che è uno strumento per fare collette online, Orange
Fiber, che produce tessuti e filati dagli scarti degli agrumi, Empatica, col suo braccialetto per monitorare i parametri vitali; AdEspresso, fornitore di soluzioni per l’ottimizzazione degli annunci pubblicitari, MarioWay, che fa strumenti di mobilità per disabili; Misurance, con i suoi strumenti di misurazione della quantità di persone che partecipano a un evento; Sardex, startup sarda ideatrice di un circuito di credito commerciale regionale; il portale ScuolaZoo; XMetrics, l’allenatore virtuale per nuotatori; il sito di rectruiting Face4Job; Plannify, il motore di ricerca per eventi; Smartika, la community di prestiti peer-to-peer e Soundreef, la startup che ha sfidato la Siae sulla gestione del diritto d’autore. Infine, una menzione come startup dell’anno anche per il governo Renzi. Per età e ambizioni innovative, ha un senso pensare all’esecutivo in carica come a una startup. Vedremo quante classifiche riuscirà a scalare nel 2015.
Hanno partecipato al sondaggio:Anna Amati (vicepresidente di Meta Group e coordinatrice responsabile del Global Entrepreneurship Congress 2015 a Milano), Emil Abirascid (giornalista, fondatore di Startupbusiness), Federico Barilli (segretario generale di Italia Startup), Marco Bicocchi Pichi (business angel e consigliere di Italia Startup con delega all’internazionalizzazione), Luigi Capello (ceo di LVenture Group e fondatore di Luiss Enlabs), Gianmarco Carnovale (presidente di Roma Startup), Ermanno Cece (blogger, fondatore di FinSMEs), Davide Dattoli (co-fondatore di Talent Garden), Andrea Di Camillo (managing director di P101), Enrico Gasperini (fondatore e ceo di Digital Magics), Massimiliano Magrini (co-fondatore e managing partner di United Ventures), Salvo Mizzi (amministratore delegato di Tim Ventures), Alberto Onetti (presidente della Fondazione Mind the Bridge e coordinatore di Startup Europe Partnership), Pierluigi Paracchi (partner di Medixea Capital, presidente e ceo di Genenta Science), Massimo Russo (direttore di Wired Italia), Fabrizio Sammarco (amministratore delegato di ItaliaCamp), Chiara Spinelli (esperta di crowdfunding e digital champion).