Nell’economia che cambia per effetto dell’evoluzione tecnologica (e non solo) cambiano i concetti di intermediazione e disintermediazioni e soprattutto si moltiplicano le logiche di condivisione, che vengono solitamente raccolte sotto la definizione sharing economy.
► Di che cosa parliamo quando parliamo di sharing economy
In questo contesto come stanno cambiando e quale ruolo possono giocare i marketplace, i luoghi degli scambi, in uno scenario in cui solo nei 28 Paesi dell’Ue le piattaforme di sharing economy sarebbero almeno 275 e fatturerebbero circa 28 miliardi di euro? A questa domanda cercherà di dare risposte (e scenari) “Sharing Economy & Marketplace“, il convegno organizzato da Digital Dictionary, Polipy e iCribis (canale e-commerce del gruppo Crif) il 21 giugno all’Università Cattolica di Milano, che ha dato anche il patrocinio. Titolo: Disintermediazione offline e intermediazione online: la rinascita dei marketplace nella sharing economy.
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L’appuntamento è per le 15,30 con una una fitta agenda che prevede, dopo un saluto del professor Domenico Bodega, una sessione di apertura con il
professore Giuseppe Scaratti, che presenta Trailab e DKBC, e Roberto Liscia, presidente di Netcomm, che interviene sul passaggio dall’e-commerce allo sharing commerce.
Segue una tavola rotonda, dal titolo “Sharing Economy e Crowdfunding in Italia. Le sfide indotte dal digitale”, con Ivana Pais, tra i maggiori esperti italiani di crowdfunding e sharing economy, Andrea Cioffi di Polipy, Livia De Domizio di Cribis, Giorgio Guardigli di CheBanca! Chiude l’incontro una seconda tavola rotonda con Carlo Tursi di Uber, Andrea Bruno di Quomi e Giovanni Zezza di Deliveroo.
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