Il FESTIVAL

Sanremo, il business delle parole tra Sorrisi e startup

La piattaforma di contenuti musicali per i new media SingRing fa pubblicare online i testi di alcune canzoni in gara all’Ariston. Ma Tv Sorrisi e Canzoni mantiene sempre l’esclusiva per la carta stampata e lancia anche una web app

Pubblicato il 14 Feb 2014

sanremo-140214173730

Una volta i testi delle canzoni del Festival di Sanremo erano un business che riguardava soprattutto le riviste cartacee. Chi non ha presente il tradizionale numero di Tv Sorrisi e Canzoni con in copertina la foto di gruppo dei cantanti e all’interno le parole dei brani in gara? Da qualche anno a questa parte però la situazione è cambiata e l’affare non riguarda più soltanto i settimanali ma anche il mondo di Internet e le startup.

È infatti SingRing, startup dell’incubatore Digital Magics che fornisce contenuti musicali (videoclip, testi, tracce vocali e basi strumentali) ai new media, a dare il via libera per la pubblicazione online (su alcuni siti tra cui i portali del gruppo Espresso come Radio Deejay, Radio Capital e M20, e del gruppo Triboo come Leonardo), di alcuni testi ufficiali integrali della manifestazione che si terrà al Teatro Ariston dal 18 al 22 febbraio. Tutto nel pieno rispetto del diritto d’autore.

Grazie agli accordi diretti con alcuni editori musicali italiani, la piattaforma tecnologica, che ha nel suo database più di un milione di lyrics, mette a disposizione dei siti partner dal 14 febbraio i testi dei brani di big come Arisa, Francesco Renga, Giusy Ferreri, Giuliano Palma e Noemi, e nuove proposte come Rocco Hunt, The Niro e Veronica De Simone. Nei giorni successivi è previsto il rilascio anche di altri testi.

La materia dei diritti sui testi è delicata, tanto per la carta che per il digitale. Anche se c’è chi tende a dimenticarlo, i giornali, i siti e i blog che pubblicano i testi dei brani musicali senza autorizzazione compiono un’operazione illecita che può essere perseguita legalmente.

Sulla carta stampata, Tv Sorrisi e Canzoni è stato sempre quello che si è aggiudicato l’esclusiva delle lyrics ufficiali del Festival. Anche quest’anno infatti, il magazine ha dedicato tre numeri speciali (di cui due in uscita) sulla kermesse canora condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto e, in più, ha pubblicato i testi della manifestazione sul proprio sito e ha lanciato una web app (sanremo.sorrisi.com) da cui si può supportare il cantante in gara a colpi di tweet.

“Con il passaggio al digitale si è arrivati a una situazione in cui i testi delle canzoni sono disponibili su moltissimi siti e diventa particolarmente difficile rivalersi su chi li pubblica in modo scellerato: è un po’ come per le canzoni, per cui il livello di pirateria online è altissimo”, spiega Aldo Vitali, il direttore del settimanale edito da Mondadori.

“Fino a una decina di anni fa – continua Vitali – la nostra esclusiva era più difficilmente aggredibile perché il web e i testi disponibili gratis illegalmente non erano ancora così diffusi e gli unici ‘competitor’ erano quei giornali che, pur non avendo comprato i diritti, pubblicavano – e c’è chi lo fa tuttora – ampie parti di testi con il pretesto del diritto di cronaca”.

Adesso la concorrenza, benché sleale, è più ampia perché bisogna fronteggiare l’intera Rete e tutto il tasso di illegalità di cui questa è capace. “Come giornale che vende 800 mila copie e ha 4 milioni di lettori abbiamo l’obbligo di mantenere questa tradizione sui testi, che tra l’altro sono molto costosi”, aggiunge il direttore. “Ma per difendere l’esclusiva e rendere più attraenti le uscite, pubblichiamo anche backstage, foto, guide, interviste e materiale di cui disponiamo soltanto noi”.

In un mondo con poche regole come l’online, l’ingresso di piattaforme come SingRing che gestiscono i diritti digitali su alcuni testi (anche se Tv Sorrisi e Canzoni, come detto, ha il diritto di pubblicare liberamente sia su carta che online) è considerato come qualcosa di positivo: “Complimenti al coraggio di chi fa questa scelta in un ambiente come quello del digitale – conclude il direttore -, dove la proliferazione di materiale illegale nell’ambito dei contenuti musicali è molto ampia”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2