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Resilco, 5 milioni per la startup che recupera i rifiuti industriali



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Round serie A per la startup bergamasca fondata nel 2019. Resilco ha sviluppato una tecnologia unica in grado di trattare e recuperare diversi tipi di rifiuti industriali. Ecco cosa farà con le nuove risorse

Pubblicato il 19 mar 2025



Il team di Resilco
Il team di Resilco

Arriva un round serie A da 5 milioni di euro per Resilco Srl – Società Benefit, startup innovativa con sede a Bergamo che ha sviluppato una tecnologia per il trattamento di alcune tipologie di rifiuti industriali.

Cosa fa Resilco

Resilco è stata fondata nel 2019 a Bergamo da David Callejo Munoz (CEO). Nel 2023 si sono aggiunti Paolo Brazzo (Head of R&D), Alessandro Panza (Head of Engineering) e Marta Cecilia Pigazzini (Head of Business Development). Il suo obiettivo è minimizzare lo smaltimento dei rifiuti, ridurre le emissioni di CO2 e preservare le risorse naturali, generando valore economico. È Società Benefit dal 2025.

Chi ha investito in Resilco

Il round è stato guidato da 360 Capital, società europea di venture capital, attraverso il proprio fondo climate tech 360 LIFE II – sostenuto anche da CDP Venture Capital, attraverso il Green Transition Fund – che utilizza risorse PNRR stanziate dall’UE tramite l’iniziativa NextGeneration EU. C’è stato anche il coinvolgimento del Fondo Parallelo LV 360, partecipato da Lombardia Venture, iniziativa di Regione Lombardia finanziata con fondi europei del PR FESR 21-27 e gestita da Finlombarda. Questa iniziativa sostiene la crescita e lo sviluppo delle startup lombarde con forte potenziale di innovazione tecnologica.

Il round ha visto poi la partecipazione di Tech4Planet, Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico promosso da CDP Venture Capital SGR per la sostenibilità ambientale.

Questo finanziamento segue quello da 1,2 milioni di euro del 2023, che era stato guidato da Tech4Planet con la partecipazione del socio FECS Technology Srl.

360 Capital aveva annunciato lo scorso dicembre il primo closing del fondo 360 LIFE II a 140 milioni di euro, con un target finale di raccolta a 200 milioni di euro, attraverso il coinvolgimento di partner industriali e investitori istituzionali. Il fondo punta a investire in round Serie A e B di startup europee focalizzate sulla transizione energetica, economia circolare e sostenibilità urbana. Resilco rappresenta il primo investimento in Italia del fondo 360 LIFE II, confermando l’impegno di 360 Capital nel supportare in Italia realtà innovative in questi settori.

Cosa farà la startup con i nuovi fondi

Resilco utilizzerà i capitali raccolti per sostenere la propria crescita sul mercato, costruire il primo impianto mobile nel 2026 e, nel 2027, il primo impianto industriale in Italia per il recupero e la trasformazione di alcune tipologie di rifiuti industriali in materie prime secondarie utilizzabili in settori come quello delle costruzioni, con annesso stoccaggio di CO2.

La tecnologia

Resilco ha sviluppato una tecnologia unica in grado di trattare e recuperare diversi tipi di rifiuti industriali di natura alcalina, come le ceneri volanti da impianti di termovalorizzazione, le scorie siderurgiche dalla produzione di acciaio e le polveri di abbattimento fumi di vari settori industriali (es., produzione di ceramica, vetro).

Oggi tali rifiuti vengono smaltiti principalmente in discarica, ma la tecnologia sviluppata da Resilco consentirà di trasformarli in preziose materie prime secondarie. A seguito dell’ottenimento dell’End of Waste, questi potranno essere immessi sul mercato e utilizzati in settori come quello delle costruzioni, della produzione di malte, calcestruzzi, intonaci, resine e bitumi, immagazzinando al tempo stesso la CO2 ed evitando lo smaltimento in discarica.

Nel dettaglio, la tecnologia di Resilco accelera il processo di carbonatazione naturale (quello per cui una sostanza, in presenza di anidride carbonica, dà luogo alla formazione di carbonati), immobilizzando gli elementi pericolosi presenti nei rifiuti. Una delle caratteristiche vincenti del processo è la sua semplicità: opera a temperatura e pressione ambiente, richiede come reagente principale la CO2 e in meno di un’ora trasforma un rifiuto in un materiale riciclato.

“La riduzione dello smaltimento in discarica – spiega David Callejo Munoz, CEO di Resilco – il recupero dei rifiuti e la loro reintroduzione sul mercato come materiali riciclati accompagnati dallo stoccaggio permanente della CO2 sono tre delle sfide globali che la nostra società sta affrontando. Siamo felici per il closing di questo round perché ci consente di crescere e affermarci sul mercato, mettendo a disposizione la nostra tecnologia che risponde con un unico semplice processo a queste tre grandi sfide, soddisfacendo al tempo stesso la crescente domanda di soluzioni alternative e sostenibili per la gestione dei rifiuti industriali”.

“Resilco – dichiara Alessandro Zaccaria, Partner di 360 Capital – ridefinisce la gestione dei rifiuti industriali con una tecnologia brevettata che trasforma un costo in un’opportunità. La tecnologia di Resilco non solo riduce drasticamente i costi di smaltimento delle ceneri leggere – con risparmi annuali per le utility nell’ordine di decine di milioni di euro – ma genera nuove fonti di ricavo e contribuisce attivamente allo stoccaggio della CO2 grazie ad un modello di business sostenibile, scalabile e altamente redditizio. Siamo entusiasti di supportare il team di Resilco in questo percorso di crescita e industrializzazione”.

“Tech4Planet – commenta Claudia Pingue, Senior Partner e Responsabile fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital – ha l’obiettivo di supportare le industrie tradizionali nel diventare più competitive, attraverso l’introduzione di tecnologie innovative con un forte impatto sulla sostenibilità e sul potenziale economico. In questo contesto, siamo felici di vedere come Resilco, a distanza di 18 mesi dal nostro primo investimento, abbia raggiunto un importante milestone nel suo percorso di crescita. La nostra partecipazione come follower in questo round ribadisce il nostro impegno a sostenere la loro crescita e innovazione”. 

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