Una settimana di fuoco per l’ecosistema delle startup nazionali e la dimostrazione che gli italiani non sanno solo vendere ma hanno anche tutte le carte in regola per poter effettuare acquisizioni all’estero: sono riflessioni a caldo dopo la notizia dell’acquisizione della statunitense Soundtracker da parte dell’italiana Sounday, seguita dal recente annuncio di una big exit nazionale (la parmense VisLab acquisita dalla statunitense Ambarella per 30 milioni di euro) e di un’altra exit forse ancora più big (la società di biotech VivaBioCell acquistata dall’americana NantCell). Segnali, auspicabilmente non occasionali, che l’ecosistema è in fermento.
Fondata nel 2009 da Giuseppe Ravello, che a 40 anni scelse di lasciare un posto sicuro in Intesa SanPaolo per lanciarsi nell’imprenditoria, Sounday è un digital music ecosystem 100% italiano a sostegno della crescita del business della musica. In pratica la startup offre servizi di marketing digitale ai musicisti in cerca di fama, ma di recente ha anche lanciato due app per lo streaming in mobilità.
Qui la storia di come Ravello ha fondato e sviluppato Sounday
Ieri la società ha annunciato l’acquisizione di Soundtracker, brand statunitense che però è stato fondato ed è tuttora guidato da un italiano, Daniele Calabrese. Nato a Cosenza ed “emigrato” a 22 anni negli Usa dopo la laurea a Napoli, per poi lavorare prima a Washington alla World Bank e poi a San Francisco, nel 2008 Calabrese ha fondato l’azienda ideatrice della prima applicazione mobile per lo streaming musicale basata sul networking geo-social, dove a tutt’oggi lavora un team internazionale.
Quest’operazione, si legge in un comunicato aziendale, amplia l’ecosistema Sounday, rafforzando il ruolo della startup sul mercato internazionale attraverso l’integrazione di asset tecnologici che permettono a tutti coloro che operano nel settore di analizzare il consumo della musica. L’importo dell’operazione per il momento non è stato rivelato.
A StartupBusiness Ravello ha detto: “Ho conosciuto Daniele Calabrese nel lontano 2009 negli Stati Uniti in un momento in cui entrambi stavamo ampliando le rispettive startup con una visione comune che metteva al centro musica e tecnologia. Da quell’incontro abbiamo seguito due percorsi diversi sia geografici sia di business dove io mi sono focalizzato sull’Italia e sullo sviluppo di un modello di business rilevante per questo Paese e per chi opera in questo settore in Italia, mentre Daniele ha concentrato la propria attenzione sugli Usa, sul mercato internazionale e sullo sviluppo tecnologico. Nel corso del tempo siamo sempre stati in contatto scambiandoci feedback fino ad arrivare a un confronto recentissimo in cui ci siamo resi conto di aver creato su strade differenti qualcosa di grande valore, decidendo insieme di essere giunti a un punto di unione perfetto che poteva massimizzare potenzialità e opportunità. Ed è per questo che abbiamo siglato questo importante accordo”.
L’operazione, ufficializzata ieri durante il Consiglio d’Amministrazione di Sounday che si è riunito nella sede di Cagliari, consiste nell’acquisizione da parte di Sounday della tecnologia di Soundtracker, la prima radio sociale per creare stazioni personali e un social network unico basato sull’esperienza geo localizzata degli utenti.
La scelta di investire in questa operazione nasce infatti dalla volontà di Sounday di continuare a svolgere un ruolo guida nell’evolvere del business, sviluppando ulteriormente il proprio prodotto e le relative potenzialità su mobile attraverso la valorizzazione di un’innovazione di successo come quella di Soundtracker, e di portare le competenze e le tecnologie del Digital Music Ecosystem in nuovi mercati tra cui quello statunitense e quello inglese.
L’offerta che oggi Sounday propone al settore musica ha infatti un enorme potenziale di crescita in termini di ambiti di business, di disponibilità tecnologica e di diffusione geografica, un’opportunità che diventa realtà grazie all’accordo stretto con Soundtracker, a una tecnologia mobile proprietaria e alle partnership già in essere con operatori leader come The Source e Symphonic Distribution. Sounday potrà ora mettere a disposizione di artisti, etichette e brand soluzioni rivoluzionarie e informazioni strategiche a supporto della loro evoluzione e crescita economica.
In particolare l’acquisizione di Soundtracker permetterà a Sounday di disporre di una tecnologia mobile proprietaria che si inserisce all’interno dell’attuale strategia di sviluppo di servizi per device di ultima generazione, potenziando soluzioni già esistenti come Spotlight e Time Radio e supportando la nascita di nuovi prodotti mobile con l’obiettivo di contribuire al successo di label e artisti emergenti.
Inoltre geolocalizzazione e proximity marketing, che rappresentano il cuore di Soundtracker, introdurranno una nuova linea di business, portando Sounday a giocare un ruolo rilevante nel mondo dei big data e dell’IoT ovvero di quella forma di Internet diffuso (Internet of Things) che rappresenta il futuro ormai prossimo degli operatori del settore musicale che vogliono continuare a essere competitivi ed efficaci sul mercato. Presidiare queste nuove aree consente a Sounday di offrire valore aggiunto ai clienti – brand, etichette e artisti – facendo leva su strumenti di analisi del consumo della musica, su soluzioni musicali innovative applicate a settori quali automotive, telecomunicazioni ed entertainment e nuove modalità di monetizzazione, al fine di garantire esperienze rilevanti ai music lover di tutto il mondo, sempre salvaguardando la loro identità digitale.
“In un mercato come quello musicale in cui le dinamiche di creazione, distribuzione e fruizione sono profondamente cambiate rispetto al passato – ha dichiarato Giuseppe Ravello, fondatore e Ceo di Sounday – diventa sempre più importante per noi generare valore per chi opera nel settore. L’operazione di acquisizione del brand e della tecnologia Soundtracker nasce proprio per rispondere a questa esigenza attraverso la sinergia di innovazione e know-how maturati in questi anni da noi in Sounday e da Soundtracker in paesi chiave come USA e UK. Con questo investimento tecnologico la nostra ambizione di diventare un punto di riferimento sul mercato musicale e globale mette un nuovo tassello alla nostra crescita, arricchendo le attuali soluzioni mobile, aprendo all’internazionalizzazione e aggiungendo uno strategico strumento di analisi del consumo musicale. Dopo aver finalizzato l’acquisizione del 100% di Kiver Digital SRL alla fine del 2013, e sviluppato nuovi prodotti, oggi siamo orgogliosi di vedere il Digital Music Ecosystem completarsi ulteriormente, trasformandosi in un punto di accesso a 360° e in un partner in grado di accompagnare i talenti verso il successo”.
Soundtracker vanta oggi partnership consolidate con player chiave come Google, Amazon, Ford, Toyota e 1.3 milioni di utenti registrati di cui il 60% localizzati negli Stati Uniti e in Inghilterra. Lanciato nel 2009 a San Francisco, il servizio è disponibile in 10 lingue su tutti gli store, offre un catalogo di oltre 32 milioni di tracce musicali accessibili senza limiti spazio-temporali e 2 milioni di artisti, permettendo di creare radio personalizzate e di condividerle in tempo reale con amici ed amanti dello stesso genere presenti nelle vicinanze. (L.M.)