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Premio Marzotto: tutti i vincitori dell’edizione 2015

Scent, la startup che sviluppa test antitumorali, si è aggiudicata i 300mila euro del Premio per l’Impresa; Proxentia è il vincitore del Premio dall’idea all’impresa e insieme a BabyGuest ha vinto anche il Premio Speciale UniCredit Start Lab. Watly, Faberest, Remidi sono i vincitori dei tre Premi Corporate

Pubblicato il 27 Nov 2015

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Il team di Scent con Matteo Marzotto e Cristiano Seganfreddo, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Associazione Progetto Marzotto

È SCENT, startup che porta la tecnologia sensoristica nel campo bio-medicale, con dispositivi per il prescreening tumorale, il progetto vincitore assoluto della quinta edizione del Premio Gaetano Marzotto. La startup si è aggiudicata i 300mila euro in denaro previsti dal “Premio per l’Impresa” e un percorso con Fondazione CUOA del valore di 25mila euro. È nella suggestiva cornice dell’UniCredit Pavilion di Milano che, nella serata di ieri, giovedì 26 novembre, sono saliti sul palco tutti i vincitori della più importante startup competition italiana, per spartirsi un montepremi totale di oltre 1 milione di euro. Il “Premio dall’idea all’impresa”, riservato ai giovani fino a 35 anni di età, è andato invece a Proxentia, che ha ricevuto un riconoscimento in denaro del valore di 50mila euro eun periodo di affiancamento presso l’incubatore M31. Proxentia e BabyGuest sono inoltre i vincitori del Premio speciale UniCredit Start Lab, che prevede percorsi di affiancamento dedicati del valore di 150mila euro. Watly, Faberest, Remidi si aggiudicano invece i tre Premi del valore di 50mila euro l’uno, messi in palio dai partner corporate di questa edizione: CLN Goup, Gruppo Santex Rimar e Santa Margherita Gruppo Vinicolo.

“Con l’edizione 2015 il Premio Gaetano Marzotto si impegna per il quinto anno consecutivo, a dare un sostegno molto concreto ed un risalto altrettanto costruttivo alle idee e ai progetti di tanti innovatori italiani accomunati dal fil rouge di una solida e coraggiosa visione, grazie al loro pragmatismo, ad elevate qualità di responsabilità sociale e ad una ancor più forte vocazione al futuro.” – dichiara Matteo Marzotto, Presidente di Associazione Progetto Marzotto – “Il Premio di quest’anno è stato infatti progettato all’insegna di una rinnovata open-innovation, favorendo così l’ingresso di nuovi partner corporate aperti al sostegno delle imprese più innovative, in un’ottica che è già un modello reale per molte delle imprese e delle famiglie industriali del nostro Paese, proseguendo sulla strada tracciata da mio zio Giannino, e prima di lui da mio nonno Gaetano, convinti della necessità e dell’utilità di mettere a sistema tra loro impresa, società, cultura e territorio. Premio Marzotto mira inoltre a promuovere l’innovazione nei settori tradizionali e a contribuire così nel rendere più efficienti e all’avanguardia alcuni dei mestieri maturi, tipici del Belpaese. Ritengo sia molto importante per un imprenditore l’essere sempre consapevoli del proprio contesto oltre che aggiornati su quello che accade nel mondo. Solo continuando ad investire su differenti canali di dialogo, in particolare tra startup e grandi imprese private, si può auspicare anche per l’Italia di potere coltivare al meglio tutti i propri talenti.”

“Negli ultimi cinque anni l’ecosistema delle startup in Italia è cambiato in modo radicale, in conseguenza anche ai mutamenti delle condizioni internazionali verso i temi

dell’innovazione. C’è un approccio più maturo nel guardare all’innovazione, un tema imprescindibile oggi per la crescita di un Paese, sia se si pensa alle aziende consolidate che ovviamente nei confronti delle giovani nuove imprese. – sottolinea Cristiano Seganfreddo, Direttore Generale dell’Associazione Progetto Marzotto, voluta nel 2010 da Giannino Marzotto, ideatore e mentore del Premio, la cui attività continua grazie all’impegno generoso delle sue tre figlie, Cristiana, Margherita e Maria Rosaria Marzotto, e dell’amministratore delegato Ferdinando Businaro – Quello che abbiamo cercato di fare con il Premio Marzotto in questi anni, è stato evolverne la struttura andando a coinvolgere tantissimi attori importanti e a tutti i livelli di quello che è il panorama dell’innovazione, fino a creare un vero e proprio network a disposizione della progettualità italiana, che dovrebbe rigenerare il patrimonio storico artistico e imprenditoriale di questo Paese, che è assolutamente straordinario. Da qui anche l’emergere di temi come quello dell’Open Innovation per favorire il rinnovamento del mondo delle imprese consolidate attraverso l’incontro con giovani realtà portatrici di nuove idee in grado di avviare processi innovativi.”

SCENT, NANO-SENSORISTICA APPLICATA AL PRE-SCREENING TUMORALE, VINCITORE DEL PREMIO PER L’IMPRESA

Portare la nano-sensoristica dal campo del controllo qualità alimentare e ingegneristico a quello dello screening medico tumorale, nell’ottica di realizzare test meno invasivi, è stata l’intuizione della startup SCENT, il cui nome deriva dall’acronimo della tecnologia brevettata: “SemiConductor-based Electronic Network for Tumors”. La mission è quella di progettare e produrre strumenti di screening in grado di rilevare formazioni tumorali a uno stadio precoce, come il prototipo A1, in grado di distinguere marker tumorali in presenza di tumore al colon retto.

Tali screening risultano innovativi rispetto a quelli tradizionali, basati sull’analisi di materiale organico prelevato da tessuti umani, in quanto meno invasivi e più precisi per il paziente e all’interno dei quali vengono analizzate variabili finora mai prese in considerazione dagli strumenti in commercio. Attualmente “SCENT A1” sta completando la fase di test preliminari in collaborazione con i reparti di chirurgia, radiologia e gastroenterologia di alcune strutture ospedaliere partner, nell’ottica di ottenere dati statistici solidi che permettano di ottenere la certificazione medica dello strumento a livello europeo. Successivamente verranno prodotti i sensori e sviluppato il software necessario al funzionamento, la sperimentazione del quale avverrà in Italia e Francia, per poi spostarsi in Inghilterra dove sono già avviati i contatti con l’università del Kent.

Il progetto porta ricadute sociali notevoli sia dal punto di vista del perfezionamento dell’attuale sistema di pre-screening che da quello della riduzione dei costi a fronte della spesa per medicinali e cure per combattere stradi gravi o degenerativi. SCENT si propone di migliorare il monitoraggio sui pazienti facilitando la capacità di intervento precoce per chirurghi e proctologhi ed insieme di promuovere una maggiore responsabilità da parte dei pazienti stessi nei confronti del proprio stato di salute.

La giuria di imprenditori che ha valutato i progetti e ha individuato SCENT come migliore impresa innovativa capace di generare significative ricadute positive negli ambiti sociali, culturali, territoriali o ambientali è stata composta da Alberto Baban, Presidente Piccola Industria di Confindustria, Amulio Cipriani, Board Member CLN Group, Riccardo Illy, Presidente Gruppo Illy S.p.A e vicepresidente Illycaffè S.p.A , Massimo Maccaferri, Presidente Eridania Sadam e JCube, Gaetano Marzotto, Presidente Pitti Immagine, Presidente Santa Margherita SpA, Consigliere di amministrazione Hugo Boss, Zignago Holding S.p.A, Zignago Vetro, Alpitour, Ettore Riello, Presidente Verona Fiere e presidente Riello S.p.A., Diana Saraceni, General Partner Panakés Partners, Francesco Zonin, Vice Presidente Casa Vinicola Zonin S.p.A.

Gli altri progetti arrivati in finale sono stati: ARCHON un sistema di ispezioni e sorveglianza automatizzata di zone critiche 24/7 tramite droni, HORUS un assistente personale indossabile per ciechi e ipovedenti che descrive la realtà all’utente mediante una sintesi vocale a conduzione ossea, MARIOWAY una carrozzina elettronica innovativa con seduta ergonomica in posizione verticale e WATLY un depuratore d’acqua ad energia solare che non prevede utilizzo di filtri o membrane, generando inoltre energia e permettendo la connettività a internet.

PROXENTIA, UN SISTEMA INNOVATIVO DI CONTROLLO QUALITÀ PER L’AGROALIMENTARE, VINCITORE DEL PREMIO DALL’IDEA ALL’IMPRESA

ProXentia intende rivoluzionare il sistema di controlli rapidi per tre settori chiave, ovvero vino, latte e cereali proponendo uno strumento semplice, da utilizzarsi direttamente nei luoghi di produzione o stoccaggio, con minimo intervento dell’operatore, e in grado di restituire una “carta d’identità” del prodotto trasportato.

ProXentia realizza una linea composta da tre elementi: Il lettore, un set di cartucce monouso – che permettono la rilevazione e la quantificazione dei diversi parametri del campione analizzato – ed infine un software per smartphone, tablet o laptop. Dopo venti minuti dall’inserimento della cartuccia, il lettore invia i risultati direttamente sull’app collegata in remoto.

Nel lungo periodo la disponibilità capillare nelle aziende della filiera agroalimentare di un dispositivo in grado di effettuare in modo rapido test diagnostici ad ampio spettro nelle fasi cruciali dei processi produttivi, potrà permettere di minimizzare i tempi di reazione di fronte a potenziali contaminazioni, di controllare in modo sistematico le materie prime in ingresso e di ridurre il ricorso a trattamenti chimici. Per il consumatore e il cittadino questo significa cibo più sicuro perché più controllato, più sano perché con minori residui chimici, più economico perché proveniente da una filiera meno esposta ai rischi legati a contaminazioni.

La giuria del Premio dall’idea all’impresa, dedicato ai giovani fino a 35 anni di età, è stata composta da Luca Colombo, Country Manager Facebook Italia, Luca De Biase, Giornalista de Il Sole 24 Ore, Stefano Gallucci, Amministratore delegato Santex Rimar Group, Salvatore Majorana, Direttore technology transfer Istituto Italiano di Tecnologia, Ettore Nicoletto, Amministratore delegato Santa Margherita SpA, Cosimo Palmisano, Vice Presidente Decisyon e founder ECCE Customer, Massimo Russo, Vicedirettore de La Stampa, Massimo Sideri, Editorialista de Il Corriere della Sera e scrittore.

Gli altri progetti finalisti sono stati: AMIKO sensori per acquisizione e analisi dei dati sullo stato dei farmaci, WindCity, turbina eolica che permette di catturare il vento anche in città, MEDinACTION, servizio di medici a domicilio on-demand per turisti e viaggiatori che invia un medico al domicilio scelto dall’utente 24/7 e Sia Aerospace “RTF-27.C “ una linea di prodotti per la sicurezza nel settore elicotteristico in grado di ridurre i danni subiti durante atterraggi di emergenza.

PROXENTIA E BABYGUEST SONO I DUE VINCITORI DEL PREMIO SPECIALE UNICREDIT START LAB

Proxentia si aggiudica anche il Premio Speciale UniCredit Start Lab, insieme alla startup BabyGuest, ha realizzato l’unica piattaforma professionale per il noleggio e l’acquisto di attrezzature per l’infanzia in grado di facilitare la vita dei genitori in viaggio con bimbi piccoli e qualificare tutti gli operatori del segmento turismo come kid friendly. BabyGuest, attiva da marzo 2015, consegna passeggini, culle, seggioloni auto, scaldabiberon e molto altro ancora in tutti i Paesi dell’Unione europea entro 48 ore. Finora sono 49 tra alberghi e villaggi di fascia alta, 1.500 appartamenti serviti e 55 agenzie viaggi ad avere scelto BabyGuest quale partner ideale per il target famiglia.

Per queste due startup è previsto l’inserimento in percorsi di affiancamento per un valore totale di 150mila euro, durante i quali saranno seguite da un mentor scelto tra professionisti, consulenti, imprenditori, partner di UniCredit sull’innovazione e da un “relationship manager” per seguire le esigenze bancarie, oltre a ricevere un accesso diretto alla Startup Academy e ad un programma di coaching dedicato.

“In un contesto in continuo cambiamento come quello attuale – ha dichiarato Gabriele Piccini, Country Chairman Italia di UniCredit – il ruolo di una banca di fornire supporto ed impulso all’innovazione diventa sempre più fondamentale. Passando attraverso la capacità di riconoscere e valorizzare le nuove idee imprenditoriali, vogliamo non solo dare supporto alle nuove imprese attraverso il credito, ma anche costruire specifiche attività di mentoring e formazione, nonchè creare occasioni di incontro con aziende più grandi e potenziali investitori. UniCredit Start Lab, il nostro programma di accelerazione ed incubazione, nasce da un progetto avviato nel 2009 proprio con questi obiettivi, ponendoci come partner a 360° delle start up e accompagnandole in tutte le fasi di vita aziendale .”

WATLY, FABEREST e REMIDI SONO I VINCITORI DEI PREMI CORPORATE

Grande novità di questa quinta edizione del Premio Gaetano Marzotto, sono stati i tre Premi Corporate, del valore di 50mila euro l’uno, assegnati da tre gruppi industriali che hanno scelto e premiato i progetti ritenuti più in linea con le rispettive strategie di crescita all’interno dei settori di riferimento indicati.

Gruppo Santex Rimar ha scelto di premiare Watly, una macchina capace di purificare acqua contaminata di qualunque tipo (marina, inquinata o addirittura radioattiva) senza utilizzare filtri o membrane. Il progetto è nato nel 2013 da un’idea del suo CEO Marco Attisani, il quale chiama a bordo Stefano Buiani (CTO) per la parte tecnologica. In seguito prende parte al gruppo Matteo Squizzato, allora studente dell’Università di Udine. In due anni e mezzo, dal concetto di creare acqua nei luoghi a limitata disponibilità della stessa, Watly è già diventato un prototipo funzionante, capace di attirare l’attenzione di partner da tutto il globo. La risposta alla scarsità di acqua nel mondo potrà dunque arrivare anche da una macchina capace di funzionare in completa autonomia sfruttando l’energia solare che le consente nel contempo di generare elettricità – sfruttabile tramite prese elettriche – e di connettersi in rete con gli altri dispositivi simili creando una rete di scambio informativo.

La scelta di Santa Margherita Gruppo Vinicolo è ricaduta invece su Faberest, una piattaforma web che aggrega e offre esperienze uniche da vivere nel settore food&wine e artigianale. Faberest permette di cercare, prenotare e vivere esperienze reali ed autentiche nel settore enogastronomico, offre la possibilità di prenotare pacchetti di esperienze che coinvolgono in prima persona le persone presso aziende agricole o artigianali, eccellenze del Made in Italy. Faberest significa “sporcarsi le mani”, le persone partecipano alla realizzazione e lavorazione dei prodotti enogastronomici, immergendosi nell’attività produttiva dell’azienda, apprendendo nuove conoscenze sulla storia del prodotto e sulle sue tecniche di lavorazione. Favorisce inoltre la scoperta del territorio grazie alla presenza di guide esperte che accompagneranno le persone alla scoperta del territorio italiano.

CLN Gorup ha premiato la startup REMIDI. Remidi T8 è il primo passo verso la wearable music, un guanto sensorizzato e un bracciale permettono all’utente di suonare su qualsiasi superficie. Il guanto ospita otto sensori e, connesso ad un bracciale, permette di suonare usando il protocollo MIDI. La connessione Bluetooth assicura l’interfacciamento anche con dispositivi mobili e assicura al musicista la piena libertà di movimento nella propria performance. La presenza di tasti e accelerometro assicura una libertà di espressione unica nel suo genere. Per la produzione del guanto T8 ci si è indirizzati a fornitori dal grande Know How presente sul territorio nazionale convinti che l’industria manifatturiera italiana possa dare un plus valore unico al prodotto. Il suo alto contenuto tecnologico, infine, permette di pensare a future applicazioni della tecnologia in ambito riabilitativo nonchè di teleoperazione o controllo (ad esempio come controller per la realtà virtuale).

I progetti finalisti dei tre Premi Corporate sono stati valutati da parte delle aziende stesse, che hanno istituito giurie dedicate.

Il Presidente della Repubblica ha inoltre conferito un riconoscimento ufficiale di rappresentanza alla quinta edizione del Premio Gaetano Marzotto, riconoscimento attraverso cui il Capo dello Stato manifesta il proprio personale apprezzamento rispetto ad eventi di rilevante interesse istituzionale, culturale e sociale.

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