Sono cinque i progetti finalisti del Premio Gaetano Marzotto, la più importante startup competition italiana con oltre un milione di euro di montepremi complessivo. Giovedì 27 novembre a partire dalle 18.30, la suggestiva sede di Expo Gate di fronte al Castello sforzesco di Milano ospiterà la cerimonia di consegna del Premio per l’impresa, del valore di 300mila euro in denaro, più un percorso di affiancamento in Fondazione CUOA del valore di 25mila euro.
La finale del 27 novembre sarà l’evento clou di I-STORIE. Storie di innovatori italiani, settimana di appuntamenti promossa da Expo Gate in collaborazione con il Premio Gaetano Marzotto dedicata a raccontare la via italiana dell’innovazione, tra startup e imprese, associazioni ed enti, esperienze e azioni.
Una giuria di imprenditori presieduta da Riccardo Illy, presidente del Gruppo Illy, e composta da Alberto Baban, presidente Piccola Industria di Confindustria, Gaetano Marzotto, presidente Pitti Immagine, Ettore Riello, presidente Riello Spa e Verona Fiere, Diana Saraceni, co-founder 360 Capital Partners, Francesco Zonin, vice presidente Casa Vinicola Zonin Spa, sceglierà il vincitore del primo premio. Nel corso della serata sarà assegnato anche il Premio Speciale UniCredit Start Lab per la sezione Premio per l’impresa.
«Lo slogan di questa edizione del premio è “Cerchiamo nuovi imprenditori”: oggi possiamo dire di averli trovati» sottolinea Cristiano Seganfreddo, direttore generale dell’Associazione voluta nel 2010 da Giannino Marzotto, ideatore e mentore del Premio, che continua la propria attività grazie all’impegno generoso delle sue tre figlie – Cristiana, Margherita e Maria Rosaria Marzotto – e dell’amministratore delegato Ferdinando Businaro. «Sono questi gli imprenditori del futuro – continua Seganfreddo –, consapevoli che l’innovazione non è appannaggio di pochi comparti produttivi, ma è una cultura che deve diffondersi e moltiplicarsi».
«Innovazione, sostenibilità, ricadute positive sul tessuto imprenditoriale e sociale del Paese – dichiara Matteo Marzotto, presidente di Associazione Progetto Marzotto che promuove l’iniziativa dal 2010 – sono tre asset imprescindibili del Premio Gaetano Marzotto. Abbiamo così messo a sistema ricerca, innovazione e impresa, offrendo a decine di giovani aspiranti imprenditori un’occasione più concreta che unica per mostrare al mercato il valore delle proprie idee e la fattibilità dei propri progetti. Una vocazione al futuro molto precisa, capace di unire visione e concretezza, lungimiranza e responsabilità sociale, come lo spirito che ha sempre animato mio nonno Gaetano, alla memoria del quale il Premio è dedicato».
Ecco i progetti finalisti:
Celector – E’ una strumentazione per selezionare cellule staminali umane da tessuti adulti “di scarto” per terapia cellulare in medicina rigenerativa. La tecnologia è l’unica a garantire assenza di manipolazione e alte rese di isolamento, fondamentali per le applicazioni cliniche delle cellule staminali. Tra i vantaggi del servizio di selezione tramite Celector spiccano una qualità delle cellule staminali estratte molto elevata e una marcata riduzione dei tempi di preparazione delle sorgenti da cui estrarre le cellule.
Microturbina – Una turbina grande come una moneta da un euro, permette di generare energia in aree dove non arriva la rete elettrica. La microturbina è un sistema di “energy harvesting”, ovvero sfrutta piccole quantità di energia fluidica disponibili nell’ambiente o negli impianti industriali (per esempio in un gasdotto), trasformandola in energia elettrica disponibile per l’utilizzo direttamente in loco, per esempio per alimentare strumenti di misura e monitoraggio in zone remote.
EndoFaster – Dispositivo per la diagnosi real time di Helicobacter Pylori e l’identificazione non invasiva dei fattori di rischio del tumore allo stomaco. Le lesioni gastriche pretumorali sono microscopiche, cioè rilevabili mediante istologia e solo nel 20% dei casi visibili otticamente. Sono focali, quindi la biopsia può risultare nella parte sana e dare un falso negativo. EndoFaster allerta e guida in tempo reale l’endoscopista a fare un buon mapping di istologie su pazienti a rischio e ad evitare di campionare pazienti sani.
Tensive – Biomateriale sintetico che, combinato a tecnologie per la vascolarizzazione, permette lo sviluppo di protesi innovative, alternative a quelle in silicone, in grado di offrire un naturale e permanente aumento e/o ricostruzione del seno. Questi prodotti permetteranno di migliorare la qualità di vita del paziente, poiché la ricostruzione avverrà mediante operazione singola e non sarà necessario sottoporsi a sostituzione periodica della protesi, come avviene con le protesi in silicone.
Blu(e) – Un ausilio comunicativo su tablet con uscita audio reale, destinato ai disturbi che coinvolgono l’area del linguaggio e comunicazione. Il sistema contribuisce a migliorare la competenza comunicativa delle persone con disturbi della comunicazione, affinché possano soddisfare in modo adeguato i bisogni della vita quotidiana. Il configuratore permette la creazione di griglie di simboli associate ad un suono ed elabora dati statistici e metriche di utilizzo utili allo specialista per ottimizzare l’intervento terapeutico.