L’EVENTO

Premio Marzotto 2017, vince D-Eye ma la festa è per tutta l’innovazione italiana

Trecentomila euro per la startup padovana che ha inventato un dispositivo per lo screening dell’occhio con lo smarthpone. Ecco tutti gli altri 11 riconoscimenti di un Progetto cresciuto con l’ecosistema, fino a doversi dividere in tre per poterne rappresentare la ricchezza e la varietà

Pubblicato il 24 Nov 2017

Premio Marzotto

La ricchezza e la varietà dell’innovazione italiana vanno in scena per la finale dell’edizione 2017 del Progetto Marzotto, che ha assegnato il suo Premio per l’Impresa (300mila euro) a D-Eye, startup padovana che ha inventato un dispositivo che permette il monitoraggio della cornea con uno smartphone. Il Premio dall’idea all’impresa (50mila euro) è invece andato a 3Bee Hie – Tech di Como, che ha messo a punto una soluzione in grado di monitorare gli alveari per proteggere le api e aumentarne la produttività. Un sistema che i founder vogliono ora estendere ad altri tipi di allevamento.

Tre ore di passerella nei sontuosi Saloni di Palazzo Brancaccio, a Roma, sono lì a confermare che la voglia di fare impresa producendo innovazione è sempre più forte e diffusa da Nord a Sud. Come la bellezza. Si è sempre detto che il Marzotto è il premio italiano più ricco per la posta in palio. Forse è il momento di dire, anche a rischio di passare per blasfemi, che il Premio voluto da Giannino Marzotto è la Miss Italia delle Startup. O, se preferite metterla in musica, il Festival di Sanremo dell’Innovazione.

D-Eye, startup vincitrice del Premio per l’Impresa

Ha buoni motivi Matteo Marzotto, presidente dell’Associazione Progetto Marzotto, per dire che «Il  Premio è la sintesi più felice del bello e ben fatto, perché rappresenta in moltissimi settori la capacità innovativa e progettuale italiana». Un punto di partenza o di arrivo. Il riferimento per un ecosistema culturale ed economico. Anche per questo siamo arrivati a 12 categorie e a un trionfo di premi, talmente tanti che è difficile ricordarli tutti anche se sono tutti importanti, perché diventano il bollino di qualità per le startup che li conquistano.

3Bee Hive – Tech, startup vincitrice del Premio dall’idea all’impresa

Ecco tutti i premi del progetto Marzotto

Che cosa ci dicono tutti questi premi e la sfilata di volti e di storie portati alla ribalta? Innanzitutto che c’è una geografia dell’innovazione che non si ferma solo a Milano o Roma, come giustamente fa notare il direttore Cristiano Seganfreddo, sempre abile regista dietro e sulle quinte. C’è poi un’evidenza anagrafica che conferma una tendenza in atto da qualche tempo: l’innovazione non è più un Paese per giovanissimi. I numeri del progetto Marzotto sono tali da poter essere considerati rappresentativi di un ecosistema in disordinata crescita: oltre 450 applications, un’età media dei partecipanti di 35 anni, una prevalenza maschile (4 a 1), un’ampia gamma di aree di innovazione, dal Life science all’Education con un buon terzo dei progetti che finiscono nella casella “Others”

Ecco tutti i numeri del Premio Marzotto

Dare forma, visibilità e riconoscimento a questo ecosistema non è certo facile. La crescita del Progetto Marzotto è stata parallela a quella dello startup system nazionale, al punto di essere arrivato in questa settima edizione a doversi fare in tre perché non era possibile contenere tutto in un solo evento, come si era provato a fare l’anno scorso, sempre a Roma, in una serata indimenticabile. La prima tappa in luglio a Milano, con il Network Incubatori e Parchi Scientifici e Tecnologici; la seconda dedicata all’open innovation con il Corporate Fast Track, in ottobre a Vicenza. E poi la volata finale di Roma. Come se fossimo al Giro d’Italia delle startup e dell’innovazione. Eppure sono stati necessari 180 minuti e passa per arrivare al traguardo finale, stanchi ma soddisfatti. Come ha di passaggio ricordato Matteo Marzotto il “mandato” della famiglia finisce fra 3 anni.

È quindi il momento di cominciare a riflettere sul futuro del Progetto e dei suo Premi. Che è poi come dire ragionare sul futuro dell’innovazione e di questo complicato e affascinante Paese. (g.io.)

P.s. Vogliamo aggiungere due premi al medagliere del Marzotto.

Il video più bello: quello di Treedom, startup che permette di “comprare” un albero e catturare CO2. Divertente, a tratti irriverente, poco istituzionale, contemporaneo. Ha portato qualche brivido in sala.

La battuta della serata: “Nel 2018 ci sarà l’ottava edizione del Premio Marzotto, sarà il Marz’otto” (Emil Abirascid, direttore di Startupbusiness e presidente del Comitato di selezione del Premio per l’Impresa.

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