La quarta edizione del Premio Gaetano Marzotto ha il suo vincitore. Va a Tensive, biomateriale sintetico per lo sviluppo di protesi innovative alternative a quelle in silicone, il premio nella sezione principale Premio per l’impresa. La proclamazione è avvenuta oggi nel corso di una serata in Expo Gate a Milano. Al team vincitore è stato assegnato un premio di 300mila euro in denaro, al quale si aggiunge un percorso con Fondazione CUOA del valore di 25mila euro. Il Premio speciale UniCredit Start Lab per la stessa categoria è andato invece a Neronote, ecommerce che produce e vende online camicie su misura.
«Unire visione e pragmatismo, lungimiranza e responsabilità sociale, consapevoli di una chiara vocazione al futuro. È questo lo spirito del Premio Gaetano Marzotto – ha detto Matteo Marzotto, presidente di Associazione Progetto Marzotto che promuove l’iniziativa dal 2010 –. Lo stesso spirito che ha sempre animato mio nonno Gaetano, alla memoria del quale il Premio è dedicato. Anche quest’anno, il Premio sostiene soluzioni innovative capaci di contribuire alla rigenerazione del sistema imprenditoriale italiano e di mettere a sistema il mondo della ricerca, quello dell’innovazione e quello dell’impresa. Sono questi gli asset fondamentali del Premio, che fino ad oggi ha assegnato riconoscimenti per oltre 2,5 milioni di euro. È questo che ogni anno ci permette di offrire a decine di giovani aspiranti imprenditori un’occasione più concreta che unica per mostrare al mercato il valore delle proprie idee e la fattibilità dei propri progetti».
«Questa quarta edizione del Premio ha visto la partecipazione di quasi mille progetti e le giurie si sono trovate di fronte a un processo di selezione non facile, vista la qualità di tantissime fra le idee in gara» sottolinea Cristiano Seganfreddo, direttore generale dell’Associazione voluta nel 2010 da Giannino Marzotto, ideatore e mentore del Premio, che continua la propria attività grazie all’impegno generoso delle sue tre figlie – Cristiana, Margherita e Maria Rosaria Marzotto – e dell’amministratore delegato Ferdinando Businaro. «Anche quest’anno – conclude Seganfreddo – il Premio Marzotto ha saputo dimostrare che l’innovazione non è appannaggio di pochi comparti produttivi, ma è una cultura che deve diffondersi e moltiplicarsi».
Ma in che cosa consiste il progetto vincitore? «Tensive – spiega Alessandro Tocchio, 32 anni, CEO, PhD, co-inventore di tre brevetti – è una startup biomedicale fondata nel
2012 come spin-off di Fondazione Filarete. La sua missione è quella di sviluppare protesi innovative, alternative a quelle tradizionali in silicone, che permetteranno di migliorare la qualità di vita del paziente, poiché la ricostruzione avverrà mediante operazione singola e non sarà necessario sottoporsi a sostituzione periodica». La struttura particolare della protesi, con la sua rete interna di micro-canali, consente un’efficiente rigenerazione cellulare grazie ad una rapida vascolarizzazione e penetrazione cellulare. «Una volta impiantata nel corpo – continua Tocchio – la protesi si degrada poi gradualmente fino a un completo riassorbimento, lasciando spazio ai tessuti rigenerati».
Accanto ad Alessandro Tocchio, del team di Tensive fanno parte Federico Martello, 33 anni, COO, PhD, co-inventore di tre brevetti; Margherita Tamplenizza, 32 anni, direttore affari regolatori, PhD, co-inventrice di due brevetti; Irini Gerges, 36 anni, direttore sviluppo prodotto, R&S, PhD, co-inventrice di tre brevetti.
Le protesi tradizionali hanno un’alta percentuale di fallimento, specie in casi di ricostruzione a seguito di asportazione di tumore. Tensive ambisce ad una ricostruzione naturale e definitiva, in grado di alleviare le sofferenze psicologiche di pazienti oncologici: la ricostruzione avverrà mediante operazione singola e non sarà necessario sottoporsi a sostituzione periodica della protesi, come avviene con le protesi in silicone. Questo significa meno giorni di ospedalizzazione e minori costi per il sistema sanitario nazionale. Notevoli saranno anche le ricadute territoriali, dato che Tensive manterrà la produzione in Italia, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro, l’attrazione di competenze di alto livello dall’estero, la creazione di un network biomedicale internazionale e contemporaneamente la promozione di sinergie e valore per aziende del territorio legate al nostro processo produttivo.
Tensive è stato scelto da una giuria di imprenditori presieduta da Riccardo Illy, presidente del Gruppo Illy, e composta da Alberto Baban, presidente Piccola Industria di Confindustria, Gaetano Marzotto, presidente Pitti Immagine, Ettore Riello, presidente Riello Spa e Verona Fiere, Diana Saraceni, co-founder 360 Capital Partners, Francesco Zonin, vice presidente Casa Vinicola Zonin Spa.
Gli altri progetti arrivati in finale erano: Celector (Stem Sel Srl – www.stemsel.it), una strumentazione per selezionare cellule staminali umane da tessuti adulti “di scarto” per terapia cellulare in medicina rigenerativa; Microturbina (Advanced Microturbines Srl – www.microturbines.it ), una turbina grande come una moneta da un euro che permette di generare energia in aree dove non arriva la rete elettrica; EndoFaster (Niso Biomed Srl – www.nisobiomed.com), un dispositivo per la diagnosi real time di Helicobacter Pylori e l’identificazione non invasiva dei fattori di rischio del tumore allo stomaco; Blu(e) (Needius srl – www.needius.it); un ausilio comunicativo su tablet con uscita audio reale, destinato ai disturbi che coinvolgono l’area del linguaggio e comunicazione.
Nel corso della serata è stato assegnato anche il Premio Speciale UniCredit Start Lab per la categoria Premio per l’impresa, che prevede l’inserimento in un programma UniCredit che include l’assegnazione di un mentor – scelto tra professionisti, consulenti, imprenditori, partner di UniCredit sull’innovazione – per confronti periodici con le startup su aspetti strategici e di crescita; la partecipazione alla Startup Academy; un programma di coaching da parte del team di UniCredit Start Lab; l’assegnazione di un Relationship Manager di UniCredit per seguire le esigenze bancarie e, per le startup che ne abbiano i presupposti, organizzazione di Business Meetings con clienti Corporate di UniCredit e con possibili investitori.
Ad aggiudicarsi il Premio Speciale UniCredit Start Lab è stato Neronote, ecommerce basato ad Ancona che produce e vende online camicie su misura a prezzi concorrenziali con quelli delle produzioni in serie, nato dall’incontro tra Gianmarco Taccaliti, 35 anni, erede di una lunga dinastia marchigiana di sarti, e Gianluca Mei, 43 anni, ingegnere elettronico con una vasta esperienza nel web marketing. Completano il team Abir Tome, 38 anni, responsabile marketing, e Marta Moglie, 30 anni, responsabile customer care. «Neronote – spiega Mei – rappresenta una nuova generazione di e-commerce di abbigliamento che risponde meglio alla natura umana. Si basa sull’interazione online tra il cliente e il prodotto per tradurre gusti e necessità in abbigliamento “perfetto”, su misura. È l’alchimia tra saperi analogici e digitali, tra manifattura e terziario avanzato ed è un degno rappresentante del Made in Italy digitale innovativo».
«Siamo felici di poter supportare questa nuova edizione del Premio, in una collaborazione che dura ormai da diversi anni – ha dichiarato Paola Garibotti, Responsabile Country Development Plans di UniCredit – e di sostenere la candidatura del progetto Neronote che, al pari degli oltre 40 progetti selezionati all’interno della piattaforma UniCredit Start Lab, si è distinto per la capacità di giovani imprenditori nell’andare incontro a esigenze di nuovi mercati in modo originale. Il successo dell’iniziativa sta proseguendo con ulteriori attività di supporto alle startup e ci ha convinti a lanciare, lo scorso ottobre, una nuova call con cui contiamo di aiutare nuove giovani aziende a intraprendere il loro percorso di sviluppo. Siamo inoltre particolarmente orgogliosi del premio riconosciuto a Tensive, altra azienda che abbiamo avuto modo di supportare con le nostre iniziative a vantaggio delle startup».