Cambio di governance in PoliHub. Andrea Sianesi è il nuovo Presidente dell’incubatore del Politecnico di Milano; Claudia Pingue resta General Manager mentre Stefano Mainetti, che era amministratore delegato, diventa Executive Advisor con l’incarico di seguire le numerose società partecipate dal Fondo Poli360.
La nuova struttura societaria, infatti, non prevede più il ruolo del CEO. Ed è questo il primo cambiamento impresso dalla Fondazione Politecnico di Milano, che è azionista di controllo del PoliHub, e di cui Sianesi è stato nominato presidente all’inizio di quest’anno. Obiettivo: una maggiore integrazione con il Politecnico di Milano e la sua Fondazione.
Il PoliHub da due anni è ai vertici mondiali degli incubatori universitari. Nell’autunno 2019 è stato confermato tra i primi cinque al mondo secondo l’“UBI Global World Rankings of Business Incubators and Accelerators 2019 – 2020”
“Le sfide non devono fare paura perché in esse si racchiudono opportunità. È proprio questo il momento di fare impresa: non è il più semplice ma certamente il migliore!”, ha detto Sianesi presentandosi alla community dei PoliHubber. Ingegnere gestionale, già docente in università nazionali e internazionali, Sianesi dal 2015 al 2019 è stato Dean del MIP, la business school del Politecnico di Milano. Nel gennaio di quest’anno è stato nominato presidente della Fondazione Politecnico e ora assume lo stesso incarico in PoliHub.
“Con Andrea Sianesi si inaugura una nuova fase per PoliHub”, commenta Stefano Mainetti. “Per me questa è l’opportunità di concentrare le energie sulla crescita delle società partecipate che, con l’avvio del Fondo Poli360, stanno aumentando in numero e in ambizione”. Mainetti ha quindi adesso l’incarico di tutelare gli interessi del Politecnico che attraverso il fondo investe mediamente in cinque startup l’anno.
Il Fondo Poli360 nato nel 2018 su iniziativa di Politecnico di Milano 360 Capital, società di venture, con una dotazione di 60milioni. Gli investimenti sono già 13 e sono destinati ad aumentare rapidamente. “La sfida è quella di contribuire all’affermazione di un insieme di scale-up capaci di crescere nel mercato internazionale”, conclude Mainetti.