«Nel 2018 giocheremo essenzialmente la nostra partita su 3 assi fondamentali, in continuità con quanto fatto lo scorso anno ma con anche importanti novità: sostenere lo sviluppo di startup di qualità ad alto potenziale di sviluppo, potenziare la collaborazione tra startup e mondo industriale, creare in Bovisa un polo di innovazione specializzato sui temi di industria 4.0». Così il direttore generale di Polihub Claudia Pingue sintetizza il piano di lavoro per l’anno appena cominciato dopo un 2017 particolarmente soddisfacente.
Stefano Mainetti: ecco perché il 2017 è stato un anno straordinario per il Polihub
Sul fronte delle startup quel che distingue il Polihub, ricorda Claudia Pingue in un’intervista pubblicata sul sito dell’incubatore gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano è «un’attenta selezione delle iniziative basate su invenzioni, provenienti dai bacini universitari o da aziende e privati, unita alla capacità di finanziare la realizzazione dei primi prototipi grazie anche alle infrastrutture tecnologiche dei più di 300 laboratori del Politecnico di Milano e le competenze distintive della Fondazione Politecnico per l’accesso a fondi europei o nazionali per la ricerca applicata e lo sviluppo dell’imprenditoria tecnologica innovativa». Nel 2018 ci sarà anche lo sviluppo del fronte internazionale, grazie alla partnership strategica con la Tsinghua University di Pechino e TUS Star, il più grande incubatore di startup al mondo, che proprio nel 2018 aprirà alla Bovisa la sua sede italiana.
Per migliorare la relazione fra startup e mondo industriale bisogna lavorare sulle basi prima culturali e poi metodologiche, ricorda la Pingue che a questo proposito anticipa una novità del 2018: «A febbraio, lanceremo il primo corso executive in Entrepreneurship Innovation & Startup, in collaborazione con il MIP, la Business School del Politecnico di Milano e con la partecipazione del Cefriel e del Polidesign. Il percorso è disegnato su misura per trasferire i principali elementi caratterizzanti il mondo delle startup, affiancando alla formazione executive dei veri e propri laboratori di imprenditorialità».